L'egresso toracico è da ecludere già a priori ho potrei fare qualche indagine in più

Buongiorno,sono una ragazza di 30 anni è da ormai 2 anni che ho seri problemi dalla scapola alla mano dx con dolori che si irradiano sotto l'ascella e il busto.ho fatto sedute di laser,infrarossi,riabilitazioni perchè dal male tendo ad non usare il braccio al lavoro e la spalla assume una posizione scorretta in avanti.Ho eseguito riabilitazione in piscina ,con elastici,RPG,pompage carvicale ma la situazione migliora solo per poco..ho eseguito rx alla spalla dx da dove è risultata un' area iperdensa con alone periferico rotondeggiante a livello della glena di circa 7 mm di diametro a livello sottorticale senza interruzzione della stessa.Si è pensato ad un osteoma osteoide ma la scintigrafia ossea e una tac a strato sottile la escluso.Poi una risonanza dova i tendini risultano regolari e ben conservati ma c'è un esile versamento endoarticolare nel recesso ascellare.anche il capolungo del bicipite è avvolto da esile versamento e sempre nella zona nel profilo dorsale della testa omerale altra piccola chiazzetta sclerotica.rx torace ok ,rx schiena ok, rx collo ok.Dopo aver frequentato solo ortopedici sono stata da un neurologo ed ieri ho eseguito la emg ed il risultato negativo per l'indagine rivolta alle principali patologie occupazionali diagnosticabili con la neurofisiologia.Mi sono un pò informata su questa patologia ed ho letto che con l'emg non sempre risulta.negli ultimi mesi mi vengono crampi forti al collo,fraquenti "sobbalzi"sotto pelle in tutto il braccio e a riposo anche le dita hanno dei movimenti involontari,sull'avambraccio invece è apparsa una tumefazione dolorosa che sembra essere un ernia muscolare(eseguito eco) ma dovrò far ispezionare chirurgica perchè quest'ultime non si presentano senza un trauma della zona interessata.Vi chiedo un consiglio su come comportarmi,se fosse il caso di continuare la strada "neurologica"per risolvere questo problema.L'egresso toracico è da ecludere già a priori ho potrei fare qualche indagine in più?Vi ringrazio anticipatamente Gentilissimi Dottori che ci aiutate con utili consigli tutti i giorni.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,

La sindrome dell'egresso toracico consiste in una sofferenza del plesso nervoso brachiale, spesso dovuta alla compressione dei nervi che lo compongono da parte di un <ingrossamento> o ipertrofia dei muscoli, detti, scaleni che passano proprio sopra tale struttura nervosa oppure alla presenza di una megaapofisi trasversa C7, detta anche costa cervicale, ovvero una protuberanza laterale della vertebra solitamente di piccole dimensioni.

I sintomi che Lei riferisce non sono del tutto indicativi per tale sindrome, pertanto è necessario che un neurochirurgo la visiti ed eventualmente prescriva altri accertamenti per escludere o confermare tale patologia.

Cordiali saluti





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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la velocissima risposta,ho letto che tale sindrome può verificarsi anche per uno schiacciamento di una vena o arteria oltre che i nervi.Anche per questi casi mi può aiutare un neurochirurgo?Spero di trovare al più presto una soluzione..Buona giornata.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Si certo. Il neurochirurgo visitandoLa dovrà fare la diagnosi differenziale ed eventualmente affidare il Suo caso al chirurgo vascolare o toracico.
Cordialmente