La sindrome di arnold-chiari

Buonasera dottori, sette mesi fa mi è stata diagnosticata un ipertensione liquorale benigna dopo una serie di accertamenti.
Mi è stato effettuato un'intervento di derivazione ventricolo-peritoneale assicurandomi la mia guarigione.
Sono passati sei mesi dall'intervento e ancora non sto bene cioè: continuo ad avere mal di testa, blocco degli arti improvvisamente, peggioramento eccessivo della vista, diplopia e continui dolori muscolari.
Sono tornata piu' volte in ospedale per fare la regolazione della valvola ma niente.... Fino a ieri che mi è stata diagnosticata (sempre dallo stesso neurochirurgo) la sindrome di Arnold-Chiari ..... diagnosticata da RMN con studio della dinamica liquorale....
Mi hanno suggerito di effettuare altre max. 2 regolazioni e poi di sottopormi ad intervento di decompressione suboccipitale.
Le mie domande sono:
- E' giusto sottoporsi all'intervento?
- E' pericoloso?
attendo al piu' presto un Vostro riscontro.... considerate l'urgenza visto il continuo dolore e il continuo pericole (ad esempio per strada).
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Cara ragazza,
scusa, ma la sindrome di Arnold Chiari, ti è stata diagnosticata dopo l'intervento di derivazione? E quest'intervento è stato fatto senza nessun esame preliminare?
Facci sapere, perchè così sembrerebbe una cosa un po' assurda.
Per quanto riguarda la decompressione suboccipitale per la Arnold Chiari, essa sarebbe l'intervento indicato, ma senza visionare le immagini e senza conoscere tutti gli eventuali sintomi, non è possibile darti una risposta certa.
Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
Le racconto brevemente la storia:
tutto inizia 7 anni fa con la mononucleosi in forma pesante accompagnata da convulsioni, dopo 15 gg dalla dimissione ho avuto improvvisamente un forte mal di testa, vomito a getto, perdita di coscenza e paresi della parte sx quindi mi portano in ospedale con sospetto di meningite mi fanno la rachicentesi e smentisce appunto la meningite.
Al momento della rachicentesi la fuori uscita del liquor è molto forte e la diagnosi di dimissione è stata ipertensione.
Fino all'anno scorso (apparte forti mal di testa ) non ho più avuto niente, a novembre 2007 mi capita lo stesso episodio e anche quella volta sospetto di meningite praticano la rachicentesi e smentisce.
Dall'ultimo episodio non sono mai stata bene, ho sempre crisi improvvise con questi sintomi: mal di testa, fotofobia, fonofobia, vomito, blocco degli arti inferiori, tremori e tanti altri sintomi eccc....
Iniziano a farmi Angio Rm - Rm con studio din.liquorale e la diagnosi è stata "ipertensione liquorale benigna" con erniazione delle tonsille.
Il mio neurochirurgo decide di effettuare l'intervento di derivazione, che sicuramente ha "alleggerito" la situazione ma purtroppo le crisi continuano e i dolori sono quasi quotidiani.
Nell'ultimo incontro del 07/10 mi ha appunto parlato della Sindrome di Arnold-Chiari (confermata nuovamente da TAC effettuata il 20/09) dicendomi che è neccessario effettuare un nuovo intervento (decompressione suboccipitale).
Ecco la storia infinita... Le chiedo un suo parere, ringraziandola anticipatamente, la prego di illuminarmi il piu' possibile perchè la situazione inizia ad essere molto pesante e inizia a compromettere lavoro, vita quotidiana ecc....
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,
come detto dal Collega la sua storia ha dei punti d'ombra.
Ovvero se le é stata proposta una decompressione posteriore é evidente che gli esami neuroradiologici hanno evidenziato una malformazione di Chiari. Credo tuttavia che tale malformazione fosse presente anche al momento del primo intervento essendo una patologia malformativa e non generalmente acquisita (come avviene in alcuni casi di patologia della fossa cranica posteriore con discesa delle tonsille, ma questo non é il suo caso).
Detto questo, credo che il trattamento corretto sia un trattamento volto alla correzione della malattia di Chiari che é verosimilmente la causa dei suoi sintomi.
Certamente per darle maggiori informazioni occorre valutare le immagini neuroradiologiche eseguite.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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