Rm col cervicale: discopatia

Egregio Professore,
Il mio problema è che da un paio d’anni soffrivo di cervicalgia, prontamente rimediavo con un ciclo farmacologico ed era tutto a posto. Adesso invece da un paio di mesi il dolore si è intensificato, estendendosi al braccio sinistro fino alle dita della mano, ho fatto più cicli farmacologici, senza esito. Il dolore si intensifica specialmente con il riposo, è da un mese intero che non riesco a dormire in maniera continuativa e senza dolore notturno.
Ho eseguito RMN che ha dato questo esito:
“… diffusa spondilosi con osteofitosi marginale ed uncoartrosi. il canale spinale ha diametri inferiori alla norma fra C5 e C7. I dischi intersomatici mostrano attenuazione della normale intensità di segnale, per disidratazione del nucleo polposo. Riduzione di spessore dei dischi C5-C6 e C6-C7.
Il disco C5-C6 presenta inoltre accentuata protrusione del margine posteriore, per fissurazione dell’anulus, in sede paramediana sinistra, da riferire ad ernia del disco che detrmina cancellazione degli spazi liquorali perimidollari anteriori con impronta significativa sulla corda midollare.
Coesiste Impegno intraforaminale sinistro con verosimile conflitto radicolare C6.
… analoga alterazione del disco C6-C7, ma di entità minore, in sede paramediana destra con impronta midollare e verosimile conflitto con l’emergenza radicolare C7 di destra.”
Ho già prenotato visita specialistica, con lungo tempo di attesa, quindi le chiedo:
Secondo Lei è grave? Si può ancora rimediare con terapia conservativa, oppure ho perso il primo treno e adesso bisogna ricorrere quanto prima con chirurgia?
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

lo studio RM ha rilevato un'ernia C5-C6 che comprime la radice di C6 di sinistra. I sintomi che riferisce (dolore cervicale che si irradia sino alla mano sinistra) sono congrui con il dato RM.
In questi casi, qualora la terapia medica non dia effetti, è indicato l'intervento chirurgico che consiste in un approccio anteriore al rachide cervicale, rimozione del disco intervertebrale e dell'ernia e posizionamento di una gabbia intersomatica (tra le due vertebre). I rischi dell'intervento sono bassi, la degenza è breve ed i risultati in termini di miglioramento della sintomatologia sono usualmente buoni.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottor Perrini,
Grazie per la risposta. Non mi rincuora molto la sua indicazione chirurgica, anche perché afferma: "i rischi dell'intervento sono bassi... i miglioramenti sono usualmente buoni ..." beh, forse non è il caso di tenersi allora il dolore senza rischi?..?
Comunque per adesso avevo affrontato il problema solo con la terapia farmacologica, spero che per il momento risolvo il problema con l'aggiunta di terapia conservativa (farmaci+fisioterapia), almeno per adesso che ho appena 40 anni ... forse più in là valuterò se rischiare con l'intervento ...
Comunque davvero grazie e buon lavoro.
Cordiali Saluti