Ernia cervicale e paura sla
Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni, da fine maggio ho iniziato ad avvertire numerosi disturbi che mi hanno messo in uno stato di fortissima ansia.
Tutto è cominciato con il pollice della mano sinistra che ha iniziato a muoversi da solo, in più ho iniziato ad avvertire una rigidità dei muscoli facciali e formicolii ai quattro arti.
Su consiglio del medico di famiglia eseguo una radiografia a cervicale e schiena.
La radiografia rileva una spondilosi cervicale.
Subito dopo eseguo una risonanza magnetica alla cervicale con il seguente responso:
Rettilizzazione del rachide cervicale.
Iniziali manifestazioni di spondilo-unco-artrosi e degenerative discali diffuse.
In C4-C5 protrusione discale mediana che impronta il sacco durale.
In C5-C6 ernia discale paramediana sinistra che impronta il sacco durale e mostra parziale impegno foraminale.
In C6-C7 ernia discale paramediana sinistra parzialmente espulsa che impronta il sacco durale e mostra impegno foraminale.
Questa diagnosi può essere una spiegazione ai problemi che sto avendo?
Ultimamente sto soffrendo anche di fascicolazioni sparse in tutto il corpo ma che si stanno localizzando sul braccio sinistro e sulle gambe oltre ad avvertire un vero e proprio nodo alla gola con difficoltà di deglutizione.
Ho svolto visita neurologica dieci giorni fa risultata negativa e sono in attesa di un'elettromiografia per valutare i danni causati dalle ernie.
Purtroppo sono entrato in uno stato di fortissima ansia che mi fa credere che il problema non siano le ernie ma malattie neurologiche ben più gravi come sm o sla.
Con visita neurologica negativa si possono escludere queste malattie?
Tutto è cominciato con il pollice della mano sinistra che ha iniziato a muoversi da solo, in più ho iniziato ad avvertire una rigidità dei muscoli facciali e formicolii ai quattro arti.
Su consiglio del medico di famiglia eseguo una radiografia a cervicale e schiena.
La radiografia rileva una spondilosi cervicale.
Subito dopo eseguo una risonanza magnetica alla cervicale con il seguente responso:
Rettilizzazione del rachide cervicale.
Iniziali manifestazioni di spondilo-unco-artrosi e degenerative discali diffuse.
In C4-C5 protrusione discale mediana che impronta il sacco durale.
In C5-C6 ernia discale paramediana sinistra che impronta il sacco durale e mostra parziale impegno foraminale.
In C6-C7 ernia discale paramediana sinistra parzialmente espulsa che impronta il sacco durale e mostra impegno foraminale.
Questa diagnosi può essere una spiegazione ai problemi che sto avendo?
Ultimamente sto soffrendo anche di fascicolazioni sparse in tutto il corpo ma che si stanno localizzando sul braccio sinistro e sulle gambe oltre ad avvertire un vero e proprio nodo alla gola con difficoltà di deglutizione.
Ho svolto visita neurologica dieci giorni fa risultata negativa e sono in attesa di un'elettromiografia per valutare i danni causati dalle ernie.
Purtroppo sono entrato in uno stato di fortissima ansia che mi fa credere che il problema non siano le ernie ma malattie neurologiche ben più gravi come sm o sla.
Con visita neurologica negativa si possono escludere queste malattie?
Gentile Utente,
le discopatie erniarie e protrusive giustificano ampiamente la sintomatologia descritta, ovviamente ci sono anche dei sintomi di verosimile origine ansiosa, come le fascicolazioni diffuse (quelle localizzate possono essere causate dalle discopatie riscontrate senza tuttavia escludere anche per queste un'origine ansiosa).
La visita neurologica negativa fa escludere problematiche come la SLA, mentre una piccola percentuale di casi di SM può presentarsi con visita neurologica negativa ma i formicolii ai quattro arti orienterebbero anche verso l'origine ansiosa.
Cordiali saluti
le discopatie erniarie e protrusive giustificano ampiamente la sintomatologia descritta, ovviamente ci sono anche dei sintomi di verosimile origine ansiosa, come le fascicolazioni diffuse (quelle localizzate possono essere causate dalle discopatie riscontrate senza tuttavia escludere anche per queste un'origine ansiosa).
La visita neurologica negativa fa escludere problematiche come la SLA, mentre una piccola percentuale di casi di SM può presentarsi con visita neurologica negativa ma i formicolii ai quattro arti orienterebbero anche verso l'origine ansiosa.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Grazie mille per la tempestiva risposta dottore. Volevo chiederle se anche la sensazione di nodo alla gola con difficoltà a deglutire possa essere un sintomo ansioso o riconducibile alle ernie cervicali. Inoltre ultimamente mi sembra anche di avvertire un senso di stordimento e capogiri in diversi momenti della giornata, anche questo è un sintomo riconducibile alle ernie o è anche questo frutto della mia condizione ansiosa? Grazie ancora e buona serata.
"sensazione di nodo alla gola con difficoltà a deglutire possa essere un sintomo ansioso" è frequentemente un sintomo ansioso.
Anche il resto è probabile che abbia la stessa origine ansiosa.
Anche il resto è probabile che abbia la stessa origine ansiosa.
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Buongiorno dottore, grazie ancora per le risposte, pochi giorni fa ho svolto una visita dal neurochirurgo e ho iniziato in questi giorni una cura farmacologica per ridurre il disagio causato dalle ernie. Tuttavia negli ultimi giorni ho avuto un aumento delle fascicolazioni in tutto il corpo e preso dall'ansia sono andato in visita da un secondo neurologo per un altro parere e il risultato dell'esame neurologico a detta del medico è stato "assolutamente negativo" e che i sintomi erano dovuti secondo lui ad una somatizzazione dell'ansia. Ho quindi deciso di intraprendere un percorso psicoterapeutico per uscire dal tunnel dell'ipocondria visto che due esami neurologici negativi penso siano assolutamente sufficienti per eliminare ogni dubbio di malattia neurodegenerativa.
L’origine ansiosa l’avevo supposta dalla prima risposta di questo consulto.
Assolutamente condivisibile la decisione di affrontare il disturbo d’ansia.
Assolutamente condivisibile la decisione di affrontare il disturbo d’ansia.
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Buongiorno di nuovo dottore e mi scuso se la sto assillando. Oggi ho iniziato la cura suggerita dal neurochirurgo e tra i farmaci vi è pure del cortisone. Dopo l'assunzione odierna del farmaco in questione ho iniziato ad avvertire un netto aumento delle fascicolazioni alle gambe e un vero e proprio tremore intermittente alla gamba destra, può essere un effetto collaterale del cortisone? O si tratta sempre di sintomi dell'ansia somatizzata?
Sembra più probabile l'origine psichica.
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Buonasera dottore, le scrivo nuovamente perché sempre molto preoccupato, circa un mese fa, come scritto precedentemente, si erano sviluppate delle forti fascicolazioni sul bordo del piede sinistro (tali da spostare seppur lievemente il mignolo del piede), tali fascicolazioni ora sono nettamente dimunite se non quasi scomparse, sostituite da una sensazione di formicolio che tende a ripresentarsi. Ora sono appena apparse delle forti fascicolazioni al bordo del piede destro esattamente come quelle del piede sinistro e non le nego che sono molto molto preoccupato, ho sempre il terrore che si tratti di SLA e il fatto di avere queste fascicolazioni in entrambi i lati del corpo mi fa preoccupare ancora di più.
Sta curando l'ansia?
Lasci perdere le fascicolazioni.
Lasci perdere le fascicolazioni.
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Si dottore, domani avrò il secondo incontro con la psicoterapeuta. Cerco il più possibile di distrarmi da questo pensiero ossessivo di avere la SLA, ma purtroppo il mio corpo manda segnali che proprio non riesco ad ignorare. Continuo a pensare alle due visite neurologiche negative che avrebbero dovuto tranquillizzarmi del tutto ma purtroppo hanno avuto un effetto calmante solo per poche ore. Cercherò il più possibile di ignorare queste fascicolazioni, grazie e buona serata dottore e ancora grazie per l'infinita pazienza nelle risposte.
Utente
Salve dottore, le scrivo per aggiornarla. Sto curando l'ansia con la psicoterapia, mentre giovedì prossimo effettuerò finalmente una emg per valutare i danni delle ernie. Nell'ultimo periodo le fascicolazioni erano nettamente dimunite o ridotte ad episodi sporadici ma stanotte ho avuto fascicolazioni concentrate sulla gamba destra talmente forti che sono riuscite addirittura a svegliarmi. Onestamente l'episodio mi ha di nuovo messo in grande agitazione, possono essere benigne delle fascicolazioni tanto forti? Le discopatie cervicali possono creare un tale disturbo?
Non è l’entità delle fascicolazioni a determinare se sono benigne o meno.
Comunque un altro elemento a favore della loro benignità è la loro regressione precedentemente avvenuta.
Stia tranquillo.
Comunque un altro elemento a favore della loro benignità è la loro regressione precedentemente avvenuta.
Stia tranquillo.
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Buon pomeriggio dottore, le scrivo per segnalarle un fatto nuovo che sta accadendo in questo momento, da circa un'ora e mezza continuo ad avere fascicolazioni localizzate alla coscia destra in maniera continua, i muscoli sembrano tremare senza sosta e le contrazioni sono ben visibili. Non mi era mai capitata una fascicolazione localizzata così intensa e duratura e l'episodio mi sta dando moltissima preoccupazione purtroppo e l'ansia sta nuovamente tornando a farla da padrona.
Utente
Salve dottore, oggi ho svolto l'emg agli arti superiori e inferiori. Il neurologo ha escluso categoricamente la SLA, di seguito le lascio il referto:
Muscoli esplorati: bicipite brachiale ds e sin, flessore radiale del carpo ds, interosseo dorsale mano ds e sin, vasto laterale ds e sin, tibiale anteriore ds e sn.
Attività a riposo: ricca attività di fibrillazione e numerose onde aguzze positive sui muscoli I interosseo dorsale delle mani ds e sn, sporadica attività di fibrillazione sui muscoli vasto laterale sin e tibiale anteriore sin. Presenza di potenziali di fascicolazione su tutti i muscoli esaminati.
Attività volontaria: potenziali di unità motoria (PUM) di ampiezza e durata aumentate con tracciato da sforzo massimo di transizione su tutti i muscoli esaminati, più evidente agli arti superiori.
Commento: sofferenza neurogena con segni di reinnervazione collaterali senza segni di denervazione sui muscoli bicipite brachiale sn e flessore radiale del carpo sn. I reperti elettrofisiologici sono compatibili con una radicolopatia C6-C7 sinistra.
Muscoli esplorati: bicipite brachiale ds e sin, flessore radiale del carpo ds, interosseo dorsale mano ds e sin, vasto laterale ds e sin, tibiale anteriore ds e sn.
Attività a riposo: ricca attività di fibrillazione e numerose onde aguzze positive sui muscoli I interosseo dorsale delle mani ds e sn, sporadica attività di fibrillazione sui muscoli vasto laterale sin e tibiale anteriore sin. Presenza di potenziali di fascicolazione su tutti i muscoli esaminati.
Attività volontaria: potenziali di unità motoria (PUM) di ampiezza e durata aumentate con tracciato da sforzo massimo di transizione su tutti i muscoli esaminati, più evidente agli arti superiori.
Commento: sofferenza neurogena con segni di reinnervazione collaterali senza segni di denervazione sui muscoli bicipite brachiale sn e flessore radiale del carpo sn. I reperti elettrofisiologici sono compatibili con una radicolopatia C6-C7 sinistra.
L’esito dell’EMG è perfettamente compatibile con quanto riscontrato alla RM "In C6-C7 ernia discale paramediana sinistra parzialmente espulsa che impronta il sacco durale e mostra impegno foraminale".
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Grazie mille dottore per la pazienza, la disponibilità e la professionalità mostrate in questo consulto. Continuerò a curare la mia ansia che ha rappresentato sin dall'inizio il mio vero problema. Ancora grazie.
Utente
Buonasera dottore, dopo qualche giorno di serenità sono nuovamente tornato in uno stato d'ansia a causa delle fascicolazioni che hanno iniziato ad interessare anche la lingua e in maniera pure abbastanza insistente. Può trattarsi anche in questo caso di fascicolazioni benigne?
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 870 visite dal 21/07/2025.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.