In data 29/04/2011 durante tale consulto si e' deciso di operare d'urgenza infatti era gia'

Buongiorno, sono un uomo di 46 annic he e' stato operato venerdi 8/04/2011 di settoplastica presso un opedale di Torino.Tre giorni dopo mi sono stati rimossi i tappi nasali e il medico che mi ha operato mi ha detto che era tutto Ok e che non necessitavo di ulteriori controlli, ma dovevo fare la cura che mi indicava e dopo circa un mese avrei potuto fare una vita normale.Purtroppo circa 2 giorni dopo ho notato che il setto nasale era gonfio e m'impediva di respirare.Sono andato dal medico che mi ha detto che non era normale e che eravamo probabilmente una complicazione (circa 0,3%) detta edema del setto. Mi ha prescritto una cura a base di spray. Purtroppo il setto continuava ad essere gonfio anzi e' persino peggiorato.Ho iniziato ad avere freddo improvviso seguito da e febbre alta .Ho avvertito telefonicamente il medico (era la sett di Pasqua) il quale si e' attivato per orgnizzare un consulto presso l'ospedale per stabilire
il da farsi.In data 29/04/2011 durante tale consulto si e' deciso di operare d'urgenza infatti era gia' acclarata un' infezione batterica(hann parlato di ascesso).
Durante l'intervento il liquido aspirato e' stato analizzato ed era presente l'eschericchia coli contratta durante il primo intervento in sala operatoria.
Adesso ho ancora parecchi dolori e fastidi ed e' probabile che il setto mi restera' per le vicende che ha vissuto un po' piu grande del normale (respirero' bene?)la cartilagine del setto stessa fortunatamente non ha patito e dovrebbe ristabilizzarsi.
Le chiedo siccome ho subito danni anche a livello economico (sono dovuto stare a casa un mese invece di una settimana, ho dovuto acquistare parecchi farmaci costosissimi e purtroppo inutili) oltre che dal punto di vista biologico 2 intervetei in anestesia generale 10 gg cira con i tappi nasali ansie varie....ci sono gli estremi per chiedere i danni ?
Il dottore che mi ha operato e' un privato che si oppoggia (senza farne parte) alla struttura ospedalieralle, i danni li dovrei quindi chiedere alla struttura opsedaliera nella cui sala operatoria ho contratto l'infezione ? o al medico che ha operato ?
Siccome pensavo di valutare se almeno tutto sto patire era servito per non avere piu' sinusiti e siccome per valutare la risolutivita dell'intervento ci vanno dai 6 mesi all'anno pensavo di chiedere i danni solo se tutto si rivelasse inutile per cui le chiedo quanto tempo max puo' passare prima della richiesta danni ?
Infine considerando che sono un uomo di 46 anni fondamentalmente in piena salute (prendo solamente la pastigia per la pressione e la pastiglia per l'ernia iatale) di che entita' potrebbe essere un eventuale risarcimento ?
Grazie per una sua risposta
[#1]
Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent. Utente,
gli estremi per chiedere i danni alle strutture ospedaliere vanno valutati mediante una perizia tecnica specialistica medico legale che, necessariamente, deve poter disporre della documentazione del caso e dei dati derivanti dalla visita diretta.
Posta questa condizione, dovrebbe rivolgersi ad un avvocato che la assista nella migliore delle richieste di danno, ivi compresa la scelta di chi eventualmente potrebbe essere responsabile dell'asserito danno da lei indicato.
In merito al tempo che deve intercorrere tra la richiesta danni, occorre valutare il periodo di stabilizzazione del quadro clinico per cui, nel momento in cui il quadro fosse giudicato guarito dai professionisti che la seguono, potrebbe sottoporsi alla valutazione definitiva medico legale.
In merito all'eventuale risarcimento è impossibile, per quanto le ho scritto sopra, dare indicazioni non avendo a disposizione dati diretti.
Buona giornata

Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della sua risposta
Per documentazione necessaria s'intendono le 2 cartelle
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Buona serata
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