Orientamento sessuale cambiato all'improvviso

Ciao, mi chiamo Valeria, ho 18 anni.
Non sto minimamente capendo quello che sta succedendo.
Sono sempre stata attratta dai ragazzi sin da piccola, 3 settimane fa ho chiuso la mia prima relazione con un ragazzo, durata 2 anni.
L'ho amato tantissimo e ho sofferto molto.
Circa 1 mese fa mi è venuto dubbio che mi potessero piacere le ragazze, ma non perchè avessi provato desiderio/attrazione per una ragazza, non so perchè mi sia venuto, è durato circa 3 giorni e quei 3 giorni li ho vissuti malissimo, ho provato un sacco di ansia, era come un pensiero ossessivo, non riuscivo a dormire la notte, mi svegliavo con l'ansia e il mio primo pensiero era "sono lesbica", avevo tantissima paura, terrore quasi e durante questo periodo di 3 giorni, la mia ansia mi faceva controllare ogni singola sensazione che provavo quando uscivo con delle ragazze e avevo come una percezione alterata di tutto, non so come spiegare.
Al tempo ero ancora fidanzata, dopo questi 3 giorni ho capito che era solo una paura e un'ansia e che non era vero tutto ciò, che la mia ansia era come se mi distorcesse le sensazioni che provavo.
Da lì non ci ho più pensato.
Circa 3 settimane fa mi sono lasciata con il mio ragazzo, perchè era da mesi che non provavo più le stesse cose di prima purtroppo, sono anche andata in depressione per questo, sono stata malissimo, però sentivo che avevo il desiderio di un qualcosa di nuovo, di esperienze nuove, di divertirmi con altri ragazzi, ecc... quindi ci siamo lasciati.
Dopo che ci siamo lasciati avevo una fortissima paura di innamorarmi un'altra volta, cercavo di evitare qualsiasi tipo di ragazzo perchè avevo paura di potermi innamorare.
Ora è da circa 10 giorni che mi è rivenuto questo dubbio e penso davvero di essere lesbica.
Non so veramente come sia possibile, anche perchè questo dubbio non è nato da un'atrazione che ho provato, ma sempre da una paura, non ho mai fantasticato su una ragazza, non ho mai pensato di volerla baciare, sono sepre stata attratta dai ragazzi, ho sempre imaginato il mio futuro con un ragazzo.
I primi giorni di quando mi è rivenuto questo dubbio, ho vissuto giorni bruttissimi, erano dei pensieri ossessivi, non dormivo la notte, avevo ansia tutto il tempo, sentivo quasi una sensazione di disgusto e di nausea.
Ora è come se lo avessi accettato e di colpo è come se non mi piacessero più i ragazzi (fino a una settimana fa era tutto il contrario).
Mi chiedo come sia possibile una roba del genere, non ci capisco più niente.

Potrebbe essere che la mia ansia mi abbia convinto di questa cosa?
Com'è possibile che una settimana fa fantasticavo su ragazzi e ora è come se non mi piacessero proprio più?
E' possibile?
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Cara Valeria,

intanto grazie per aver condiviso una parte così intima e delicata della tua esperienza. Il tuo messaggio è denso di emozioni forti e contrastanti: ansia, paura, dubbio, tristezza ma anche desiderio di capire, di trovare un senso, di fare chiarezza. E questo è già un primo passo importante.

Dal punto di vista psicologico, soprattutto in ottica sistemico-relazionale, è utile considerare la tua storia non solo come qualcosa che accade dentro di te , ma anche come un’esperienza che prende forma all’interno delle tue relazioni significative, dei tuoi legami affettivi e del momento di vita che stai attraversando.

Hai 18 anni e ti sei da poco lasciata dalla tua prima relazione importante, una separazione che può essere vissuta come una piccola frattura identitaria: chi sono io senza quella relazione? Cosa desidero ora? In cosa mi riconosco e in cosa no? In questi momenti di transizione, è comune che il nostro senso di sé diventi più fluido, instabile, in ricerca. E può accadere che la mente, nel tentativo di proteggersi o di capire, inizi a controllare in modo esasperato ogni pensiero o sensazione, generando circoli ansiosi o ossessivi come quelli che descrivi.

L’ansia, infatti, può avere un potere enorme nel distorcere le nostre percezioni. Quando siamo spaventati, cominciamo a monitorarci in modo iper-analitico: ci chiediamo cosa proviamo, cerchiamo segnali, li interpretiamo. Ma questo meccanismo può farci perdere il contatto con il desiderio autentico, quello che non si spiega a parole, ma si sente nel corpo, nello sguardo, nella fantasia. L’ansia cerca certezze assolute che però in ambito affettivo e identitario non esistono.

In ottica sistemica, il tuo vissuto si inserisce anche dentro una rete di aspettative sociali, familiari e culturali su chi dovremmo essere, cosa dovremmo provare, come dovremmo amare. A volte, una parte di noi si ribella a queste aspettative o cerca di metterle in discussione, anche solo per poter ritrovare sé stessa con più autenticità. Ma non sempre questo processo è lineare o immediatamente comprensibile.

Ti invito a non avere fretta di etichettarti. Il tuo orientamento non è una diagnosi da fare, ma una scoperta da vivere nel tempo, con gentilezza. E non è detto che tu debba sapere adesso. Puoi restare nella domanda, nella curiosità, senza forzarti a trovare risposte nette.

Nel frattempo, potrebbe esserti utile intraprendere un percorso psicologico con una professionista che possa accompagnarti in questa fase: non per dirti chi sei , ma per aiutarti a sentirti meno sola dentro ciò che provi. Per rimettere in contatto l’ansia con il senso, il pensiero con il corpo, la paura con la libertà di esplorare.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita
Utente
Utente
Grazie mille, effettivamente questa relazione per me è stato tutto, l'ho amato quasi anche più di me stessa. Ho sofferto tantissimo nel lasciarlo, anche se il motivo dipendeva da me (perchè non provavo più le stesse cose di prima), sono stata mesi e mesi nel dolore e nella sofferenza più assoluta, ma non tanto per il senso di colpa nei suoi confronti, ma proprio per me, perchè pensavo che saremmo rimasti insieme per sempre. In realtà, quando ho cominciato ad avere i prii dubbi che non sentissi più le stesse cose di prima (dopo una gelosia per il mio ex migliore amico ormai), sono andata totalmente in depressione, non avrei mai pensato sarebbe potuto succedere, da lì in poi ho cominciato a non fidarmi più di nulla di quello che sentivo, è come se mi fosse crollato il mondo addosso, perchè io fino ad allora ho sempre avuto ben chiaro quello che provvao per il mio ex migliore amico e per il mio fidanzato. Da lì la mia mente ha passato per mesi giornate dentro la sua mente, un ciclo ossessivo di pensieri che non terminava più.. e tra tutte le cose che ho cominciato a mettere in dubbio c'era anche quella del mio orientamento sessuale, ma tutto ciò è sempre nato da una PAURA, mai da un desiderio. Perchè avevo paura che anche quella cosa che ho sempre e dico sempre considerata CERTA, un pilastro, una certezza, potesse cambiare esattamente come sono cambiati i sentimenti per il mio ragazzo. Anche lì ansia ossessiva ecc.. ma durante quel periodo è durato pochi giorni (durante quei giorni, era come se i maschi non mi attraessero più, ma neanche le donne, solo che mi focalizzavo solo su di loro per capire e avevo una percezione fortemente alterata). Poi è passato e il bello è che qualche mese fa quando riparlavo del fortissimo periodo di dperessione vissuto durante quei mesi per dimostrare quando ero andata fuori proprio di testa preendevo come esempio il fatto che avevo dubitato dle fatto che mi potessero piacere le ragazze.
Ora mi sembra veramente illogico tutto quello che sto sentendo, perchè fino a 13 giorni fa mi ricordo che fantasticavo nell'avere esperienze (divertirmi) con ragazzi, mi ricordo che proprio ni incantavo a fantasticare. E poi ora dopo che mi è venuto di nuovo questo dubbio (hnato sempre da una paura), di colpo i ragazzi non mi attraggono più, non mi immagino più un futuro co un ragazzo, non so perchè... è sempre davvero che voglio una ragazza. Non ci sto capneod più niente, voglio tornare come prima, perchè mi sta succedendo tutto ciò
Segnala un abuso allo Staff
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Cara Valeria,

Le parole che hai scritto mostrano che stai vivendo un momento profondamente destabilizzante, eppure riesci a descrivere con precisione quello che accade dentro di te: il tuo bisogno di capire, il crollo delle certezze, la confusione tra ciò che è paura e ciò che è desiderio.

Quello che racconti è una delle esperienze più dolorose che si possano vivere, perché riguarda qualcosa di molto profondo: la fiducia nella propria mente e nei propri pensieri. In ottica sistemica diciamo spesso che non si sta male da soli , e tu oggi stai portando il dolore di una perdita importante, quella della relazione ma anche di una parte di te che credeva di aver trovato un punto fermo.

Quella relazione, da come la descrivi, è stata per te una casa, un luogo dove ti sei sentita al sicuro, amata, viva. E ora che quella casa è crollata, è come se tutto vacillasse. Anche ciò che fino a ieri era un pilastro, una certezza interiore (come il tuo orientamento sessuale) oggi sembra confuso, alterato, distante. Il dolore per la fine di un amore importante non è solo tristezza: è un lutto esistenziale. E ogni lutto, prima di guarire, scompone l’identità che avevamo costruito: Se io non amo più lui allora chi sono? Posso ancora fidarmi di quello che provo?
Questa sfiducia profonda in te stessa ha aperto la porta all’ansia ossessiva, che ti spinge a monitorare ogni pensiero, ogni sensazione, ogni immagine nella tua mente. Il cervello, nel tentativo disperato di ritrovare stabilità, cerca il problema, cerca il pericolo, anche dove non c’è. E l’orientamento sessuale (perché così centrale e identitario) diventa un bersaglio perfetto.

Non forzarti a dare un’etichetta. Non devi sapere chi sei in questo momento, né decidere se sei etero, lesbica o altro. Puoi semplicemente osservare cosa provi, con curiosità e senza giudizio. L’orientamento non è una scelta da fare: è qualcosa che si rivela, nel tempo, attraverso il desiderio autentico, non attraverso il controllo.

La fine della tua relazione ha scardinato equilibri profondi. È normale sentirsi persi, vulnerabili, instabili. Non sei impazzita , stai solo attraversando una fase complessa in cui tutto si sta rimescolando. È una crisi, ma anche un’opportunità di trasformazione.

Ti consiglio di parlarne: una psicosessuologa potrà aiutarti a rimettere in ordine la tua storia, a riconnetterti con le tue emozioni, a distinguere l’ansia dalla verità.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico-relazionale, sessuologa e consulente di coppia

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie mille, ma potrebbe anche solo trattarsi di una fase passeggera secondo lei? Cioè a me sembra davvero strano che per tutta la mia vita h0o sempre e solo provato attrazione per i ragazzi e così di punto in bianco non i attraggono più.
Grazie ancora per la disponibilità.
Segnala un abuso allo Staff
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Cara Valeria,

potrebbe trattarsi di una fase passeggera: dopo una relazione importante e tanto dolore, è normale sentirsi disorientati, anche rispetto a ciò che prima sembrava una certezza.

Però la verità è che non possiamo saperlo con certezza ora, proprio perché l’ansia e la sofferenza possono alterare la percezione di ciò che provi. Per questo un percorso psicologico potrebbe aiutarti: non per etichettarti, ma per fare chiarezza, con calma e senza giudizio, su cosa senti davvero.

Un caro saluto,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto

Consulti simili su ansia

Consulti su problemi in area sessuale

Altri consulti in psicologia