Lieve trauma cranico

Buonasera..vorrei delle delucidazioni in merito ad un problema che mi sta facendo impazzire. Il mio ragazzo è stato investito il pomeriggio del 28 luglio. Dall'impatto è risultato che ha 3 costole rotte su un fianco e una sull'altro,fratture multiple all'avambraccio e delle microfratture alla rotula del ginocchio. Portato in ospedale gli unici esami (nonostante avesse perso immediatamente conoscenza) sono state delle semplici radiografie. Dopo di che è stato portato nel reparto di ortopedia e intubato per problemi respiratori dovuti alla frattura delle costole. Ha ripreso conoscenza la sera del giorno dopo..i problemi sono cominciati il 30 quando suo padre si è accorto che qualcosa non andava dal momento che aveva attacchi di sonno improvvisi. Informato il medico dopo 2 giorni hanno deciso di fare la tac dalla quale è risultato che ha un lieve trauma cranico. Continua ad essere monitorato costantemente con 2 tac al giorno ma ora mi chiedo..è normale con un lieve trauma cranico che dalle ore 15 del 30 luglio non abbia ancora ripreso conoscenza e continui a dormire?Dalle ultime tac il trauma è passato ma stanotte per pochi secondi l'attività cerebrale si è fermata con conseguente diminuzione del battito cardiaco, si è ripreso da solo ma questa situazione comincia a preoccuparmi..in attesa di risposte vi porgo cordiali saluti.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
cerco di comprendere il suo stato d'animo ma il racconto un po' confuso manca di qualche cosa. Possibile, come sembrebbe nel caso di specie, che dopo un politrauma da investimento con perdita di coscienza non venga immediatamente sottoposto il paziente in sede di pronto soccorso ad una TC cranio? Mi dice che ha avuto problemi respiratori i quali hanno richiesto la intubazione e suppongo collegamento ad un supporto di ventilazione meccanica. Una prima ripresa dello stato di coscienza poi nelle 48 ore successive nuovamente un deterioramento della medesima. Alla tardiva TC cranio "solo" un lieve trauma cranico (che non è una descrizione dell'esame eseguito bensì una diagnosi clinica) poi purtroppo non supportata dall'andamento clinico successivo ovvero senza coscienza dal 30 luglio, se ho ben capito. Non credo sia monitorizzato con 2 TC cranio al giorno: ha idea quante radiazioni ionizzanti (raggi X) comporterebbero? Ci deve essere un misunderstanding su questo. Non capisco bene perchè non sia stata fino ad ora performata una RM encefalo ed un EEG a letto (o almeno credo giacchè non me ne parla). Non so chi le possa aver detto che questa notte l'attività cerebrale si sia fermata: su quale base è possibile affermare ciò (è forse in corso una monnitorizzazione EEG continua?). Per chiarezza chieda al parente più prossimo del paziente di farsi rilasciare un documento scritto (bolletino medico di status clinico) circa le attuali condizioni cliniche e le risultanze degli ultimi esami neurologici.
Sopratutto chiedete di parlare con i medici che hanno in cura il paziente e fatevi spiegare come stanno realmente le cose.
Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Da quello che so il trauma è sparito..non è in coma ma continua comunque a dormire. L'attività cerebrale è stabile e i suoi parametri vitali sono nella norma. Questo almeno è da considerarsi come un buon segno no?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Non è corretto affermare: "...il trauma è sparito...". Il trauma è il momento dell'impatto, quelle che osserva ora sono le conseguenze del pregresso trauma. Se le hanno detto che non è in coma ma continua ad essere senza coscienza (o come lei dice a dormire) verosimilmente è sedato farmacologicamente a scopo di neuroprotezione per ridurre il fabbisogno metabolico cerebrale.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ultimi aggiornamenti..ieri gli ho parlato..per l'ennesima volta e ho notato che gli è uscita una lacrima. E' un buon segno?Potrebbe significare che sta lentamente riprendendo conoscenza?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Può essere un buon segno: potrebbe voler dire che esiste un contatto consapevole emotivo/affettivo con la voce delle persone care.
Sepre carenti le informazioni generali: quale è lo stato di coscienza a detta dei medici (ritengo rianimatori) che lo hanno in cura?
-sedato farmacologicamente, tracheostomizzato e connesso a supporto ventilatorio meccanico;
-ovvero soporoso o coma indipendentemente da farmaci sedativi sempre con i supporti suddetti.
Ed in particolare cosa dicono i colleghi?

Con cordialità.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Il problema è che finora sono sempre stati abbastanza vaghi (probabilmente non sanno neanche loro come affrontare una cosa del genere e sinceramente non mi stupisce). Le uniche cose che so per certo è che è seguito solamente da un neurologo e secondo lui questa condizione di perdita di conoscenza non si può definire coma in quanto ha diverse reazioni (non so come sia possibile una cosa del genere); non è in coma farmacologico e non vi è il supporto da parte della rianimazione in quanto i suoi parametri vitali non hanno subito alcun cambiamento e rimangono tuttora stabili. Vorrei poter dare maggiori informazioni ma purtroppo questo è tutto quello che so
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le
sono perplesso e stupito della affermazione: "...sono sempre stati abbastanza vaghi (probabilmente non sanno neanche loro come affrontare una cosa del genere e sinceramente non mi stupisce)...".
Vedo come non nutra grande stima nei confronti dei colleghi suddetti.
Buona cosa se non è connesso a nessun macchinario per il supporto ventilatorio: è pertanto il respiro spontaneo; lascia ben sperare.
Circa il fatto che venga seguito da "un solo neurologo" non mi sembra questione di rilievo; naturalmente il dato importante è come.
Per aver maggiori informazioni potrebbe far chiedere ad un familiare di primo grado un "bollettino medico di stato" ovvero una breve relazione sulle attuali condizioni cliniche.
Eventualmente può anche chiedere un "secondo parere clinico neurologico diretto" da parte di professioni sta esterno alla struttura sanitaria.
Nuovamente.