Deterioramento cognitivo

Salve,
ha seguito di un grave lutto (la morte di mio padre 2 anni fa) mia madre ha una forte depressione ed episodi di mancanza di memoria a breve.

Ha svolto numerosi esami:
Esame del Liquor: perfettamente in norma in tutti i suoi valori

RM encefalo senza e con MMD. Si documenta la presenza di alcune piccole aree aeree iperintense nella immagini t2 pesate, localizzate nella sostnaza bianca in sede biemisferica, probablimente espressione di piccoli focolai gliotici di natura microcircolatoria. Dopo somministrazione di mdc non sono evidenti potenziamenti patologici. Spazisubaracnoidei modicamente ampliati. Sistema ventircolare in asse sulla linea mediana

Tomografica cerebrale perfusionale (99tc edc 740 MBQ)

L'esame scitigrafico SPECT mostrano una riduzione della captazione del radiofarmaco in sede temporale mesiale bilateralmente con maggiore evidenza a destra.

diagnosi "deterioramento cognitivo", depressione del tono dell'umore


Quello che vi chiedo è questo? tenuto conto che mia madre ha 60 anni curando la depressione del tono dell'umore possiamo ragionevolmente allontanare di molto una eventuale inizio di alzheimer? E' ragionevole pensare che i valori del liquor ottimo possano fotograre una situazione dove c'è stato un fenomeno degenerativo ma comunque adesso la situazione è stabile?

nell'esame SPect la regione temporale mesiale si riferisce allo stato dell'umore?
I piccoli focolai sono pericolosi
Voi che mi consigliereste?
grazie per la collaborazione
E.R.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
non sono un neurologo, ma uno psichiatra; scrivo il mio commento, visto che Lei aspetta la risposta.

Le malattie cerebrali degenerative possono accompagnarsi nelle prme fasi ed in seguito dall'umore depresso; le reazioni depressive agli eventi traumatici possono palesare i deficit cognitivi, ai quai prima la persona riusciva a compensare; quando è così, la cura soltanto dello stato depressivo non è risolutiva, ma può essere utile in associazione alle cure della malattia degenerativa, e comunque deve essere scelta con attenzione da uno specialista.

Negli altri casi lo stato depressivo può mimare il deterioramento cognitivo senza che questo ultimo abbia luogo, e allora la cura dello stato depressivo può essere efficace anche sui sintomi che mimano la malattia neurologica.

Il problema, dunque, è nella diagnosi.

Gli esami strumentali, i risultati dei quali Lei riporta, non sono sufficienti per accertare il deterioramento cognitivo, ma piuttosto, a diagnosi fatta, servono per differenziare fra le possibili sue cause a livello della struttura cerebrale. In effetti, oltre al Morbo di Alzheimer, esistono anche le altre forme, la cura delle quali è diversa.

L'interpretazione dei reperti, dei quali scrive, non sarebbe di interpretazione univoca, ma dipende dalla valutazione del quadro clinico da parte dello specialista.

Per accertare la diagnosi di "deterioramento cognitivo" sarebbe necessaria, oltre alla visita specialistica, anche la valutazione neuropsicologica (con una batteria standard dei test che sondano i diversi componenti del funzionamento cognitivo, con il rispettivo punteggio). Tale valutazione è stata fatta?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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