Cisti aracnoidee s1

Sono una donna di quasi 54 anni., normopeso, con tre figli ormai grandi, con attività professionale al computer ma sportiva (da anni pratico un'ora di nuoto quotidiana).
Avevo eseguito una RM quasi tre anni fa per dolori di schiena e mi era stata diagnosticata un'ernia a L5-S1. Da alcuni mesi ho una lombosciatalgia acuta a destra che mi colpisce soprattutto di notte: non riesco a girarmi nel letto e al mattino, quando mi alzo, fatico a camminare. Durante la giornata il dolore diminuisce, soprattutto se mi muovo.
La RM eseguita a luglio ha dato questo risultato:
Normale l'allineamento dei metameri in esame.
Iniziali alterazioni artrosiche diffuse alle marginali somatiche ed alle faccette articolari.
Il canale rachideo ha ampiezza nei limiti di normalità.
Gli ultimi 4 dischi sono disidratati e l'ultimo disco è ridotto di spessore.
A L1-L2 non compressione delle strutture nervose.
A L2-L3 ed L3-L4 rettilineizzazione dei profili posteriori dei dischi intersomatici senza evidenti compressioni radicolari.
A L4-L5 protrusione dell'anulus posteriore ed intraforaminale con lieve impronta sul sacco durale e riduzione del grasso epidurale attorno alle radici di L4 in particolare a destra dove la radice è raggiunta.
A L5-S1 degenerazione dei piatti somatici. Piccola ernia discale mediana che impronta lievemente il sacco durale al centro. Il sacco durale è lievemente deformato per asimmetria di origine dalle radici di S1 che appaiono ingrossate per la presenza di cisti aracnoidee.
Cono e cauda normali. L'ernia a L5-S1 è ridotta di volume rispetto al controllo del 3/2/2011.

Ho ricevuto consigli opposti: il mio medico di base dice che basterebbe una terapia fisiatrica (già ne ho fatta una nel 2011); il suo sostituto mi ha detto che devo andare dal neurochirurgo. Le cisti aracnoidee in quel punto sono pericolose? A quale specialista rivolgermi? La piscina può nuocermi?
Grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Gent.le utente,
Le cisti aracnoidee non sono pericolose. in rapporto a dimensione e localizzazione possono provocare dolore. Sarebbe utile far esaminare le immagini ad un neurologo esperto in terapia del dolore. Circa il trattamento, come le ripeto io non vedo le immagini ma raramente le formazioni suddette sono di competenza neurochirurgica. La terapia fisica: ce ne sono di varie tipologie->la più efficacie è la "riabilitazione posturale individuale con metodo di Mezieres". Esistono poi trattamenti farmacologici "specifici e dedicati al dolore neuropatico" e metodiche di approccio mini-invasive.

Cordialmente,
http://trepinilab.it/servizi/specialistica/neurologia/
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com