Compressione nervo del pube

Salve
sono un ragazzo di 31 anni. L'anno scorso sono stato operato di varicocele di II grado al testicolo sinistro. Prima della visita in cui mi hanno riscontrato il varicocele (ero andato dall'urologo per una circoncisione), non avevo mai avuto problemi di emorroidi, fastidi perianali, problemi alla minzione e all'erezione. Dopo l'operazione, invece, questi problemi li ho avuti tutti, e ancora adesso mi tormentano. Non sto qui a raccontarvi tutte le visite che ho fatto, le spermiocolture e l'ecografie. Vi dirò solo che dalla flussometria, l'ultimo urologo che mi ha visitato, ritenendo che il mio flusso fosse troppo debole alla mia età, mi ha prescritto un'urodinamica. Tuttavia, per diverse ragioni, comincio a sospettare di avere un'infiammazione del nervo del pube; mi sembra di aver capito che non è raro, infatti, che in seguito ad un intervento del mio tipo, alcuni nervi possano infiammarsi: del resto il mio testicolo, prima dell'operazione, era molto più alto; adesso cala decisamente verso il basso. Per cui mi domando se ciò possa avere influito sall'anatomia della mia regione pelvica, magari opprimendo qualche nervo. Fatto sta che vorrei un'informazione sola: so che non si fanno diagnosi on line in questo sito (ci mancherebbe), però alla domanda che sto per fare credo che qualcuno potrebbe rispondere: esiste qualche struttura pubblica, a Roma o dintorni, dove si occupano di pavimento pelvico e in special modo del nervo del pube? Cioè qualcuno che possa farmi una diagnosi accurata, in qualche centro che non si occupi solo di regione pelvica femminile? Ve lo chiedo con tutto il cuore, visto che le mie finanze non mi permettono di consultare uno specialista privato. Solo questo vi chiedo: esiste qualcuno, in qualsiasi ospedale, che sappia riconoscere una neuropatia del pube da una prostatite o un'altra cosa? Vi prego di non liquidarmi con un semplice "non sappiamo". Preferirei un secco "no". Davvero non posso ricorrere ad un privato, mi appello solo ai vostri cuori, perché davvero voglio venire a capo di un problema che giorno dopo giorno mi tormenta sempre di più.
Grazie
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buon pomeriggio,
Che intende per testicolo più basso? Dal lato dell'intervento lo scroto non le sembra più sostenuto dal cremastere? Ad esempio, al freddo le sembra che lo scroto non si retragga come avviene normalmente dal lato dell'intervento? Si associano sintomi sensitivi sulla cute scrotale?
Le possibili complicanze dipendono dalla metodica utilizzata per l'intervento, ma di solito sono praticamente inesistenti. Inoltre credo che sarebbero state facilmente individuate dagli urologi che ha consultato in seguito. La diagnosi di una lesione di uno dei nervi del plesso lombare è principalmente clinica, per cui servirebbe una visita.
Per capire come orientarci, le chiederei di indicare il tipo di procedura utilizzata ed eventuali altri sintomi comparsi dopo l'intervento. Potrebbe poi essere utile esporre la domanda nella sezione "urologia".

Dr. Stefano Vollaro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr. Vollaro,
innanzitutto la ringrazio per aver risposto al mio consulto. Riguardo la sua domanda, se dal lato dell'intervento al freddo lo scroto non si ritrae più come prima dell'intervento, le rispondo subito che invece sì, si ritrae: ne ho avuto conferma questa sera stessa, quando, tornando da mare, togliendomi il costume che era ancora leggermente bagnato, i due testicoli erano perfettamente allineati. Tuttavia, in situazioni normali, il testicolo operato cala vistosamente, forse anche a causa di un lieve idrocele che, a detta dell'ecografo e dell'urologo che mi hanno visitato a distanza di diversi mesi dall'intervento, non dovrebbe comunque generare fastidi ne' alla minzione, ne' all'erezione. Tra l'altro, pochi giorni fa mi è capitato di avere un'erezione perfetta, dormendo sul fianco sinistro, cioè dalla parte del testicolo a cui sono stato operato. Casualmente, il testicolo sinistro, così schiacciato com'era tra le cosce, si è un po' ritratto, tornando nella posizione in cui era prima dell'intervento, e da qui, credo, la muscolatura pelvica, i nervi o quel che sia, ha reagito correttamente agli stimoli nel sonno. Ma appena ho cambiato posizione, mettendomi supino, subito il pene è tornato flaccido. Come spiegherebbe lei questo? Senza pensare al senso di torpore che mi prende dal lato sinistro di tutta la zona pelvica, appena mi alzo dal letto, quel peso perineale a cui già ho menzionato e il fastidio che ho allo sfintere, come se spingessi sempre per defecare. Riguardo l'intervento a cui sono stato sottoposto, si tratta di legatura delle vene spermatiche con taglio inguinale. Non mi è stata diagnosticata alcuna prostatite in seguito all'intervento. Solo, da quanto è emerso dall'indagine ecografica, ho sempre le vie seminali infiammate. In ultimo le faccio notare una cosa: la linea dello scroto, in condizioni normali, non è più dritta, ma a causa del peso del testicolo di sinistra che cala vistosamente in basso, segue una traiettoria leggermente obliqua. Lei cosa mi consiglia di fare? A chi specialista dovrei rivolgermi? Un altro urologo? Un urologo che sia anche neurologo? O un neurologo e basta?
Di nuovo grazie per la cortese attenzione. Speranzoso attendo che mi risponda. Cordiali saluti
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Allora da quanto descritto sembrerebbe l'idrocele il problema. E' l'urologo che deve valutare se è il caso di rioperare oppure no, in base alla gravità "oggettiva" del problema ma anche dell'entità soggettiva dei disturbi.
Per quanto riguarda i fastidi in zona perineale è possibile che siano dovuti in parte al senso di tensione dovuto all'idrocele, mentre quelli a livello strettamente perirettale siano dovuti al prolasso dei plessi emorroidari. Non credo ci possa essere una connessione diretta con l'intervento per varicocele o con l'idrocele (dovrebbe trattarsi di un ostruzione della vena cava, molto più in alto della sede dell'intervento!).
Forse potrebbe rivalutare adesso l'idrocele con una nuova ecografia e visita urologica. Per le emorroidi invece è conveniente bere molto e adottare una dieta ricca di fibre (un paio di kiwi al giorno, la mattina cereali integrali con fibre) ed evitare di sforzarsi quando si va in bagno; se i problemi persistono in maniera fastidiosa ci vorrà una valutazione da parte del chirurgo proctologo (ci sono vari centri, anche a Roma).
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