Fascicolazioni e dolori osteomuscolari

Salve, un anno fa ho cominciato a percepire un fastidio (una sorta di indolenzimento) sotto lo sterno, a sinistra, che si presentava solo sporadicamente e da seduto. 6 mesi dopo sono comparsi all'improvviso, un pomeriggio dopo pranzo, una sensazione di malessere accompagnata da fascicolazioni alla spalla sinistra, fitte al centro dello sterno, gonfiore addominale e diarrea. Il medico mi parla di esofagite da reflusso e mi prescrive una dieta e dei farmaci per curarmi. Il risultato è altalenante: a volte sto bene, anche per periodi di 10-15 giorni, altre volte i dolori si ripresentano: le feci appaiono per lo più chiare, non del tutto formate e il fastidio sotto lo sterno a sinistra a volte si ripresenta, ma da seduto. Il fastidio a volte sembra irradiarsi anche a destra, poi insorge bruciore retrosternale che a volte si irradia alla schiena, vicino la spina dorsale e alla scapola sinistra. Ho eseguito ecg, radiografia del torace, analisi del sangue (3 volte), delle urine (2 volte), delle feci (3 volte), gastroscopia, ecografia delle vie biliari, ricerca Helicobacter. Tutto nella norma, tutto negativo. Una piccola anomalia: la presenza di pseudomonas aeruginosa nelle feci che non ha allarmato nessuno, né il mio medico curante, né il mio omeopata, né i due gastroenterologi che mi hanno visitato. Dolori e fastidi sopraindicati non sembrano passare coi farmaci che mi vengono prescritti e sembrano legati allo stile di vita: nel week end, quando sono a riposo e ho distrazioni sto abbastanza bene; infrasettimana invece, la sveglia presto e un lavoro un po' stressante risvegliano ogni male. I sintomi che non passano hanno alimentato sempre più le mie paura: ho pressione alta, sbalzi d'umore, cardiopalmo, momenti di confusione, difficoltà a concentrarmi, per circa quindici giorni le fascicolazioni erano incessanti, e di recente sono comparsi dolori osteomuscolari a carico degli arti inferiori e delle articolazioni. Cosa ne pensate? Grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Gent.le utente,
perdoni ma a me pare come una risposta, a fronte di accertamenti tutti normali, la abbia già trovata da solo.
Una eventuale valutazione clinica neurologica, tuttavia, ritengo sia utile. Da questa potrebbe scaturire una ulteriore rassicurazione qualora risultasse anch'essa normale e ottenere una prescrizione terapeutica che verosimilmente migliorerebbe di gran lunga la sua attuale qualità di vita.

Cordialmente,
Dr. Otello Poli
www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie dottore, la ringrazio infinitamente per la risposta chiara e veloce. Farò presente quanto lei mi ha suggerito, al mio medico curante. Grazie ancora
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buonasera dottore,
sono stato da un primario neurologo e psichiatra di Roma al quale ho raccontato tutta la mia storia. Dopo un'accurata visita dalla quale non ha evinto alcunché mi ha consigliato un RM cervicale per escludere ernie che - egli ha detto - potrebbero essere la causa dei miei sintomi. E una cura: 30 iniezioni di Samyr 400 e Valpinax per il colon.

I sintomi nel frattempo continuano a variare: non ho più quel fastidio costante sotto lo sterno sinistro che mi ha accompagnato per 8 mesi, e anche le fascicolazioni e le parestesie da quando prendo il Polase sono nettamente diminuite tanto che alcuni giorni sono del tutto assenti. Sono rimaste però, ed anzi alcuni giorni sembrano più forti del solito, le fitte sparse a braccia e gambe, soprattutto a carico delle articolazioni, fitte che non riesco a capire se interessano le ossa, i muscoli, i tendini o i nervi.... Come capirlo?

Da un mese e mezzo gioco a calcetto una volta a settimana e, da quando ho iniziato, nei giorni successivi avverto le caviglie indolenzite e doloranti. L'altra sera la caviglia destra mi sembrava anche un pochino gonfia e vicino al malleolo erano presenti dei piccoli lividi rossi come capillari rotti... Possibile?

Leggendo su internet ho scoperto che esistono centinaia di persone che convivono per anni e anni con sintomi simili ai miei senza arrivare ad una soluzione. E' terribile... Non esiste la possibilità di essere ricoverati per sottoporsi ad un ciclo completo di esami ed analisi? Io è da un anno che convivo con i più svariati sintomi, più o meno fastidiosi, e l'idea di portarmeli dietro tutta la vita mi fa impazzire. Chi ha più voglia di vivere e lavorare in questo modo? I medici mi parlano di stress e tensione muscolare, ma non si dovrebbero escludere mononucleosi, fuoco di sant'Antonio, squilibrio elettrolitico, ipersensibilità, tiroide, malattie veneree, pressione e chissà cos'altro, prima di arrivare a dire: è solo stress? O forse dalle varie analisi fatte sarebbe dovuto emergere qualcosa?

Grazie infinite.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Non so a qual fine mi ringrazi.
Io non ho fatto nulla.
Ha fatto tutto il "primario neurologo e psichiatra di Roma, città dove io esercito, che pur non trovandole nulla alla visita ha ritenuto di prescriverle una RM e un trattamento a base di una sostanza "coadiuvante/integratore" circa il quale non è ben chiara quale dovrebbe essere la funzione".
Fortunatamente il primario ha due specializzazioni complementari tra loro così che può essere sereno di essersi affidato nelle migliori mani possibili.
Buona serata.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Mi scusi dottore, ma la sua risposta è sarcastica e insinuante o la malinterpreto io leggendola?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Gent.le utente,
Forse appena un poco sarcastica si, insinuante assolutamente no. Cosa che non mi permetterei mai nei confronti di un paziente nè di un collega.
Tranquillo. Spero riesca a risolvere al meglio i suoi poblemi.
Con la consesueta cordialità.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Potrei sapere a cosa è dovuto il sarcasmo? Forse non mi sono spiegato bene...

Io è da 11 mesi che ho i più svariati e assurdi sintomi, dal dolore retrosternale al colon irritabile, dalla pressione alta alle fascicolazioni, dalle parestesie ai dolori muscoloscheletrici a carico di gambe e braccia. I fastidi vanno e vengono: a volte persistono per settimane, poi svaniscono qualche giorno per poi ripresentarsi. Non ho deficit di forza, né problemi motori o di equilibrio. Solo sintomi aspecifici difficili da collegare a qualcosa di preciso. Sono stato dai più svariati specialisti e ognuno di loro mi ha prescritto un trattamento che non mi è giovato granché.

Negli ultimi mesi sono stato da un gastroenterologo (tutto è cominciato con esofagite, diarrea continua e fitta sotto lo sterno a sinistra) che mi ha confermato il colon irritabile e mi ha prescritto valpinax e samyr 400 per lo stato ansioso. Non ho preso né l'uno né l'altro perché volevo vedere se riuscivo a guarire da solo, senza farmaci.

Siccome i sintomi non regredivano ed anzi nel frattempo ne comparivano di nuovi (formicolii, punture di spillo, fascicolazioni, fitte alle articolazioni, ecc) sono andato da un neurologo il quale non ha evidenziato nulla dalla visita se non una ipotetica "tensione muscolare che altera la percezione di tutto ciò cui solitamente non facciamo caso" e un po' d'ansia. Siccome gli ho raccontato che questo lungo calvario ha avuto inizio dopo aver seviziato brutalmente la mia schiena egli ha detto: "possibile che fra tutti questi esami nessuno le abbia prescritto una RM alla cervicale? Un'ernia potrebbe essere causa di questi fastidi..." Sbagliato come ragionamento? Poi stava per prescrivermi qualche farmaco quando gli ho detto che il gastroenterologo - per il colon irritabile - mi aveva prescritto valpinax e samyr400 e che io però non avevo preso. Mi ha detto che se non avevo problemi a sottopormi a tale trattamento allora lui era d'accordo e non mi avrebbe prescritto altro, in quanto sia l'uno che l'altro, in qualche modo, sono antidepressivi... Le è tutto più chiaro adesso?

Potrei avere un suo parere professionale ora? Grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Il mio parere professionale è che alla luce dei suoi disturbi, per la verità ben descritti anche al primo contatto, una RM del rachide cervicale appare assolutamente giustificata quale possibile spiegazione di disturbi così polimorfi.
Quel poco di sarcasmo che la ha infastidita, ed in verita me ne disciace, era riferito alla affermazione "...sono stato da un primario neurologo e psichiatra di Roma..." che debbo dire sembrava un poco sminuire la attività di chi alle ore 01.00 di notte le scrive. Tutto qua. Non c'è altro.
Fin dal primo contatto le avevo consigliato una valutazione clinica neurologica di persona: poichè una cosa è una visita medica "vera" ed un'altra cosa è "un parere a distanza".
Spero "misunderstending" chiarito.
Come vede nel credo di un estrema chiarezza tra paziente e medico non le ho celato nulla: neanche il mio stato d'animo del momento.
Una discopatia erniaria cervicale, una sofferenza del midollo cervicale sono una ipotesi possibile: auguriamoci che non vi sia nulla.
In fondo il collega ha effettuato "...un'accurata visita dalla quale non ha evinto alcunché..." e ciò lascia ben sperare.

Le auguro buona notte.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Ancora due parole.
Esistono, ovviamente, altre possibilità diagnostiche.
Una praticabile potrebbe essere quella di una doppia diagnosi:
-una fibromialgia (dolori osteomuscolari, sopratutto se evocabili alla presso-palpazione loco-regionale, in corrispondenza dei così detti tender e trigger points) che sovente (come da letteratura internazionale sull'argomento) si associa a disturbi intestinali tipo colon irritabile;
-ed una sofferenza radicolare cervicale da discopatia magari solamente con artrosi e protrusione discale (che renderebbe conto delle fascicolazioni);
ma queste possono avere altre cause: il più delle volte idiopatiche per uno stato di aumentata irritabilità neuromuscolare a costituire la ampia percentuale di pazienti con fascicolazioni affetti dalla così detta "sindrome da fascicolazioni benigna".
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buonasera dottore, la ringrazio per la sua cortese risposta e ci tengo a precisare che era lungi da me sminuire l'attività di qualcuno, ci mancherebbe, e me ne scuso se così le è parso.

Tornando al mio problema, vorrei arrivare al più presto ad una diagnosi precisa perché davvero è straziante vivere in questo buio di dolori e incertezze...

Nel corso di questi 11 mesi ho parlato con 3 dermatologi, 3 gastroenterologi, 6 medici di base, 2 radiologi, 4 neurologi, 2 cardiologi, 1 fisiatra, 1 angiologo, 2 osteopati, 1 chiropratico... Nessuno che abbia saputo dirmi qualcosa di concreto... Niente di niente. Tutti parlano di ansia, di stress, di tensione, ecc... Ma come è possibile?

La cosa demoralizzante è che su internet ho letto di decine e decine di persone che vivono in questo modo tutta la vita: i più svariati e indefiniti sintomi e nessuna diagnosi... Lo sapeva?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buonasera dottore, RM negativa. Solo una piccola protrusione.

E' possibile che esista una connessione fra i miei problemi gastrointestinali (feci poco formate o diarrea, dolori addominali, gonfiore) e i doloretti agli arti, specie quelli inferiori? Sono come delle fitte/bruciori che si acuiscono qualche secondo e poi scompaiono. Sono presenti dal mattino appena sveglio a quando mi corico per andare a dormire. Durano qualche secondo e poi per diversi minuti a volte anche ore, non avverto più nulla. Non sono invalidanti in alcun modo, solo un po' fastidiose e a volte un po' dolorose.

Ho letto da qualche parte che problemi gastrointestinali potrebbero impedire al mio corpo di assorbire alcune sostanze (magari il magnesio o il potassio e quindi generare doloretti muscolari). Lei che dice?

Oppure potrebbe trattarsi di un alimento al quale sono intollerante, che continuo a mangiare e che, a lungo andare, mi ha portato una tale sintomatologia? Ho letto da qualche parte che mangiare continuamente alimenti ai quali si è intollerante induce l'organismo alla produzione di tossine che possono produrre degli effetti indesiderati, tra i quali ad esempio crampi, dolori, fascicolazioni. Lei cosa pensa?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Spesso le problematiche gastrointestinali ( ad es: colon irritabile) si associano alle così dette sindromi fibromialgiche delle quali le avevo parlato in uno dei contatti precedenti. La fibromialgia può certamente manifestarsi con dolori crampiformi e fascicolazioni. L'approccio a questa sindrome per essere efficace solitamente deve seguire due binari: farmaci dedicati e procedure antalgiche locoregionali.
Almeno io i miei pazienti li tratto in questa maniera come da "linee guida" con risultati il più delle volte soddisfacenti.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie infinite dottore. Un'ultima domanda: lei non crede che lo pseudomonas aeruginosa presente nelle mie feci (ergo nel mio intestino) possa essere in qualche modo responsabile di una così aspecifica sintomatologia? Forse potrebbe essere il caso, prima di "rassegnarmi" di consultare un infettivologo?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
E' una via da seguire ed uno scrupolo da togliersi. Potrebbe essere per quel che concerne i suoi disturbi del tratto digestivo.
Come le dicevo, in ogni caso, la fibromialgia (e sindromi satelliti) si tratta con successo.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno dottore e grazie mille per la risposta. Sarebbe possibile venire in studio da lei per una eventuale visita? Grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Questo a richiesta dell'utente è consentito dalle linee guida del Blog Medicitalia. Nel caso creda nella pagina a me dedicata potrà trovare le indicazioni circa come contattarmi: sito web, telcel, email, ecc.
La ringrazio per la manifestazione di fiducia.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buonasera dottore,
in seguito alla mancata remissione dei sintomi sino ad oggi descritti (astenia, colon irritabile, fascicolazioni sparse, parestesie, doloretti sparsi - e talvolta tremori - agli arti, senso di stordimento e offuscamento della vista) e dopo aver consultato forum frequentati da altri "disperati senza diagnosi" come me, sono andato dal mio medico curante e gli ho chiesto se poteva prescrivermi una serie di esami specifici del sangue (quelli cui altri pazienti nelle mie condizioni si erano sottoposti).

Abbiamo verificato:
Elettroliti (sodio, potassio, cloro, calcio, fosforo, magnesio)
Metabolismo del ferro (ferritina, sidermia, acido folico)
Anti Borrelia Burgdorferi (igG, IgM)
Dosaggi ormonali (prolattina)
Metabolismo calcio-fosforo (pth molecola intatta)
Funzionalità surrenalica (cortisolo, ACTH)

Tutto negativo tranne:
Anti Borrelia Burgdorferi con metodo IFA
IgG = 1:160 (1:80=negativo)*
IgM = <1:40 (1:40=negativo)

Ora, io non ricordo di essere stato in luoghi dove avrei potuto essere morso da una zecca, ma ricordo che poco prima della comparsa dei sintomi fui morso da un roditore selvatico (uno scoiattolo). Potrebbero esserci correlazioni? Leggendo su internet, mi pare che tutta la sintomatologia descritta combaci con il 95% dei sintomi che da 7 mesi mi accompagnano. Come mi consiglia di procedere? Il mio medico di base non sa da che parte farsi e mi ha rimandato ad una visita infettivologica. Io ho individuato il centro AUSL della mia zona che si occupa della malattia di Lyme, ma fino al 7 Gennaio il personale è in ferie. Cosa mi consiglia di fare? Grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Gent.le utente
sinceramente non penso che lei abbia una m. di Lyme ovvero una borreliosi veicolata da zecche. Ma tant'è. Il 7/1/14 è prossimo e se non erro lei ha postato il primo contatto ad agosto/2013. Pertanto non sembrerebbe esserci fretta. Si sottoponga alla visita presso il collega infettivologo ed una volta esclusa la causa suddetta faccia una valutazione clinica neurologica.
[#19]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buonasera dottore e grazie per la cortese risposta. Anche il sostituto del medico del centro AUSL che si occupa di malattia di Lyme, in base ai sintomi descritti, mi ha detto che secondo lui non si tratta assolutamente di borreliosi. Eppure leggendo su internet ho trovato descritti un elenco di sintomi neurologici che sembrano coincidere coi miei... Secondo lei quindi ancora non sono arrivato al bandolo della matassa? Mi domando cos'altro considerare allora! Il mio medico di base non sembra prendermi troppo seriamente eppure io non sto bene e vorrei arrivare alla fine di questa storia, se non altro per intraprendere la terapia più appropriata... :( Credo che al mio rientro a Roma fisserò un appuntamento presso di lei dottore

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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