Termine trattamento ansia

Gentili medici,
dopo circa un anno e sei mesi di trattamento per un disturbo d'ansia, ho iniziato sotto il controllo dello specialista, la terapia di riduzione dell'unico farmaco che ancora assumevo, in dose ridotta, 5 gocce, scalando progressivamente e con tempi dilatati per evitare disturbi. Fino a due gocce tutto è andato bene, niente di significativo; quando si è scalato ad una sola, prima dell'azzeramento, ho cominciato ad avvertire dei problemi, come sonno disturbato, una sensazione di stanchezza e di lieve oppressione al petto, simile alla sensazione che avvertivo prima della terapia, anche se molto più lieve e compatibile. Il medico che mi ha in cura ha deciso di mantenere per qualche tempo ancora le due gocce, per riprendere la riduzione tra qualche tempo.
Cari dottori, non sono preoccupato, perché comunque ritengo di essere in buone mani, tuttavia mi è sorto un dubbio: i lievi malesseri, accusati ad un certo punto della riduzione, potrebbero essere dovuti alla dose molto bassa che determina degli effetti collaterali, più che alla riduzione medesima? Forse la mia è un'illazione priva di fondamento, da profano in materia, comunque vi ringrazio della risposta e della pazienza.
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

dovrebbe specificare di quale farmaco si tratta e quale dosaggio assumeva prima di iniziare la riduzione, grazie.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Scusatemi per l'involontaria svista, per cui, correggendo il messaggio, ho eliminato l'indicazione del farmaco; si tratta del citalopram gocce. Non prendo nient'altro. Il dosaggio iniziale era dieci gocce, che è stato scalato in maniera progressiva, questo mi pare di non averlo precisato. Spero di non aver dimenticato altre indicazioni necessarie.

Vi ringrazio per l'attenzione che ci dedicate.

Cordiali saluti
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

le ipotesi potrebbero essere essenzialmente due, o la riduzione del farmaco, in tal caso la sintomatologia dovrebbe regredire in poche settimane, o il riemergere del disturbo d'ansia in seguito alla riduzione del farmaco stesso, quest'ultima evenienza è generalmente la più frequente.
Ne parli con lo specialista che La segue.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Prima di tutto la ringrazio per la cortesia.

Sì, ho contattato lo specialista che mi segue, il quale mi ha sempre raccomandato di riferire ogni problema durante la fase di riduzione, mi ha consigliato di mantenere al momento la soglia precedente all'emergere dei problemi, visto che non accusavo nessun problema e poi valuteremo la situazione. Però, ora che mi fa riflettere, qualche lieve fastidio l'ho accusato in un altro punto della scala di riduzione, che è poi scomparso nelle settimane successive.
Comunque i problemi di cui le ho scritto e che ho descritto al medico che mi segue, sono molto più blandi di quelli che accusavo prima della terapia: prima il sonno non mi ristorava per niente, lo stato di agitazione poteva essere molto pesante, come pure la sensazione di oppressione e altri sintomi che tralascio, ora sono sensazioni più lievi e in certi momenti della giornata scompaiono del tutto. Certo, il medico mi ha detto di procedere cautamente, proprio per evitare problemi di ricaduta; confesso che spesso vorrei terminare presto l'assunzione del farmaco, perché un po' mi preoccupa dover continuare a prenderlo, nonostante sia soddisfatto perché la terapia ha funzionato bene. Ammetto che lo specialista mi ha rassicurato su questo mio desiderio/dubbio.
L'unica domanda che voglio porle e se riuscirò a liberarmi definitivamente del disturbo e pure di quest'ultimo farmaco, magari con un po' di pazienza come suggerisce il medico che mi segue. Mi preoccupa anche l'assunzione prolungata del farmaco, nonostante da analisi periodiche risulti tutto in ordine.
Mi scusi per la prolissità, la saluto cordialmente.
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

<<riuscirò a liberarmi definitivamente del disturbo e pure di quest'ultimo farmaco?>> non è facile rispondere a questa domanda in quanto i risultati variano da soggetto a soggetto, c'è chi risolve definitivamente il problema e lascia la terapia, c'è chi deve mantenere a lungo una dose di mantenimento.
Come vede, non si può dare una risposta univoca ma il Suo caso non sembrerebbe essere di notevole entità.

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