Sindrome di chiari

Buongiorno sono un ragazzo di 31 in seguito a disturbi iniziati il 1 febbraio 2022 e mai più passati quali: confusione e stordimento mentale h24 accompagnati in alcuni casi da giramenti di testa e difficoltà visive ho effettuato questa risonanza:
RM encefalo + APC
L'esame è stato eseguito con tecnica turbo-spin-echo.
FLAIR, DIR, VIBE e DWI, con immagini secondo piani multipli, in condizioni di base e dopo somministrazione di mezzo di contrasto.

Alcune rade e puntiformi areole di iperintensità di segnale nelle sequenze a TR lungo, che non presentano diffusività ristretta nè enhancement dopo somministrazione di mezzo di contrasto, al momento aspecifiche e non caratteristiche per una malattia demielinizzante del sistema nervoso centrale, si apprezzano in sede periventricolare ed anteriormente al corno temporale del ventricolo laterale di destra.

Non segni di processi espansivi endocranici.

Il sistema ventricolare è in asse.

Le cisterne della base e gli spazi liquorali peri-encefalici hanno dimensioni nei limiti della norma.

Nelle immagini pesate in T2 non si apprezzano segni di ipointensità intrassiali compatibili con esiti di lesioni emoraggiche.

Minimo accenno a prominenza della tonsilla cerebellare di destra nel forame magno per circa 2mm.

Regolare il pacchetto stato-acustico bilateralmente, in particolare non si apprezzano segni di conflitto neurovascolare.

RM Colonna Cervicale:
Somi vertebrali conservati in altezza.

Iniziali fenomeni disidratativi dei dischi intervertebrali,
Piccola ernia mediana al passaggio C3-C4 e C4-C5 che impronta il sacco durale.

Al passaggio C5-C6 si apprezza una protrusione discale con maggior focalità in sede mediana che oblitera lo spazio adiposo anteriore al sacco durale e riduce in ampiezza le cisterne perimidollari anteriori.

Al passaggio C6-C7 si apprezza una protrusione discale posteriore ad ampio raggio, con maggior focalità in sede paramediana e postero-laterale destra che riduce in ampiezza il recesso vertebrale di destra ed il canale di coniugazione omolaterale.

La corda midollare è esente da alterazioni dell'intensità di segnale.

Lo speco vertebrale è di calibro nella norma.

Dopo somministrazione di mdc non si apprezzano aree di impregnazione patologica.

Rettilineizzazione della fisiologica lordosi cervicale.


In questi mesi sono stato a visita da due otorini che hanno attribuito il tutto ad un problema centrale e non di orecchio in quanto camminando ad occhi chiusi sbando verso destra e in più un otorino ha visto Nistagmo di tipo DownBeating mentre un altro non ha visto nistagmo.

Visita da neurologo e neurochirurgo che mi hanno detto probabile long covid.

Si era ipotizzato un problema di malocclusione che sto curando con un bite inferiore.

Ho già provveduto ad un ciclo di fisioterapia per il collo ma la situazione è rimasta invariata.

Desideravo avere un riscontro su tale risonanza soprattutto per la tonsilla cerebellare e le areole e se possibile anche sul rachide cervicale.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Egregio Paziente,
la procidenza della tonsilla cerebellare di qualche millimetro non è tale da configurare una malformazione di Chiari, che molto spesso, anche per una discesa superiore, è del tutto asintomatica. A carico del rachide cervicale si rileva qualche estrusione discale che andrebbe ben valutata sia dal punto di vista clinico che anche attraverso esami strumentali, del tipo dell'elettromiografia.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Egregio dottore grazie per la risposta.
Riguardo alle areole dovrei fare una rachicentesi, un controllo per il forame ovale pervio o altro? Grazie
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dopo
Utente
Utente
Parlando con l'otorino mi ha detto che il nistagmo di tipo Down Beating è associato alla Chiari ma dato che un otorino l'ha notato e un altro no dovrò procedere ad una nuova visita.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Premesso che la diagnosi della sindrome di Chiari non si fonda sulla presenza del nistagmo, che è un disturbo accessorio che quasi sempre manca, se intende avere un secondo parere si affidi ad un neurochirurgo, che è lo specialista di riferimento per questa condizione

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it