Botta in zona pelvica

buonasera, premetto che avevo gia scritto con un altor nick ma non trovo piu la pw e devo riscrivere: brevemente: a casua di una botta ricevuta nella zona pelvica sinistra trovo molto indebolita quella zona stessa, e tutta la parte sottostante alla stessa ( quindi gamba e piede sinistro) ho effettuato i seguenti esami: elettromiografia arti inferiori risultato negativo, e ecodoppler arti inferiori, anche esso risultato nella norma; quindi sembrerebbe che non ci sia nulla ma io la forza lo persa realmente, cosa tra l'altro constatata negli esercizi pre riscaldamento di calcio anche dal mio allenatore, non è una sensazione soggettiva.......chiedo a voi medici che altro devo fare, sarebbe per esempio utlile una risonanza magnetica magari alla schiena come suggeritomi dal medico di base? pero' la botta non lo presa li da inesperto mi riesce difficile pensare che una botta alla zona pelvica abbia ripercussioni anche sulla schiena...........in attesa dei vostri preziosi suggerimenti porgo cordiali saluti
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buongiorno,
Deve farsi visitare da uno specialista neurologo o ortopedico. L'elettromiografia deve essere mirata in base ai muscoli ipostenici e solitamente fornisce segni di danno solo a distanza di qualche settimana dal trauma.Se l'esame obiettivo accurato e l'esame elettromiografico mirato sono già risultati negativi, è probabile che si tratti di una sensazione soggettiva e/o di una lieve diminuzione di forza dovuta al ridotto utilizzo su base antalgica, per cui dovrebbe bastare un allenamento specifico per recuperare completamente la forza di quei gruppi muscolari.

Dr. Stefano Vollaro

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Utente
Utente
buongiorno dottor stefano; anzitutto grazie per la cortese dettagliata e tempestiva risposta; qualche domanda ancora: quando dice che l'elettromiografia fornisce segni di danno solo a distanza di qualche settimana, intende che che la bisogna fare dopo una certa data dal trauma per avere le indicazioni cercate, o il contrario cioè che va fatta entro una tale data? sulla forza, le posso dire che non credo sia una mia sensazione dato che , appunto anche l'allenatore se ne accorto.... è comunque molto probabile allora che per recuperare servano degli esercizi specifici ( dei quali mi ero gia in parte documentato tipo il famoso fare l'alfabeto con la gamba ecc) ma chiedo, io questa sensazione l'ho avuta quasi subito dopo la botta stessa, non avrebbe dovuto sopraggiungere dopo un po di tempo dalls stessa? spero di non aver fatto confusione con le mie molte domande, di nuovo cordiali saluti
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
I segni di eventuali danni assonali compaiono nei muscoli interessati solo dopo alcune settimane dal trauma. In alcuni casi è comunque possibile fare uno studio della conduzione nervosa, che potrebbe mostrare alterazioni immediatamente dopo la lesione. Il momento in cui eseguire l'esame e quali nervi e muscoli studiare dovrebbero essere indicati dallo specialista.
Se il trauma è molto recente l'elettromiografia potrebbe risultare negativa anche se c'è stato un danno nervoso. Tuttavia, le cause di debolezza dopo un trauma sono molte: un ematoma intramuscolare o una lesione delle fibre muscolari, lesioni legamentose, una lesione nervosa di vario tipo (lesione dell'assone; lesione della guaina mielinica; semplice "stupor" del nervo, che dovrebbe recuperare al 100% entro 1-2 settimane). Per questo sarebbe bene che il quadro venisse valutato da uno specialista, anche per decidere se sono necessari ulteriori accertamenti.
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Utente
Utente
grazie di nuovo dottore; la botta è stata presa diverso tempo fa ( si parla di piu di 6 mesi) quindi in base alle sue dettagliate spiegazioni, deduco che ( mi corregga se sbaglio) 1) se c'era un danno nervoso l'elettromiografia lo evidenziava, dato che il tempo è stato di piu settimane 2) non si tratta di "stupor" del nervo, dato che li avrei recuperato entro 1-2 settimane, cosa che ahimè non è avvenuta..... tenga presente che le visite mi sono state indicate da una fisiatra, mentre a quanto intendo lei propende per un indicazione anceh da un neruologo e da un ortopedico, va pero' detto che l'elettromiografia me l'ha eseguita un neurologo, che subito dopo l'esito negativo, ha consigliato l'ecodoppler che come ho detto anche è risultato negativo........ le chiedo inoltre, in base alle sue indicazioni, se la causa della debolezza è indicata in una delle cause da lei paventate, se 1) bisogna sempre fare esercizi di rafforzo, ( a parte nel caso di stupor che dovrebbe recuperare alla svelta da solo a quanto inteso) 2) l'elettromiografia avrebbe trovato le cause legate al nervo da lei dette ( lesione dell'assone, lesione della guaina mielinica, ) ( deduco che per l'ematoma intramuscolare e le lesione delle fibre muscolari ci voglia altro tipo di esame ma mi corregga se sbaglio) le allego i risultati della elettromiografia per sommi capi : tibiale ant.sx normale ileopsoas sx normale estensori brevi della d sx normale gemello mediale sx normale vasto mediale sx normale retto femorale sx normale la ringrazio di nuovo moltissimo
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Utente
Utente
3) ( mi scusi mi ero dimenticato ) tutte le cause da lei indicate, possono corrispondere a una debolezza per cosi tanto tempo ( ripeto piu di sei mesi) ? grazie di nuovo
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Se l'elettromiografia è stata fatta nei muscoli indeboliti, a distanza di 6 mesi un eventuale danno neurogeno assonale si sarebbe dovuto vedere. Per un danno riguardante esclusivamente la guaina mielinica si dovrebbe fare uno studio di conduzione nervosa, non sempre facile in tutti i nervi, che comunque mi sembra poco probabile nel caso in questione. Il fisiatra dovrebbe essere una figura in grado di analizzare adeguatamente il trauma e le sue possibili cause. In caso di dubbio, può sempre chiedere un ultimo parere (magari di un ortopedico) ed eventualmente approfondire con un esame di immagine, che però va indicato dallo specialista in base alle dinamiche del trauma e ai reperti dell'esame obiettivo.
Qualsiasi tipo di trauma che abbia comportato un'immobilità dei muscoli per un certo periodo potrebbe esitare in un'ipostenia relativa, soprattutto se si è allenati per l'attività agonistica o comunque ad alti livelli, per cui anche una minima riduzione di forza può risultare evidente per confronto con l'arto "sano". In questo caso, qualora siano stati esclusi danni delle fibre muscolari o di altro tipo, non rimane che puntare sugli esercizi di potenziamento.
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Utente
Utente
grazie dottore, cortesia e completezza delle informazioni davvero ottima; la saluto nuovamente