Sella turcica

Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 28 anni, qualche settimana fa a seguito di un abbassamento temporaneo della vista in cui ho iniziato a vedere appannata e sensazione di tremolio interno ho fatto una radiografia al cranio riscontrando sella turcica slargata (11mm). Sia il medico che ha diagnosticato la rx e il mio medico curante mi hanno consigliato di fare una risonanza all’ipofisi con MDC. Il risultato è stato negativo non c’è nulla di anomalo. L’unica cosa che non riesco a capire come mai la sella turcica si è allargata? Può essere sempre stata così sin dalla nascita ? E soprattutto potranno esserci conseguenze nel tempo? Grazie a chi risponderà.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
un allargamento della sella turcica può dipendere da molte diverse condizioni. Il primo passo più importante è stato fatto eseguendo una Risonanza Magnetica che non ha mostrato, a suo dire, alcuna patologia. Prima di concludere che si tratti di una variante della norma, tuttavia, ritengo che sia opportuno consultare un Endocrinologo che potrà indicarle l'esecuzione di appropriati test per la valutazione funzionale dell'ipofisi.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, lei pensa che sia necessaria anche una visita neurologica? Premetto che per prima cosa ho consultato un neurochirurgo che ha escluso tutto, ma continuo ad essere poco convinta nel senso che nonostante tutti gli esami di sangue eseguiti sono regolari ma i problemi di offuscazione vista li ho avuti e vorrei capire se in realtà c’è un nesso con la turcica slargata! Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Il nesso fra la sella turcica ed il chiasma ottico risiede nella loro stretta contiguità anatomica. L'aspetto investe a questo punto l'Oculista, il quale deve valutare se coesistono effetti di compressione sul chiasma, che sono rappresentati essenzialmente da deficit del campo visivo.
Pertanto, il percorso dovrebbe essere:
1) Oculista (campo visivo)
2) Endocrinologo (valutazione funzionale dell'ipofisi)
3) Neurochirurgo/Neurologo
Mi informi delle successive acquisizioni: sono interessato al caso.
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Utente
Utente
Ho già fatto la visita oculistica sono ipermetrope portavo già occhiali all’occorrenza forse per questo motivo la situazione è peggiorata è da +1.25 adesso dalla visita è emerso +3.50. Per quanto riguarda il campo visivo mi è stato detto che non c’è bisogno dal momento che dalla risonanza il chiasma ottico è regolare. Chiederò un consulto endocrinologo e a questo punto neurologo. Grazie la terrò informata senz’altro.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Scusi se insisto e non vorrei che si preoccupasse, ma se lei fosse venuta da me, Le avrei senza dubbio richiesto l'esecuzione di un campo visivo. E' un esame semplice ma molto importante per dirimere qualsiasi dubbio nel suo caso.
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Utente
Utente
Le allego il referto della risonanza: esame eseguito senza e con somministrazione endovenosa di Mdc paramagnetico (prohance) è stato utilizzato apparecchio di risonanza magnetica con alta intensità di campo (1,5 tesla). L’esame mirato alla valutazione della ghiandola ipofisaria non ha dimostrato evidenti alterazioni morfovolumetriche ne significative alterazioni di segnale diffuse o focali in sede ghiandolare sia in condizioni basali che dopo MDC. In asse il peduncolo ipofisario, con dimensioni conservate. Regalare il chiasma ottico. Nel limiti le strutture parasellari.



Che mi consiglia per quanto riguarda il campo visivo devo fare comunque l’esame o come dice l’oculista non è necessario perché il chiama risulta regolare ? Grazie attendo.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Se il disturbo della vista che lamenta è stato accertato dall'Oculista trattarsi solo di miopia potrebbe anche non farlo.
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Utente
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Buonasera Dott. Colangelo ho seguito i suoi consigli ed oggi ho effettuato l’esame del campo visivo è risultato alterato, il neurologo ha visionato la mia risonanza con MDC e sostiene che è tutto nella norma. Mi ha prescritto il deltacortene da fare per 10 giorni e a seguito l’esame del PEV. Secondo lei è possibile che il campo sia alterato per una neurite ottica e non centri nulla con la SM? O si tratta di SM e dalla risonanza non si è visto Nulla ? Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
In Medicina vige la regola perenne di non mettere mai due cause insieme.... (pluralitas non est ponenda)!
Se c'è una possibile causa di alterazione del campo visivo perché andarne a pescare un'altra che non c'entra nulla?
Si deve riconsiderare questo slargamento della sulla turcica. Poi, può riferirmi in che cosa esattamente consiste l'alterazione del campo visivo?
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Utente
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Dottore intanto la ringrazio per la risposta, l’oculista sostiene che ci sia una neurite ottica retrobulbare e di indagare meglio sulla risonanza magnetica effettuata con MDC. Per quanto riguarda lo slargamento motivo per cui ho fatto visita neurologica mi è stato detto dal neurologo stesso che non essendoci alterazioni di nessun tipo si associa ad una conformazione ossea che non da nessun problema. I risultati del campo visivo sono:

Occhio sinistro: GHT fuori limiti normali
VFI: 95%
MD30-2: -3,26 dB P < 1%
PSD30-2: 2,55 dB P <5%


Occhio destro: GHT fuori limiti normali
VFI: 97%
MD30-2: -3,01 dB P <2%
PSD30-2: 2,37 dB P < 10%
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Le suggerisco di chiedere all'Oculista se questi valori esprimono una emianopsia e se è così di che tipo.
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Utente
Utente
Chiederò senza’altro ma se così fosse dovrebbe esserci una qualche lezione nella risonanza o non c’entra nulla? In tal caso arrivati a questo punto che esame mi consiglia? Grazie dottor Colangelo
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Mi faccia sapere se dallo studio del campo visivo emerge un quadro di emianopsia (omonima o eteronima)
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Utente
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Ho contattato adesso l’oculista e dice di No. Ci sono soltanto scotomi paracentrali e centrali diffusi.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Allora può tranquillizzarsi, non vi è alcuna compressione sul chiasma ottico
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Utente
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Dottor. Colangelo grazie per aver attenzionato il mik problema, per capire meglio se non comprime sul chiasma ottico cosa posso escludere ?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Dovrebbe fare una RM specifica per il chiasma ottico. Ma sarebbe comunque opportuno parlarne con il Neurochirurgo cui si è rivolta.
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Utente
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Buongiorno Dr. Colangelo ritorno a scrivere dopo alcuni mesi di calvario ho fatto diversi esami per escludere l’esordio di sclerosi multipla. Ho effettuato RM encefalo e tronco encefalico e non è risultato nulla di anomalo. Sono stata seguita in un centro di neurologia che si occupa appunto di sclerosi. La diagnosi è stata emicrania con aura, ho rifatto l’esame del campo visivo e anche quello si è normalizzato. L’unico dubbio che rimane ad oggi è l’elettroencefalogramma alterato le riporto l’esito: ritmo alfa occipitale a 11Hz, di medio voltaggio, simmetrico, subdominante, normoreagente all’apertura degli occhi. Frequenza tetha e cuspidate isolate, rare, fronto-tempo-centrali bilaterali. Bevi tratti di attività di lieve, iniziale sonnolenza. Non reazioni di attivazione all’iperventilazione ne alla stimolazione luminosa intermittente luminosa.
Conclusioni: anomalie lente/cuspidate isolate fronto-temporo-centrali bilaterali di lieve entità. Mi hanno consigliato di eseguire un eeg delle 24 ore per capire bene, secondo lei può trattarsi di epilessia o un eeg così alterato si può riscontrare in soggetti che soffrono di aura emicranica? La ringrazio in anticipo se vorrà darmi anche un suo parere.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
Mi fa piacere di leggere l'aggiornamento in cui mi dice che le sue paure di malattie neuro-degenerative siano state fugate. La diagnosi di emicrania con aura è compatibile con i disturbi che lei riferiva alla prima richiesta di consulto. Il reperto EEgrafico, in assenza di una significativa sintomatologia evocatrice del sospetto di epilessia, non mi sembra debba destare eccessiva apprensione. Francamente, non esiste un quadro specifico di EEG in relazione ad una condizione di emicrania.Tuttavia, potrebbe essere opportuno ripeterlo, magari in privazione di sonno e ove mai persistesse un reperto dubbio effettuare anche un Holter-EEG. Comunque, ricordi che noi trattiamo un paziente che ha un evidente quadro epilettico anche se l'EEG non è patologico ma non nel caso opposto.
Cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per aver risposto al mio aggiornamento. Sono stati mesi difficili pieni di paure e mi rendo conto che adesso sto pagando le conseguenze di tutto lo stress psico-fisico accumulato. Cercherò di fare quest’ultimo esame (almeno spero) per fugare ogni dubbio rimasto. La terrò aggiornata certamente. Buona giornata e grazie ancora!
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