Dolore durante i rapporti (interno) localizzato a sinistra da un mese

Buongiorno gentili Dott.ri,
sono una ragazza di 25 anni che, dal 26 febbraio, durante un rapporto con il mio compagno (stiamo insieme da un anno, e conviviamo da gennaio) ho avvertito un dolore interno, che localizzo a sinistra.
Il giorno dopo mi reco dal medico di base che senza un tampone mi prescrive Meclon crema per 4 giorni. Non avendo perdite ma solo un leggero prurito, né un esito di un tampone sottomano che mi dicesse "Candida" o qualsiasi altra cosa, non sono convinta e ne utilizzo due; quattro giorni dopo, proviamo di nuovo ad avere un rapporto, e il dolore malgrado l'utilizzo da sempre del solito lubrificante, è ancora lì.

Faccio una visita ginecologica qualche giorno dopo che scaturisce in un tampone dopo una settimana esatta dall'utilizzo di quel Meclon crema che risulta negativo. Il bruciore interno continua con leggerissimi pruriti. Faccio una eco trasvaginale, tutto a posto. Faccio un Pap test, il cui esito avrò tra due settimane e un'altro tampone il cui esito avrò tra oggi e lunedì.

A questo bruciore interno a sinistra, persistente, si aggiunge ipersensibilità alle piccole labbra (prima mi lavavo tranquillamente con il sapone solido sotto la doccia e lavavo anche lì, ora mi brucia da impazzire, stessa cosa quando quelle poche volte che abbiamo riprovato ad avere rapporti mi applico il solito lubrificante esternamente).
Si sono aggiunti poi da 5/6 giorni prurito molto più forte (mi gratterei di continuo, solo il ghiaccio fa scemare il tutto), perdite dense granulose rosa/bianche (che dal giorno in cui ho fatto l'eco sono state viste sia dalla ginecologa che me l'ha fatta e sia poi ulteriormente dalla ginecologa del Pap test, che mi ha riferito "Guarda lo speculum è pieno di perdite bianche e dentro sei letteralmente viola".)

Ho sospeso anche Zoely da due giorni - che prendevo da gennaio - per facilitare il riprendersi della zona genitale (ho letto che favorisce la vulvodinia e abbassa le difese).

Chiedo consiglio a voi per capire: il primo esito potrebbe essere stato un "falso" negativo ed effettivamente l'insorgenza improvvisa di quel bruciore (senza perdite, con pochissimi pruriti) un sintomo di Candida mal curata poi, e ora ripresa?

Oppure a causa dei frequenti rapporti + pillola (tutti i giorni da quando abbiamo iniziato a convivere) si è attivata dopo due mesi una patologia come la Vulvodinia, o il nervo pudendo (leggo che può influenzare bruciori vaginali)?

Fino a quel 26 febbraio, non ho mai avuto un fastidio che fosse uno nella mia vita sessuale. La candida l'avrò avuta 3 volte nella mia vita e 2 cistiti in tutto dall'inizio dell'attività sessuale 5 anni fa.
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
In questi casi non è facile darle un consiglio terapeutico , mancando una diagnosi ben precisa.
Non esiste soltanto la vaginite da Candida , ma potrebbe trattarsi di Vaginosi batterica, di Vaginite aerobica ( da COLI ) , di Trichomonas .
Io risolvo il problema con l'esecuzione di un esame batteriologico a fresco del fluor vaginale , oppure, in assenza del microscopio, richiedendo una coltura di tampone specifica per questi batteri , miceti o protozoi.
Dopo aver eliminato questi stimoli irritativi è possibile eliminare il dubbio delle patologie che lei ha elencato.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Buonasera gentile dottore, con mia somma sorpresa oggi ho ritirato le analisi e ho scoperto di essere positiva non solo alla candida albicans (spore e ife) ma anche al mycoplasma hominis e ureaplasma uralyticum.

La presenza di tutto ciò può causare i sintomi accennati prima? In questo mese ho dolore e bruciore all'uretra quando la tocco, talvolta dolore e urgenza alla minzione e sopratutto da un mese dolore ai rapporti e perdite rosa granulose.
Il primo tampone non era stato allargato alla ricerca dei mycoplasmi, quindi forse sono presenti da più di due settimane.

È una situazione grave?

Non vorrei imbottirmi di farmaci e peggiorare il già delicato equilibrio vaginale (vorrei evitare le tenute vulvodinie e vestiboliti da ipersensibilità ai farmaci)

Attendo un suo consiglio, a presto.
[#3]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Dopo la cura per la vaginite da CANDIDA, si farà una accurata valutazione , per escludere una patologia come la vulvodinia.
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Mi scusi, oltre la Candida, non dovrei curare anche Mycoplasma hominis e ureaplasma uralyticum?
Vulvodinia

La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.

Leggi tutto