Articolazione temporo mandibolare
Salve... Volevo scrivervi per intero l'esito di un esame effettuato circa un annetto fa eseguito a bocca aperta e chiusa volto alla ricerca di un eventuale disfunzione temporo mandibolare.
Lo studio effettuato a bocca chiusa evidenzia a dx riduzione dell'interlinea articolare supero posteriore con assotigliamento del tessuto retrodiscale e compromissione delle compagini legamentose omonime: il menisco si presenta parzialmente sublussato sul versante anteriore dove si delimita minimo risentimento fibrotico a ridosso.
A sin lievemente ridotta l'interlinea articolare anteriore con correlata modesta sub lussazione anteriore del menisco che presenta minimo risentimento fibrotico a ridosso del profilo posteriore.
Ai reperti sopracitati corrisponde una parziale entesopatia delle compagini pre inserzionali condiloidee del muscolo pterigoideo esterno di dx e sin.
Lo studio effettuato a bocca aperta mostra pressoché fisiologica disposizione dei condili con ricattura dei menischi.
Il menisco di dx tende a restare parzialmente arretrato in rapporto al movimento escursivo del condilo.
Il quadro complessivo mostra segni di parziale conflitto funzionale condilo meniscale dx con minimo riaccomodamento funzionale compensatorio dell atm di sin.
Porto un bite che mi è stato realizzato su misura nell'arcata inferiore da indossare solamente la notte ma gli acufeni di cui soffro e gli scricchiolii all'interno dell'orecchio non hanno subito alcuna modifica... Inoltre spesso soffro di cervicalgia e cefalee, e in determinati periodi anche per via dello stress sento i muscoli costantemente in tensione...
Che consigli mi dareste davanti alla lettura di questo referto sulle terapie più efficaci da mettere in atto?
Vi ringrazio anticipatamente.
Lo studio effettuato a bocca chiusa evidenzia a dx riduzione dell'interlinea articolare supero posteriore con assotigliamento del tessuto retrodiscale e compromissione delle compagini legamentose omonime: il menisco si presenta parzialmente sublussato sul versante anteriore dove si delimita minimo risentimento fibrotico a ridosso.
A sin lievemente ridotta l'interlinea articolare anteriore con correlata modesta sub lussazione anteriore del menisco che presenta minimo risentimento fibrotico a ridosso del profilo posteriore.
Ai reperti sopracitati corrisponde una parziale entesopatia delle compagini pre inserzionali condiloidee del muscolo pterigoideo esterno di dx e sin.
Lo studio effettuato a bocca aperta mostra pressoché fisiologica disposizione dei condili con ricattura dei menischi.
Il menisco di dx tende a restare parzialmente arretrato in rapporto al movimento escursivo del condilo.
Il quadro complessivo mostra segni di parziale conflitto funzionale condilo meniscale dx con minimo riaccomodamento funzionale compensatorio dell atm di sin.
Porto un bite che mi è stato realizzato su misura nell'arcata inferiore da indossare solamente la notte ma gli acufeni di cui soffro e gli scricchiolii all'interno dell'orecchio non hanno subito alcuna modifica... Inoltre spesso soffro di cervicalgia e cefalee, e in determinati periodi anche per via dello stress sento i muscoli costantemente in tensione...
Che consigli mi dareste davanti alla lettura di questo referto sulle terapie più efficaci da mettere in atto?
Vi ringrazio anticipatamente.
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Gentile utente
L indagine radiologica a bocca aperta è chiusa di per se non può essere dirimente riguardo un effettivo disturbo che provoca un disordine temporomandibolare se non si valuta anche L occlusione i contatti e il bilanciamento. Per cui è necessaria soprattutto una visita gnatologica volta a valutare tutti questi aspetti, poiché la sua situazione potrebbe essere in uno stato di compensazione e solo successivamente sarà possibile intervenire modificando o rimuovendo L aspetto patologico che provoca i sintomi da lei accusati. Cordiali saluti.
L indagine radiologica a bocca aperta è chiusa di per se non può essere dirimente riguardo un effettivo disturbo che provoca un disordine temporomandibolare se non si valuta anche L occlusione i contatti e il bilanciamento. Per cui è necessaria soprattutto una visita gnatologica volta a valutare tutti questi aspetti, poiché la sua situazione potrebbe essere in uno stato di compensazione e solo successivamente sarà possibile intervenire modificando o rimuovendo L aspetto patologico che provoca i sintomi da lei accusati. Cordiali saluti.
Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it
[#3]
DOMANDE
1) Gli acufeni non passano?
2) Aveva dei dolori e il professionista l'ha mandato a fare una RM dell'ATM?
3) Dopo il bite i sintomi non passano?
RISPOSTE
1) In effetti gli acufeni sono la cosa più difficile da trattare.
2) Nei criteri diagnostici dei disordini temporo mandibolari MAI si dice che la diagnosi è radiologica anche se talvolta è necessario farla. La diagnosi di disordine temporo mandibolare si fa con i sintomi che il paziente presenta e la RM non aiuta a fare terapia dando consigli su come confezionare il bite (con qualche eccezione).
3) se i sintomi non passano forse il bite non è quello adatto. Attenzione al tempo...... secondo alcuni si deve aspettare dei mesi prima di fare una valutazione. Personalmente se i miglioramenti non sono sensibili IMMEDIATAMENTE in prima visita non faccio il bite. Perché talvolta non funzionano? Vuole capire alcune delle difficoltà che si incontrano nella terapia?
Legga https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/8524-la-radiografia-nel-disordine-temporomandibolare-cranio-cervico-mandibolare.html
1) Gli acufeni non passano?
2) Aveva dei dolori e il professionista l'ha mandato a fare una RM dell'ATM?
3) Dopo il bite i sintomi non passano?
RISPOSTE
1) In effetti gli acufeni sono la cosa più difficile da trattare.
2) Nei criteri diagnostici dei disordini temporo mandibolari MAI si dice che la diagnosi è radiologica anche se talvolta è necessario farla. La diagnosi di disordine temporo mandibolare si fa con i sintomi che il paziente presenta e la RM non aiuta a fare terapia dando consigli su come confezionare il bite (con qualche eccezione).
3) se i sintomi non passano forse il bite non è quello adatto. Attenzione al tempo...... secondo alcuni si deve aspettare dei mesi prima di fare una valutazione. Personalmente se i miglioramenti non sono sensibili IMMEDIATAMENTE in prima visita non faccio il bite. Perché talvolta non funzionano? Vuole capire alcune delle difficoltà che si incontrano nella terapia?
Legga https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/8524-la-radiografia-nel-disordine-temporomandibolare-cranio-cervico-mandibolare.html
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 28/11/2021.
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Approfondimento su Acufeni
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