Dislocazione menisco
Buongiorno,
soffro da 10 anni di dolori e click articolari all'atm. Nel 2009 (all'età 14 anni) sono caduta e il contraccolpo mi ha bloccato la mandibola in apertura. Per 5 anni non ho seguito alcuna terapia in quanto il problema era gestibile e limitato (ogni tanto, soprattutto durante i pasti, la mandibola si bloccava). Nel 2014 a seguito di un incidente stradale (colpo di frusta laterale) il dolore e click articolari sono aumentati. Da 4 anni ho provato qualsiasi tipo di terapia (fisioterapia, osteopatia) senza risultati. Nel 2015 faccio una RM, di seguito il referto: "aspetto regolare del menisco bilateralmente. Nelle acquisizioni a bocca aperta modestamente ridotto il movimento del condilo che rimane appena un po' di dietro del tubercolo temporale, con regolare interposizione del menisco a destra e con menisco in posizione modestamente più avanzata a sinistra".
Mi consigliano un bite, ma prima di seguire questa terapia mi vengono tolti tutti e 4 i denti del giudizio. Secondo il dentista si tratta anche di malocclusione e per questo motivo viene effettuata una prima molatura. Per fare il bite vado da un secondo dentista, i dolori muscolari nella prima settimana di utilizzo del bite aumentano e anche questo dentista decide fare un molaggio. Dopo la prima settimana non ho più utilizzato il bite. Ad oggi la situazione è drasticamente peggiorata: presento un asimmetria facciale, presento dolori muscolari più dal lato sinistro ( in quanto chiudo prima la bocca da questo lato) e temo un ulteriore lussazione dei menischi.
Di seguito riporto la seconda RM (di luglio 2018): "nelle acquisizioni a bocca chiusa regolare posizione dei condili all'interno delle cavità articolari temporali. Non alterazioni di segnale dei capi ossei articolari nè versamento endoarticolare. A destra il menisco è in posizione modestamente più anteriore che di norma nelle acquisizioni a bocca chiusa. Minima riduzione del movimento del condilo di destra nelle acquisizioni a bocca aperta con regolare interposizione del menisco fra tubercolo e condilo mandibolare. Il menisco è regolare. A sinistra nelle acquisizioni a bocca aperta il menisco è in posizione più anteriore che di norma; modeste alterazioni di segnale degenerativo del menisco. Nelle acquisizioni a bocca aperta modesta riduzione del movimento del condilo. Il menisco si posiziona al davanti del tubercolo temporale con un quadro di disclocazione anteriore completa".
Vorrei capire se c'è qualche soluzione e se è possibile limitare il problema.
Grazie
soffro da 10 anni di dolori e click articolari all'atm. Nel 2009 (all'età 14 anni) sono caduta e il contraccolpo mi ha bloccato la mandibola in apertura. Per 5 anni non ho seguito alcuna terapia in quanto il problema era gestibile e limitato (ogni tanto, soprattutto durante i pasti, la mandibola si bloccava). Nel 2014 a seguito di un incidente stradale (colpo di frusta laterale) il dolore e click articolari sono aumentati. Da 4 anni ho provato qualsiasi tipo di terapia (fisioterapia, osteopatia) senza risultati. Nel 2015 faccio una RM, di seguito il referto: "aspetto regolare del menisco bilateralmente. Nelle acquisizioni a bocca aperta modestamente ridotto il movimento del condilo che rimane appena un po' di dietro del tubercolo temporale, con regolare interposizione del menisco a destra e con menisco in posizione modestamente più avanzata a sinistra".
Mi consigliano un bite, ma prima di seguire questa terapia mi vengono tolti tutti e 4 i denti del giudizio. Secondo il dentista si tratta anche di malocclusione e per questo motivo viene effettuata una prima molatura. Per fare il bite vado da un secondo dentista, i dolori muscolari nella prima settimana di utilizzo del bite aumentano e anche questo dentista decide fare un molaggio. Dopo la prima settimana non ho più utilizzato il bite. Ad oggi la situazione è drasticamente peggiorata: presento un asimmetria facciale, presento dolori muscolari più dal lato sinistro ( in quanto chiudo prima la bocca da questo lato) e temo un ulteriore lussazione dei menischi.
Di seguito riporto la seconda RM (di luglio 2018): "nelle acquisizioni a bocca chiusa regolare posizione dei condili all'interno delle cavità articolari temporali. Non alterazioni di segnale dei capi ossei articolari nè versamento endoarticolare. A destra il menisco è in posizione modestamente più anteriore che di norma nelle acquisizioni a bocca chiusa. Minima riduzione del movimento del condilo di destra nelle acquisizioni a bocca aperta con regolare interposizione del menisco fra tubercolo e condilo mandibolare. Il menisco è regolare. A sinistra nelle acquisizioni a bocca aperta il menisco è in posizione più anteriore che di norma; modeste alterazioni di segnale degenerativo del menisco. Nelle acquisizioni a bocca aperta modesta riduzione del movimento del condilo. Il menisco si posiziona al davanti del tubercolo temporale con un quadro di disclocazione anteriore completa".
Vorrei capire se c'è qualche soluzione e se è possibile limitare il problema.
Grazie
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Gentile Paziente, é probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di schiocco, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Nel suo caso il menisco di destra rimane dislocato anche in apertura, ma le anticipo che il referto della RM mi lascia qualche dubbio.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco ("modeste alterazioni di segnale degenerativo del menisco"), quando non a blocchi della mandibola (locking: "(ogni tanto, soprattutto durante i pasti, la mandibola si bloccava") che, se non si riducono, possono farne precipitare la gravità.
Sui sui problemi dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione entrando nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) Gnatologia
La terapia, in questi casi, prevede l’applicazione di un dispositivo di riposizionamento mandibolare, comunemente , ma impropriamente, chiamato bite, che costringa la mandibole a posizionarsi correttamente secondo le indicazioni e le scelte del dentista-gnatologo.
Ottenuto in questo primo trattamento un netto miglioramento della sintomatologia riferite all’inizio, è necessario modificare stabilmente l’occlusione del paziente per via ortodontica o protesica, a seconda delle condizioni della sua bocca , per scongiurare le possibili ricadute.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto senza bussola. Anche un molaggio selettivo costituisce un trattamento irrecersibile, che andrebbe attuato , se necessario (raramente è necessario) SOLO se il trattamento con bite ha dato buoni e stabili risultati, perchè in caso di permanenza del problema, ciò che si è limato non può essere restituito.
" Ad oggi la situazione è drasticamente peggiorata: presento un asimmetria facciale, presento dolori muscolari più dal lato sinistro ( in quanto chiudo prima la bocca da questo lato)"
Una asimmetria del viso consta di due componenti.
La prima è di tipo posturale, ed è sostenuta da uno scivolamento in laterodeviazione della mandibola a causa di contatti dentali deflettenti
La seconda è data da una reale asimmetria anatomica della mascella e soprattutto delle due emimandibole: la metà omolaterale alla deviazione è più corta di quella controlaterale.
Il problema andrebbe affrontato già a 6-7 anni con un trattamento ortodontico intercettivo: a quell'età la prima componente è preponderante, e non c'è stato ancora il tempo di rendere anatomica la differenza dimensionale delle due emimandibole. Se la correzione non viene effettuata , la crescita prosegue asimmetrica , e il problema, non solo estetico, si accentua ("si è accentuata sempre più con il passare degli anni") , ma sopratutto diventa sempre più anatomico. Il quadro clinico , al di là dell'aspetto estetico, spesso si aggrava anche per la comparsa di problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), specie a quella omolaterale alla laterodeviazione.Spesso insorgono altri sintomi fastidiosi: cefalea, problemi all'orecchio, vertigini, cervicalgia.
Per questo la correzione in età adulta è più difficile: di certo non procederei ad un molaggio selettivo.
Si tratta di casi spesso complessi, che richiedono buona professionalità di chi li affronta.
Se crede, può mandarmi le suo foto privatamente (è vietato dalle regole del sito).
Sottolineo che questa problematica spesso si associa ad altri sintomi quali cefalea , cervicalgia, vertigine, dolori all'orecchio, in genere trattati anche dai veri specialisti di settore che non sempre però sono portati ad allargare le ipotesi diagnostiche ad un possibile ruolo della bocca e dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
In particolare i problemi al collo che riferisce possono derivare da una situazione locale da riferire al neurologo o all’ortopedico, come ha già fatto, ma possono anche essere sostenuti dalla malposizione mandibolare, che costringe ad assumere atteggiamenti posturali compensatori.
Il fatto che lei trovi sollievo nel trattamento chiropratico , ma solo momentaneamente, rinforzerebbe questo sospetto, in quanto le manovre chiropratiche, osteopatiche fisioterapiche, utilissime se ben fartte, non possono alterare la postura mandibolare , e quindi l’ingranaggio occlusale delle arcate antagoniste tgende a ripoirtare presto la postura alla situazione di partenza.
Pertanto le consiglio di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi di malocclusione e dell'Articolazione Temporo Mandibolare: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Nell'attesa, le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
Nel suo caso il menisco di destra rimane dislocato anche in apertura, ma le anticipo che il referto della RM mi lascia qualche dubbio.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco ("modeste alterazioni di segnale degenerativo del menisco"), quando non a blocchi della mandibola (locking: "(ogni tanto, soprattutto durante i pasti, la mandibola si bloccava") che, se non si riducono, possono farne precipitare la gravità.
Sui sui problemi dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione entrando nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) Gnatologia
La terapia, in questi casi, prevede l’applicazione di un dispositivo di riposizionamento mandibolare, comunemente , ma impropriamente, chiamato bite, che costringa la mandibole a posizionarsi correttamente secondo le indicazioni e le scelte del dentista-gnatologo.
Ottenuto in questo primo trattamento un netto miglioramento della sintomatologia riferite all’inizio, è necessario modificare stabilmente l’occlusione del paziente per via ortodontica o protesica, a seconda delle condizioni della sua bocca , per scongiurare le possibili ricadute.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto senza bussola. Anche un molaggio selettivo costituisce un trattamento irrecersibile, che andrebbe attuato , se necessario (raramente è necessario) SOLO se il trattamento con bite ha dato buoni e stabili risultati, perchè in caso di permanenza del problema, ciò che si è limato non può essere restituito.
" Ad oggi la situazione è drasticamente peggiorata: presento un asimmetria facciale, presento dolori muscolari più dal lato sinistro ( in quanto chiudo prima la bocca da questo lato)"
Una asimmetria del viso consta di due componenti.
La prima è di tipo posturale, ed è sostenuta da uno scivolamento in laterodeviazione della mandibola a causa di contatti dentali deflettenti
La seconda è data da una reale asimmetria anatomica della mascella e soprattutto delle due emimandibole: la metà omolaterale alla deviazione è più corta di quella controlaterale.
Il problema andrebbe affrontato già a 6-7 anni con un trattamento ortodontico intercettivo: a quell'età la prima componente è preponderante, e non c'è stato ancora il tempo di rendere anatomica la differenza dimensionale delle due emimandibole. Se la correzione non viene effettuata , la crescita prosegue asimmetrica , e il problema, non solo estetico, si accentua ("si è accentuata sempre più con il passare degli anni") , ma sopratutto diventa sempre più anatomico. Il quadro clinico , al di là dell'aspetto estetico, spesso si aggrava anche per la comparsa di problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), specie a quella omolaterale alla laterodeviazione.Spesso insorgono altri sintomi fastidiosi: cefalea, problemi all'orecchio, vertigini, cervicalgia.
Per questo la correzione in età adulta è più difficile: di certo non procederei ad un molaggio selettivo.
Si tratta di casi spesso complessi, che richiedono buona professionalità di chi li affronta.
Se crede, può mandarmi le suo foto privatamente (è vietato dalle regole del sito).
Sottolineo che questa problematica spesso si associa ad altri sintomi quali cefalea , cervicalgia, vertigine, dolori all'orecchio, in genere trattati anche dai veri specialisti di settore che non sempre però sono portati ad allargare le ipotesi diagnostiche ad un possibile ruolo della bocca e dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
In particolare i problemi al collo che riferisce possono derivare da una situazione locale da riferire al neurologo o all’ortopedico, come ha già fatto, ma possono anche essere sostenuti dalla malposizione mandibolare, che costringe ad assumere atteggiamenti posturali compensatori.
Il fatto che lei trovi sollievo nel trattamento chiropratico , ma solo momentaneamente, rinforzerebbe questo sospetto, in quanto le manovre chiropratiche, osteopatiche fisioterapiche, utilissime se ben fartte, non possono alterare la postura mandibolare , e quindi l’ingranaggio occlusale delle arcate antagoniste tgende a ripoirtare presto la postura alla situazione di partenza.
Pertanto le consiglio di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi di malocclusione e dell'Articolazione Temporo Mandibolare: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Nell'attesa, le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 19/01/2019.
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