Una diagnosi, qualche neurologo

Buongiorno, mio nonno ha questo quadro clinico:

dolore localizzato in sede periorbitaria sinistra, di tipo esclusivamente pulsante, di intensità massima e disabilitante soprattutto perché la sintomatologia insorge tipicamente in clinostatismo. Pressoché presente esclusivamente nelle ore notturne, interferisce in maniera importante con il ritmo sonno-veglia , causando astenia e rallentamento cognitivo durante le ore del giorno. La frequenza di queste crisi dolorose è quotidiana da un mese circa. Segni di accompagnamento tipici delle crisi sono fotofobia e lacrimazione. Da circa due settimane, è comparso edema palpebrale accompagnato da lacrimazione. Le crisi, rilevabili nella fascia oraria notturna, sono scatenate dal clinostatismo, da un alto tasso di umidità, dall'esposizione all'aria condizionata o a gradienti termici e dalla masticazione, soprattutto se effettuata a carico della porzione incisiva dell'arcata dentale superiore. Nessuna correlazione con stati di stress psicofisico viene evidenziata.

Lui soffre di ipertensione arteriosa in terapia, senza segni di impatto d'organo e diabete in terapia con ipoglicemizzanti orali e dieta. Per questi dolori descritti si auto medica con FANS assunti all'acme della crisi, ottenendo un periodo "pain free" oscillante fra 3 e 5 ore.

Referto visita neurologo:
Condizioni generali buone, normopeso, pressione arteriosa e frequenza cardiaca nella norma; edema, di grado minimo, della regione palpebrale sinistra e "succulenza" delle regioni pretibiali. Non dolente il capo alla digitopercussione; dolore di tipo inizialmente "sordo" e profondo e successivamente pulsante, evocabile dalla digitopressione in corrispondenza dei punti di emergenza di prima e seconda branca del nervo trigemino di sinistra; nessuna variazione della sensibilità relativa ai dermatomeri del V paio di nervi cranici; nessuna contrattura a carico della muscolatura masticatoria, pericranica e cervicale paravertebrale; non dolenti i punti di emergenza dei nervi occipitali

La domanda è, siccome non si è arrivati ancora a una diagnosi, qualche neurologo di questo sito riesce a formulare una diagnosi? Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

se il neurologo che ha visitato il nonno non riesce ancora a formulare una diagnosi, pensi a noi, a distanza, che sconosciamo tutto. E' impossibile. Il neurologo avrà avanzato delle ipotesi, quale sospetto ha?
Quanti anni ha il nonno? Da quanto tempo accusa questa sintomatologia?

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Età: 94 anni
Ipotesi: sospetta nevralgia trigeminale della I branca con lacrimazione omolaterale e algie intermittenti, prevalentemente notturne e refrattarie alle comuni terapie.
Tempo: un anno

Grazie comunque dell'interessamento, immaginavo che era impossibile sperare in una diagnosi a distanza.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

quali terapie ha fatto?
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dopo
Utente
Utente
Da un mese assume tutti i giorni ketoprofene.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

per le nevralgie sono più indicati altri farmaci non appartenenti ai FANS, ne parli col neurologo se il nonno li può utilizzare.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Il neurologo lo ha fatto ricoverare e dopo consulto odontoiatrico sono arrivati alla seguente diagnosi:

algia cranio-facciale di I e II branca trigeminale secondaria a granuloma apicale del terzo elemento superiore dell'arcata superiore di sinistra.

Terapia:

Terapia antibiotica (amoxicillina triidrato corrispondente ad amoxicillina 875 mg; potassio clavulanato corrispondente ad acido clavulanico 125 mg: 1 compressa bid per 7 giorni) per ridurre il granuloma apicale. Caffeina - paracetamolo per le crisi dolorose, da assumere preferibilmente entro la prima ora dall'esordio del dolore o comunque prima che l'intensità aumentasse a livelli massimali.

In programma fra 9 giorni operazione di apicectomia dal chirurgo maxillo-facciale.

La ringrazio comunque per il suo interessamento Dott. Ferraloro
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Ok, se vuole può tenermi informato.

Cordiali saluti ed auguri per il nonno
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dopo
Utente
Utente

Volevo aggiornarla degli sviluppi del caso:

Al primo controllo, effettuato una settimana dopo la prima visita, ha riferito crisi per i primi tre giorni, ma di lieve intensità e prontamente responsive (entro 20 minuti) all'assunzione della "rescue dose" (paracetamolo-caffeina), ma soprattutto un RSV migliorato per quantità (6-7 ore) e qualità, con risveglio definito "riposato" e regressione del "torpore" precedentemente descritto durante le ore del giorno. A partire dal quarto giorno di terapia, verosimilmente per esordio dell'azione dell'antibiotico, non ha più registrato crisi né assunzione di "rescue dose". Operato di apicectomia dal chirurgo maxillo-facciale nove giorni dopo l'inizio dello schema terapeutico, ha avuto un pieno recupero delle condizioni e della qualità di vita precedentemente vigenti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

mi scuso per il ritardo della risposta, evidentemente non notificatami per problemi tecnici.
Mi fa estremamente piacere che il nonno abbia superato il periodo critico.

La ringrazio per avermi aggiornato e Le auguro un sereno Natale.