Laringospasmo bambino 4 anni

Mio figlio da quando aveva 2 anni viene curato come epilettico e prende il tegretol.
da due anni non ha più crisi,da precisare che gli EEG sono stati sempre normali e non ha avuto crisi da parto e la risonanza magnetica e ok .Ma dopo circa due anni sono ritornate quelle che il suo medico curante(specialista neurologo pediatrico) suppone che siano ancora crisi epilettiche, ma secondo noi non è pienamente convinta. Sotto suo consiglio gli abbiamo aumentato il tegretol, ma queste (presunte) crisi non sono scomparse.Ci siamo rivolti allora alla neurologa della nostra città che due anni fa ci indirizzo dalla neurologa che mio figlio ha attualmente in cura.
Lei e convinta che non sono delle crisi epilettiche, e visto che mio figlio aveva delle adenoidi di 4°grado lo abbiamo operato 3 giorni fa per scongiurare delle apnee che potevano essere scambiate per crisi epilettiche.Ma niente di fatto, questa presunta crisi è ritornata.
Ora le descrivo la crisi :
le ultime volte abbiamo notato che il bambino circa 10-15 minuti prima viene a chiedere le coccole per più volte, ad un certo punto si blocca spaventato con la bocca chiusa e con l'indice indica la gola, gli manca l'aria per qualche secondo e appena dopo, per 4- 5 secondi, ha difficoltà a parlare. Passa tutto come se niente fosse successo.
Possono essere dei laringospasmi? dovuti a cosa?possono essere delle crisi epilettiche?
tenga presente che nessun neurologo ha mai visto queste crisi e siamo noi che ad ogni visita le descriviamo.
Durante le crisi è presente sempre almeno uno di noi famigliari :io, mia moglie o mia figlia di 14 anni
ci consigli come comportarci
p.s. dimenticavo,gli abbiamo fatto fare anche una visita cardiologica con ecocardiogramma che non ha evidenziato nulla
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buongiorno,
Se gli episodi sono sempre identici è probabile che si tratti davvero di epilessia. Bisognerebbe cercare di capire meglio come sono fatti questi episodi, se sono in concomitanza di qualche fattore scatenante (fattori ambientali, cibi o altro), ecc. Vi consiglierei di fare un diario degli episodi, cercando anche di filmarli ogni volta che vi è possibile (anche solo con la videocamera dello smartphone) in maniera da poterli far vedere al neurologo.
In caso di dubbio si potrebbe pensare di fare una registrazione EEG dinamica, con l'elettroencefalogramma montato per 1-2 giorni, sperando di registrare questi episodi. Certo, questo tipo di esami in un bambino piccolo sono sempre problematici...
Posso chiedere che tipo di epilessia è stata diagnosticata al bambino?

Dr. Stefano Vollaro

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dopo
Utente
Utente
l'epilessia diagnosticata al bambino e di tipo criptogenetica focale senza menzione di alterazione della coscienza, senza menzione di epilessia non trattabile
filmarli e quasi impossibile poichè durano dai 5 ai 10 secondi al massimo
il bambino è vigile e cosciente e molto impaurito.
Quindi secondo lei non possono essere dei laringospasmi?
due anni fa prima del tegretol ha preso prima il rivotril gocce con effetto paradosso poi il depakin che comunque non ha funzionato.
perchè anche il tegretol che per due anni ha annullato tutte le crisi ora non funziona più anche aumentando la dose a 225 x 2 .
attualmente sta prendendo 150 x 2 e dalle analisi della scorsa settimana il dosaggio e di 6,2
abbiamo ridotto il dosaggio gradualmente a 150x 2 sotto consiglio della neurologa che ci sta seguendo da tre mesi, poichè il bambino era molto addormentato,ma non abbiamo notato grosse differenze sulla frequenza delle crisi
la neurologa che lo aveva in cura in precedenza aveva pensato di inserire il frisium nel caso in cui il tegretol non avesse continuato a funzionare
sinceramente non sappiamo più come comportarci, se trattarlo come epilessia o come laringospasmo
grazie per la sua risposta
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Credo che se si trattasse di un laringospasmo, ad esempio su base allergica, i sintomi sarebbero più importanti e di maggior durata. Provi comunque a filmare l'evento, cercando di avere sempre pronto a portata di mano il cellulare e cominciando a registrare non appena ha la sensazione che possa stare per arrivare la crisi (ho capito che ci sono sempre dei sintomi prodromici stereotipati).
Una registrazione EEG dinamica potrebbe aiutare a chiarire il quadro, eventualmente anche solo un EEG prolungato di controllo da confrontare con i precedenti.
Purtroppo non sempre l'evoluzione dell'epilessia è prevedibile: con l'età la risposta ai farmaci si può modificare e il quadro cambiare, in meglio o peggio, sia per frequenza che per semeiologia delle crisi. E' importante affidarsi al centro di epilessia infantile di riferimento e avere pazienza: ci sono molti farmaci, da soli o in combinazione, da poter provare, ma bisogna fare diverse prove di dosaggi e tollerabilità che possono richiedere diversi mesi.
Qualora si riuscisse a risalire ad una familiarità per malattie epilettiche potrebbe essere più semplice arrivare ad una diagnosi precisa.
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dopo
Utente
Utente
Come si fa a risalire ad una familiarità per malattie epilettiche?
esistono esami specifici?
scusi se siamo insistenti, ma vorremmo porle un'altra domanda:
è possibile che il bambino durante queste crisi corra verso uno di noi richiamando la nostra attenzione ?
Il bambino una sola volta, all'uscita dal campo scuola, ha raccontato che non si era sentito bene: gli mancava l'aria
è possibile ricordare una crisi epilettica senza che nessuno gli chieda niente?
scusi ancora l'insistenza ma come può ben comprendere siamo molto preoccupati e agitati

saluti e grazie
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Se c'è una familiarità l'avereste probabilmente saputo: bisogna indagare se ci sono parenti che hanno una diagnosi di epilessia oppure una storia di episodi "strani" e ricorrenti non meglio indagati. Sicuramente non è il caso, perché altrimenti lo sapreste già.
Diversi tipi di crisi epilettiche possono avere dei sintomi prodromici che possono essere riconosciuti e ricordati. In alcuni casi è addirittura possibile ricordare la crisi. Ma per la valutazione di queste caratteristiche la cosa migliore è affidarsi al neurologo del centro epilessie pediatriche. Se questi episodi sono realmente crisi epilettiche, queste non dovrebbero rappresentare comunque un pericolo, poiché sempre sono tutte di brevissima durata.