Sospetta ricaduta di parotite in bambino

Stimatissimo Staff Medico,
un mio nipote di sei anni ha contratto, circa otto mesi addietro, una parotite, dalla quale è guarito in dieci giorni circa.-
Oggi i sintomi si sono ripresentati mettendo in grande allarme e apprensione mia figlia - perchè la stessa SI TROVA ALLA DECIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA. e non ricordiamo se da bambina abbia contratto tale virus.-
Appena avvertita del disturbo, con lieve gonfiore e dolore alle orecchie, ha portato, col marito, il bambino dalla guardia medica, il cui professionista, con aria distaccata ha prescritto un antibiotico - (Panacef) senza dar loro alcuna rassicurazione.-
Cosa mi potete consigliare per lenire l' ansia nella quale si trova mia figlia, ed il pericolo che corre, in un eventuale contaggio?
Vi ringrazio tanto per un vostro consiglio e porgo distinti saluti.-

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Signora, é probabile che suo figlio non abbia una parotite epidemica, per la quale dovrebbe anche essere già vaccinato, ma una Parotite Ricorrente Giovanile, patologia che , in letteratura, non presenta possibilità di trattamento specifico, al di la dell’episodio acuto. Si spera nell’autolimitazione spontanea, che può non avvenire sempre. Ritengo però che la parotite ricorrente, come tutte le patologie ricorrenti, trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terreno intendo una struttura sfavorevole, che in questa patologia può essere costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto di Stenone, che decorre in intimo contatto con il muscolo, causando gonfiore e ristagno salivare . Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione dei calcoli. Tutti questi quadri, dal semplice gonfiore alle infezioni più gravi, però, sono le complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se i calcoli non vengono riscontrati (non ci sono quasi mai nel bambino) dall'indagine ecografica o scialografica lasciano incompreso il caso clinico, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
L'interlocutore tecnico in questi casi é, a mio parere, un dentista che si occupi di disfunzioni cranio mandibolari, cioé di quella problematica che ruota attorno alla malocclusione dentaria e alla malposizione mandibolare e, nell’adulto , alle disfunzioni dell'articolazione temporo mandibolare. La terapia é quasi sempre semplice e rapidamente risolutiva se il caso é ben inquadrato, specie nel bambino, tristissima se il caso, anziché evolvere verso la sperata autolimitazione , non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: nell'adulto prima o poi si va alla sialoectasia e alla parotidectomia, oltretutto con grave rischio di lesione del facciale.
Le suggerirei di parlare con il Pediatra di suo nipote di questa possibilità, anche per poter tranquillizzare sua figlia, che , se la mia ipotesi é giusta, non corre nessun pericolo: trattandosi di una patologia piuttosto rara, sarebbe meglio che proponesse al Collega le lettura di questi articoli:

http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/fulltext/119405453/HTMLSTART
http://www.medicoebambino.com/?id=IPS0809_10.html

Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Stimatissimo Dottor Bernkopf,
con molto ritardo posso esprimerLe il mio "grazie" per il contenuto
della Sua chiara risposta che ha tanto tranquillizzata mia figlia, la quale,
l'indomani, seguendo il Suo consiglio, ha fatto visitare il bambino dalla
pediatra, che concorda su quanto da Lei indicato.-
La ringrazio tanto del Suo validissimo consiglio che, unito ai quelli di
tutto lo Staff che compone MEDICITALIA, giunge nelle case di quanti
cercano risposte chiare, aiuto e conforto.- Cordiali saluti dall' 86479.-