Vertigini improvvise: posso stare tranquillo?
Salve.
Ho 37 anni, sano, reflusso gastroesofageo a parte.
Mi è capitato, mangiando, di avere una forte vertigine, con sensazione di rotazione.
È stata improvvisa ed è durata meno di 30 secondi.
È iniziata e piano piano è diminuita, il tutto appunto è durato al massimo mezzo minuto.
Successivamente mi è rimasta una gran paura e una vaga sensazione di instabilità (ma in realtà camminavo benissimo, per questo ho parlato di sensazione) con testa un po' pesante.
Da anni mi capita ogni tanto (passano molti mesi tra un episodio e l'altro) che mi succedono queste vertigini, ma questa è stata particolarmente lunga rispetto al solito.
Posso stare tranquillo secondo voi? Potrebbe essere una forte forte stanchezza e mancanza di sonno (ho la bimba che questi giorni è stata male e quindi ho dormito ben poco).
Grazie.
Ho 37 anni, sano, reflusso gastroesofageo a parte.
Mi è capitato, mangiando, di avere una forte vertigine, con sensazione di rotazione.
È stata improvvisa ed è durata meno di 30 secondi.
È iniziata e piano piano è diminuita, il tutto appunto è durato al massimo mezzo minuto.
Successivamente mi è rimasta una gran paura e una vaga sensazione di instabilità (ma in realtà camminavo benissimo, per questo ho parlato di sensazione) con testa un po' pesante.
Da anni mi capita ogni tanto (passano molti mesi tra un episodio e l'altro) che mi succedono queste vertigini, ma questa è stata particolarmente lunga rispetto al solito.
Posso stare tranquillo secondo voi? Potrebbe essere una forte forte stanchezza e mancanza di sonno (ho la bimba che questi giorni è stata male e quindi ho dormito ben poco).
Grazie.
Gentile Utente,
da quanto descrive non emergono elementi suggestivi per una patologia neurologica acuta o evolutiva. Episodi di vertigine brevi (pochi secondi), improvvisi, a risoluzione completa, che si presentano sporadicamente a distanza di mesi e senza alcun deficit neurologico associato, sono nella grande maggioranza dei casi di origine benigna e periferica oppure legati a fattori funzionali (stanchezza, privazione di sonno, stress, ipoglicemia relativa, iperventilazione, reflusso vagale durante il pasto). Potrebbe trattarsi di una vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB).
La stanchezza marcata e la carenza di sonno, specie in un periodo di stress fisico ed emotivo (come la gestione di una bimba con problemi di salute), possono favorire questo tipo di manifestazioni, che spesso vengono seguite da una fase di allerta e paura residua, senza che vi sia una reale alterazione dell’equilibrio.
In assenza di recidive ravvicinate, peggioramento progressivo o comparsa di segni neurologici oggettivi, può stare tranquillo e non vi è indicazione ad accertamenti neurologici urgenti.
Qualora gli episodi diventassero frequenti, prolungati o associati a sintomi nuovi (perdita di forza, disturbi del linguaggio, visione doppia), sarà opportuno rivolgersi al medico curante per una valutazione mirata.
Cordialmente
da quanto descrive non emergono elementi suggestivi per una patologia neurologica acuta o evolutiva. Episodi di vertigine brevi (pochi secondi), improvvisi, a risoluzione completa, che si presentano sporadicamente a distanza di mesi e senza alcun deficit neurologico associato, sono nella grande maggioranza dei casi di origine benigna e periferica oppure legati a fattori funzionali (stanchezza, privazione di sonno, stress, ipoglicemia relativa, iperventilazione, reflusso vagale durante il pasto). Potrebbe trattarsi di una vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB).
La stanchezza marcata e la carenza di sonno, specie in un periodo di stress fisico ed emotivo (come la gestione di una bimba con problemi di salute), possono favorire questo tipo di manifestazioni, che spesso vengono seguite da una fase di allerta e paura residua, senza che vi sia una reale alterazione dell’equilibrio.
In assenza di recidive ravvicinate, peggioramento progressivo o comparsa di segni neurologici oggettivi, può stare tranquillo e non vi è indicazione ad accertamenti neurologici urgenti.
Qualora gli episodi diventassero frequenti, prolungati o associati a sintomi nuovi (perdita di forza, disturbi del linguaggio, visione doppia), sarà opportuno rivolgersi al medico curante per una valutazione mirata.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
https://neurochirurgomaurocolangelo.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1 visite dal 24/12/2025.
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