Recidiva di sintomatologia dopo rimozione di ernia discale l5 s1
Buongiorno,
il 28 giugno sono stata operata di ernia del disco, intervento effettuato in urgenza in neurochirurgia, in seguito a peggioramento della sintomatologia dolorosa, con subentro di deficicit nerurologico del piede. della gamba sx. L'interbvento è andato bene. Dopo i 40 gg. di convalescenza,rispettando le raccomandazioni dei medici al momento delle dimissioni, mi sono presentata alla visita di controllo, alla quale ho fatto presente una sintomatologia di dolore sciatico ma alla gamba dx, quindi non quella coinvolta nei precednti disturdi.Mi veniva raccomandato un ulteriore riposo di 30 gg.
In questo arco di tempo si è ripresentata la stessa sintomatologia precedente l'intervento , ma questa volta stessa gamba colpita da deficit. Il dolore partiva lombare, con estensione al gluteo sx, fino alla coscia. Non si estendeva piu' a gamba e piede..Ma era ugualmente dolorosa. Per intervenire su fase acuta, sotto suggerimento del medico di base (vista l'irreperibilità del medico che mi aveva operato) iniziavo erapia cortisonica con bentelan 4 mg. poi a scalare per circa 15 gg totali, con in aggiunta un antinfiammatorio . Contattato finalmente il medico che aveva efettuato l'intervento mi veniva suggerito di aggiungere del Palexia da 50 mg. Faccio presente che per ben tre volte è stata tentata terapia con oppiacei, ma tutt le volte si presentavano episodi di vomito, nausea e violente emicranie. Tutti i medici dicono che non sia possibile, peccato che quando io li sospenda scompaiano anche gli effetti collaterali. Faccio presente che soffro di morbo di chron(anche se non so se questo possa avere influenza sugli effetti collaterali di questa categoria di farmaci. Comunque ho sospeso il palexia, in quanto stavo molto peggio che non con il dolore alla gamba!.A questo punto ho fatto visisa fisiatrica ed il medico competente ha consigliato terapia con tens ( non ricordo nome esatto), terapia fisica di ginnastica x colonna,( ancora non iniziata )e sedute da osteopata.fatt(al momento fatte due) sto finendo le tens (sono 10) ed ho rifatto la risonanza senza contrasto.
Il referto diceva quanto segue: Rispetto al precedente controllo TC del 24/6 ,in esiti chirurgici si osserva riduzione della componente di aspetto discale a livello L5-S1
Permane comunque rilevabile una modestadeformazione del profilo anteriore del sacco durale e una compressione della radice S1.
Lateralmente si osserva discreto restringimento del forame di coniugazione di sinistra.in L4- L5 si rileva minima protusione discale con trascurabile effetto compressivo sul sacco durale. Il disco L5-S1 appare assotigliato e presenta segnale ipointenso nella sequenza T2 dipendente per fenomeni di disidratazione delle sue componenti.
Controllo nel tempo secondo giudizio clinico anche con eventuale MDC.
Vorrei sapere cosa significa questo, se devo rivolgermi ad un ortopedico o se è sempre di competenza di un neurochirurgo. Grazie infite, cordiali saluti
il 28 giugno sono stata operata di ernia del disco, intervento effettuato in urgenza in neurochirurgia, in seguito a peggioramento della sintomatologia dolorosa, con subentro di deficicit nerurologico del piede. della gamba sx. L'interbvento è andato bene. Dopo i 40 gg. di convalescenza,rispettando le raccomandazioni dei medici al momento delle dimissioni, mi sono presentata alla visita di controllo, alla quale ho fatto presente una sintomatologia di dolore sciatico ma alla gamba dx, quindi non quella coinvolta nei precednti disturdi.Mi veniva raccomandato un ulteriore riposo di 30 gg.
In questo arco di tempo si è ripresentata la stessa sintomatologia precedente l'intervento , ma questa volta stessa gamba colpita da deficit. Il dolore partiva lombare, con estensione al gluteo sx, fino alla coscia. Non si estendeva piu' a gamba e piede..Ma era ugualmente dolorosa. Per intervenire su fase acuta, sotto suggerimento del medico di base (vista l'irreperibilità del medico che mi aveva operato) iniziavo erapia cortisonica con bentelan 4 mg. poi a scalare per circa 15 gg totali, con in aggiunta un antinfiammatorio . Contattato finalmente il medico che aveva efettuato l'intervento mi veniva suggerito di aggiungere del Palexia da 50 mg. Faccio presente che per ben tre volte è stata tentata terapia con oppiacei, ma tutt le volte si presentavano episodi di vomito, nausea e violente emicranie. Tutti i medici dicono che non sia possibile, peccato che quando io li sospenda scompaiano anche gli effetti collaterali. Faccio presente che soffro di morbo di chron(anche se non so se questo possa avere influenza sugli effetti collaterali di questa categoria di farmaci. Comunque ho sospeso il palexia, in quanto stavo molto peggio che non con il dolore alla gamba!.A questo punto ho fatto visisa fisiatrica ed il medico competente ha consigliato terapia con tens ( non ricordo nome esatto), terapia fisica di ginnastica x colonna,( ancora non iniziata )e sedute da osteopata.fatt(al momento fatte due) sto finendo le tens (sono 10) ed ho rifatto la risonanza senza contrasto.
Il referto diceva quanto segue: Rispetto al precedente controllo TC del 24/6 ,in esiti chirurgici si osserva riduzione della componente di aspetto discale a livello L5-S1
Permane comunque rilevabile una modestadeformazione del profilo anteriore del sacco durale e una compressione della radice S1.
Lateralmente si osserva discreto restringimento del forame di coniugazione di sinistra.in L4- L5 si rileva minima protusione discale con trascurabile effetto compressivo sul sacco durale. Il disco L5-S1 appare assotigliato e presenta segnale ipointenso nella sequenza T2 dipendente per fenomeni di disidratazione delle sue componenti.
Controllo nel tempo secondo giudizio clinico anche con eventuale MDC.
Vorrei sapere cosa significa questo, se devo rivolgermi ad un ortopedico o se è sempre di competenza di un neurochirurgo. Grazie infite, cordiali saluti
[#1]
Gentile signora,
la patologia e la chirurgia dellla colona vertebrale sono di competenza sia del neurochirurgo sia dell'ortopedico e, fra questi, di chi ha esperienza in tale disciplina.
Detto questo, per poter esprimere un parere oggettivo è necessario, come Le ebbi già a dire tempo fa, valutare l'iter clinico sia documentale che in base alla sintomatologia riferita, mediante l'accurato esame clinico.
Cordialmente
la patologia e la chirurgia dellla colona vertebrale sono di competenza sia del neurochirurgo sia dell'ortopedico e, fra questi, di chi ha esperienza in tale disciplina.
Detto questo, per poter esprimere un parere oggettivo è necessario, come Le ebbi già a dire tempo fa, valutare l'iter clinico sia documentale che in base alla sintomatologia riferita, mediante l'accurato esame clinico.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8k visite dal 29/10/2013.
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