Esito risonanza temporo mandibolare

Buongiorno,
sono una ragazza di 31 anni che da tempo soffre di dolori a schiena, collo e mal di testa. a dicembre sono rimasta bloccata con il collo e la schiena, e il dolore è salito fino alla mandibola. da qui ho consultato un fisiatra che ha trovato un dislivello alla gamba destra di 1,5 cm. inserendo i tamponi sotto i denti per qualche minuto, il dislivello è rientrato. pertanto il fisiatra mi ha consigliato di rivolgermi ad uno gnatologo perchè secondo lui il problema è alla mandibola. premetto che il mio dentista, da cui sono in cura da anni, è gnatologo, so di avere il mento sfuggente, ho portato l'apparecchio, tolto 2 denti per fare spazio e anche i 2 denti del giudizio inferiori. comunque sono andata dalla gnatologa consigliatami dal fisiatra che ha diagnosticato un dislivello della mandibola, il doppio volto, malocclusione di 2 classe, e mi ha chiesto la risonanza temporomandibolare a bocca chiusa e aperta per poi mettere il bite. sono andata dal mio dentista che nel frattempo mi ha dato un bite momentaneo per verificare se mi desse o meno sollievo, così da capire se il dolore viene dalla mandibola o dal collo, e nel frattempo ho fatto anche le rx alla colonna, da cui si evince che ho la rettilineizzazione del tratto cervicale e la colonna dritta per scorretta postura e perchè soffro di ansia. il bite non mi ha portato alcun sollievo. ora ho ritirato i risultati della rm e ho ricevuto 2 pareri opposti sull'esito, per questo chiedo il vostro consulto:
bilateralmente. a bocca chiusa, il condilo mandibolare è i posizione correta nella fossa temporale, mentre la banda posteriore del menisco non sovrasta correttamente il vertice condilare ma è situata all'innanzi; con il movimento di aperture della bocc, il condilo mandibolare trasla regolarmente anteriormente ed il menisco si interpone fisiologicamente con la sua "pars intermedia" fra il condilo e l'eminenza temporale, con buona ricattura della banda posteriore (reperto RM come da incordinazione condilo-meniscale riducibile).
vorrei capire la gravità del problema, perchè so che un probema c'è, ma mi serve capire se da questo problema possono derivare tutti questi dolori, se ho un problema grave di atm o no che spiega i dolori che sto avendo in questi mesi, così da regolarmi se deriva dalla mandibola o come credo io da collo e spalle.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, a giudicare dal referto radiografico, lai presenta una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di click, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.

Su questo argomento può avere qualche ulteriore informazione aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellatm-gnatologia-classica
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

La teapia, in questi casi, prevede l’applicazione di un dispositivo di riposizionamento mandibolare, comunemente , ma impropriamente, chiamato bite, che costringa la mandibole a posizionarsi correttamente secondo le indicazioni e le scelte del dentista-gnatologo.
Ottenuto in questo primo trattamento un netto miglioramento della sintomatologia riferite all’inizio, è necessario modificare stabilmente l’occlusione del paziente per via ortodontica o protesica, a seconda delle condizioni della sua bocca .
Sottolineo che questa problematica spesso si associa ad altri sintomi quali cefalea , cervicalgia, vertigine, dolori all'orecchio, in genere trattati anche dai veri specialisti di settore che non sempre però sono portati ad allargare le ipotesi diagnostiche ad un possibile ruolo della bocca e dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
In particolare i problemi al collo che riferisce possono derivare da una situazione locale da riferire al neurologo o all’ortopedico, come ha già fatto, ma possono anche essere sostenuti dalla malposizione mandibolare, che costringe ad assumere atteggiamenti posturali compensatori.
Pertanto ha fatto bene a consultare un dentista-gnatologo esperto in problemi di malocclusione e dell'Articolazione Temporo Mandibolare: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, e non tutti i fisiatri suggeriscono questa collaborazione.
Una curiosità: le sono stati tolti 2 premolari superiori?

Nell'attesa, le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html

http://www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."


Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Buonasera,
innanzitutto La ringrazio per la Sua risposta.
i denti mi sono stati estratti 15 anni fa, a memoria ricordo fossero i premolari, si, superiori, ma non ne ho la certezza ora. devo chiedere al mio dentista.
so che dall'esito della rm risulta che abbia questo problema e che porta altri disturbi, il mio dubbio è più se questo problema all'atm giustifica tutti i forti dolori che ho al collo e alla schiena,contando che uso il bite momentaneo, fatto comunque prendendo le impronte dell'arcata inferiore, da 3 settimane senza provare alcun sollievo. 4 giorni fa ho trasportato delle buste pesanti per mezz'ora affaticando i trapezi, e da quel giorno ho mal di testa, collo e schiena. inoltre il mio gnatologo di fiducia ha dato una versione sull'esito della rm, e cioè che non è un problema tanto grave da giustificare tutto il resto, anche perchè sulla rm c'è scritto che è riducibile, mentre la gnatologa consigliatami dal fisiatra ha detto tutto l'opposto, dicendo anche che per riducibile non si intende che il problema è riducibile, ma altro.
ora se io uso il bite, certo non su misura ecc, non dovrei provare sollievo? e poi il dolore a dicembre è iniziato dal collo e poi è arrivato alla mandibola. in più soffrendo di ansia ho la tendenza a tenere le spalle alzate per quasi tutto il giorno...
grazie mille per il Suo consulto.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
E' riducibile se lo gnatologo lo riduce stabilmente , altrimenti resta l'incoordinazione condilo meniscale: ha aperto il link del mio precedente messaggio? (NB: "riducibile" significa che in apertura ricattura il menisco, ma in chiusura lo ri-perde!)
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale i (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.

Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM; peraltro l'insuccesso terapeutico con il bite dovrebbe eliminare questa ipotesi: se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi lasci questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi (dal suo racconto si evince che il Collega non sia molto convointo della pertinenza gnato0logica dei suoi problemi).
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'ATM: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, che prende il nome di “Gnatologia” (scienza dell’Occlusione).
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, che possono illustrarle il perché dei sintomi che lamenta.
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Ho poco da aggiungere a quanto ben spiegato dallo stimato collega che mi ha preceduto.
Le ha illustrato molto chiaramente la problematica, ma un aspetto mi preme sottolineare e chiarire.
Allestisco sempre bite da portare esclusivamente nel sonno, e CONTESTO FORTEMENTE il concetto che LA REGOLA sia che il bite debba essere portato 24 ore al giorno pasti esclusi per ottenere un risultato, come suggerito dal collega.
Significa affermare pubblicamente che i miei bite (e quelli della grande maggioranza dei colleghi) sono sbagliati, è questo NON LO POSSO ACCETTARE.

Se un bite non funziona, INDIPENDENTEMENTE dalle ore che viene portato, o è sbagliato il bite, o è sbagliata la diagnosi.
Dai bite che allestisco mi aspetto un risultato in pochi giorni.

Penso che lei abbia necessità di un secondo parere qualificato.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, quello gnatologico è un campo molto fumoso, con poche o nulle certezze scientifiche, molta approssimazione, e ampia variabilità di comportamenti nei vari operatori che si definiscono "gnatologi". Ogni operatore applica l'approccio diagnostico e terapeutico che , nelle proprie mani , gli risulta più efficace, il che non significa, come fraintende il Collega "affermare pubblicamente che i miei (suoi) bite (e quelli della grande maggioranza dei colleghi) sono sbagliati, è questo NON LO POSSO ACCETTARE".
Infatti non l'ho mai affermato.
Fra i vari approcci gnatologici possibili, personalmente privilegio il trattamento con bite in tutte le 24 ore, pasti esclusi: si tratta di uno schema terapeutico contemplato nella lettertatura scientifica, e che sono quindi pienamente legittimato a proporre, senza nulla togliere ai Colleghi che operano diversamente.
Questa é dunque la mia risposta ai suoi quesiti (ripeto: la mia , non l'unica).
Il disagio durante il giorno, se il bite è ben conformato, dura poche ore o pochi giorni: il cava e metti , invece lo perpetua.
Per quel che mi riguarda , dunque ritengo più efficace un bite che si porta h 24 : la notte dura 8 ore , e con 8 ore avanti e 16 indietro si rischia di non fare molta strada. E' ben vero che una certa memoria posturale potrebbe far mantenere un buon risultato anche togliendo il bite di giorno, ma si tratta di una risposta favorevole individuale, sulla quale ho deciso non contare quando tratto un paziente , in particolare con un quadro come il suo. Anche queste sono mie considerazioni personali.
Resta ovviamente da capire anche se il bite le é stato prescritto considerando, nella sua conformazione decisa dal Curante, specificamente le caratteristiche del suo quadro clinico, in particolare l'incoordinazione condilo-meniscale, che peraltro non le insorge solo di notte. Il problema ATM é un problema che presenta analogie con altri quadri ortopedici: difficilmente l'ortopedico le consentirebbe di togliersi il gesso di giorno e di rimetterlo la sera, solo perché non se la sente di andare al lavoro con il gesso.

Questa é comunque la mia opinione. Ovviamente sarò molto lieto di apprendere che lei troverà invece la soluzione dei suoi problemi con il solo trattamento notturno. Se crede, mi tenga informato.

Cordiali saluti ed auguri
[#6]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie per le Vostre risposte, anche se poi penso si sia andati un attimo oltre,(questo tra l'altro è uno dei motivi per cui avevo deciso di scrivere su questo forum, perchè avevo avuto pareri opposti da due dentisti, basati sullo stesso referto, e non nel senso uno dice di usare il bite e l'altro no, ma nel senso che uno dice che non è collegato ai dolori a collo e testa, e l'altra che ho un problema gravissimo che di sicuro causa tutto il resto...non capisco perchè succede sempre così).
mi spiego meglio: so di avere un problema all'articolazione mandibolare. "Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità". Lo so, e so che bisogna lavorare su questo, con un bite ecc. non è questo che chiedo. io vorrei sapere se secondo Voi è possibile e quasi certo, nel senso c'è un'alta probabilità, che questo problema sia la causa dei miei dolori al collo, trapezio destro con conseguente mal di testa??
ho letto gli articoli e sono quasi certa, credendo tra l'altro che il miglior medico di noi stessi siamo noi, che il mal di testa è di tipo tensivo. mi viene sempre dopo la palestra, quando ho dolore muscolare al trapezio e sotto la scapola destra. il bite momentaneo, sottolineo fatto comunque prendendo le mie impronte, continuo a portarlo tutte le notti e quando sono a casa anche di giorno, ma senza alcun tipo, neanche minimo, di sollievo.
Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
On-line posso parlare di probabilità, e null'altro.

Ebbene si.
C'è una altra probabilità che i suoi problemi derivino in buona parte dall'ambiente orale, dalla cattiva funzionalità della sua bocca.
Possono esserci altre componenti che influiscono.

Lei immagini una vasca da bagno con diversi rubinetti che buttano acqua.
Lo scarico è quello che è, e rappresenta le capacità dell'organismo di ammoertizzare e smaltire gli insulti.
Poi c'è il rubinetto schiena storta, che butta acqua.
C'è quello del collo e delle modifiche anatomiche, quello dei traumi, quello della tenzione emotiva, il rubinetto della postura errata nel lavoro, quello dei tacchi da 12 cm, il rubinetto che hanno apoerto i dentisti con i loro restauri, il rubinettone dell'ortodonzista che spesso toglie i denti in modo incongruo per allineare gli altri, e il GRANDE ENORME rubinetto del malfunzionamento generale della bocca.

Si può intervenire, per evitare il tracimamento dell'acqua, su parecchi rubinetti.
Su quello anatomico ci si può fare poco: resta sostanzialmente aperto.
Ma su quello ENORME legato all'ambiente orale sui può fare molto per chiuderlo.
Ma ci vuole l'idraulico.
Pardon... Lo gnatologo.
Il "fai da te" in genere quando va bene si limita a non fare danni.

Poi, l'ortopedico può, eventualmente, chiudere il suo rubinetto, il neurologo può dare dei farmaci (ma non chiude quasi nai nessun ribinetto: si limita a mettere una pompa che svuota un pò di più la vasca, finché fa effetto il farmaco).

Non so se le ho reso l'idea o se l'ho confusa di più.
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