Dimenticarsi quanto si è studiato negli anni

Salve a tutti i dottori,
sono qui perché vorrei capire qualcosa riguardo un mio problema riguardo lo studio e memoria.
Sono un ragazzo di 18 anni e noto che nel mio percorso di studi molte cose che ho affrontato durante la mia vita da studente le ho perse per strada, dimenticate, e non riesco a capire se ciò sia normale o meno.
Alle medie studiai grammatica, per fare un esempio, ma devo dire che ora dell'analisi logica e grammaticale ricordo ben poco, altra materia ad esempio storia so più o meno gli eventi ma le date e i dettagli pur avendoli studiati a suo tempo me li son dimenticati e così anche teoremi di matematica, autori di letteratura italiana ecc...
Insomma non riesco a capire quanto sia normale dimenticare le nozioni apprese, sembra che più immetta informazioni più ne perda e tutto questo mi genera una certa quota di paura e mi porta a chiedermi se sia normale perché vedo sempre gente con molta cultura.
Diciamo che ciò che studio magari mi rimane per mesi e poi man mano si affievolisce, come faccio a capire se è normale tutto ciò?

Grazie mille.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

diceva Gaetano Salvemini "La cultura è ciò che rimane quando hai dimenticato quello che hai appreso". Pertanto è normale dopo un periodo di tempo dimenticare date di nascita, di battaglie, ecc., cioè dati specifici che se non fanno parte dell'interesse specifico di una persona è normale che cadano in oblio. Il nozionismo non è sinonimo di cultura. Chi ha frequentato il liceo classico, per es., ha studiato latino e greco ma se poi abbraccia una professione o un mestiere diverso è normale che dimentichi le numerose regole grammaticali, nello stesso tempo però questo studio non è stato sterile ma ha plasmato, ha "nutrito" il nostro spirito e la nostra cultura.
Pertanto starei tranquillo, a meno che, e questo non è possibile stabilirlo a distanza, Lei non sia un caso particolarmente anomalo ma da ciò che scrive non mi pare <<Diciamo che ciò che studio magari mi rimane per mesi e poi man mano si affievolisce>>, dovrebbe essere nella norma.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Volevo chiederle una cosa su quanto affermava, nel caso esistano delle anomalie clinicamente come vengono, diciamo, stimate? Cioè come fa uno specialista a capire se si è di fronte ad una anomalia?

Grazie di nuovo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

ci sono dei test neuropsicologici che indagano vari domini cognitivi tra cui la memoria. Questi test sono effettuati da alcuni neurologi o dai neuropsicologi.
Preliminarmente però è sempre consigliabile una visita neurologica.

Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie dottore per le sue chiare risposte.

<<Preliminarmente però è sempre consigliabile una visita neurologica.>>
Volevo chiederle: una visita neurologica di questo tipo come si svolge? Es. si fanno degli esami (prima dei test) ecc. Di cosa si tratta?

Saluti.
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

una visita neurologica si svolge essenzialmente in due momenti, il primo è un colloquio tra il neurologo ed il paziente per capire la natura del problema, mentre il secondo è più tecnico e consiste in una serie di prove per valutare alcune funzioni del sistema nervoso come forza, tono e trofismo muscolare, riflessi, equilibrio, coordinazione, sensibilità e tanti altri elementi mirati al problema in atto.

Cordialità
[#6]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie mille dottore, è stato molto chiaro.

Come ha detto lei in prima risposta probabilmente rientro nella normalità, però dato che mi crea un po' di paure da sempre valuterò l'idea di vedere in prima persona un neurologo così da sottopormi nel caso a eventuali test.

Grazie e buona giornata ancora!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Di nulla, buona giornata anche a Lei!
[#8]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Buonasera, volevo aggiornarla per avere alcune delucidazioni.
Come le avevo scritto in precedenza stavo prendendo la decisione di valutare de visu con uno specialista la situazione.

Così venerdì scorso ho preso l'appuntamento per questa mattina con un neurologo: la visita è stata abbastanza rapida in verità, cioè si è composta del mio racconto (anamnesi) del problema come mi aveva riferito nel suo post precendente e poi dopo qualche domanda generale il suo collega mi ha diciamo "girato" a un suo neuropsicologo di fiducia dal quale ha richiesto una batteria di test generica e poi più specifici per il dominio congitivo memoria (lungo e breve termine). Questo me l'ha spiegato a voce perché sul foglio che mi ha rilasciato son nomi dei test che non comprendo. Poi ha riportato, sempre sul foglio: il paziente è parso vigile ha mantenuto dei tempi di risposta adeguati e l'eloquio fluido nonché spontaneo.
La prossima settimana avrò il primo consulto con il neuropsicologo e poi mi ha detto di tornare ad test eseguiti (circa 3-4 sedute mi ha detto).

Ora volevo chiederle: è giusto questo iter diagnostico, ovvero che ora mi ha mandato da un neuropsicologo per test nonostante la prima visita sia stata così rapida (non ci son stati test o esami ma solo il mio racconto a voce)? Era meglio una visita più approfondita?

Grazie dell'aiuto :)
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

direi che l'iter che ha seguito il collega sia corretto, infatti già il colloquio col paziente è spesso indicativo ed orienta la diagnosi che poi può essere opportunamente confermata o meno dalla visita e/o da esami diagnostici, nel Suo caso rappresentati dai test neuropsicologici, per cui ritengo che tutto si sia svolto in maniera razionale.

Cordiali saluti
[#10]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie dottore per i chiarimenti e tutte le utilissime spiegazioni che mi ha fornito.
Volevo porLe infine un'ultima domanda sull'argomento che mi è sorta mentre aspettando la Sua risposta, prima, ho curiosato su questo portale e ho visto che in effetti il mio dubbio è stato presentato anche da altri studenti e un po' mi ha rincuorato il non esser l'unico a pormi questi dubbi.

Venendo alla domanda: leggendo le risposte dei suoi colleghi nella sezione e anche altre Sue risposte a consulti simili al mio ho visto che la visita neurologica è stata consigliata per, appunto ,escludere eventuali cause ORGANICHE. Però mi chiedevo i test neuropsicologici forniscono questo tipo di risposta (su cause organiche) o sarebbero più utili esami di neuroimaging e di screening quali es. RM ecc?
In pratica vorrei capire se questi test neuropsicologici possono rispondere in maniera univoca e escludere cause organiche se risultassero negativi o le indagini strumentali sono più utili ancora e da svolgersi. Questo lo chiedo perché nel mio caso non son state prescritte.

Di nuovo graze mille e cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

i test neuropsicologici sono già sufficienti per studiare il problema, se negativi si possono escludere cause organiche, se positivi invece si procede ad un approfondimento diagnostico mediante esami strumentali che pertanto verranno richiesti solo in un secondo momento ed in rapporto all'esito dei test.

Cordialmente
[#12]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie, mi è stato di molto aiuto in tutte le risposte.

Colgo tra l'altro l'occasione oltre per ringraziarla anche per augurarle buona pasqua.
[#13]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Grazie e buona Pasqua anche a Lei!
[#14]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Mi sono accorto, ripensandoci, che ho una precisazione da chiederLe in merito alla penultima risposta, che in realtà è più una mia curiosità... ma, come mai anziché eseguire l'iter diagnostico: test neuropsicologici e poi solo in un secondo tempo esami strumentali se necessari non vengono invece fatti in prima battuta subito gli esami strumentali quali RM? In tal modo, eseguendoli prima, se non vi fossero cause organiche evidenziate non ci sarebbero preoccupazioni e bisgno di test neuropsicologici, mentre in caso contrario si noterebbe subito il problema, non sarebbe così più veloce -e forse anche più sicuro- il risultato anziché aspettare tutti questi giorni di test?
Lo chiedo da profano, probabilmente ho detto una stupidaggine, ma mi chiedevo il perché :)

In ogni caso dopo questa domanda attenderò gli esiti perché mi sono accorto che la mia curiosità in merito è molta e finirei per far molteplici domande ^^.

Rinnovo quindi gli auguri,
Buona giornata.
[#15]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Spesso si fanno prima i test neuropsicologici perché la RM, qualora negativa, non ci assicura che non ci siano alterazioni funzionali non rilevabili macroscopicamente.

Cordialità
[#16]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Buongiorno dottore, torno a scriverle per aggiornarla sul procedere dell'indagine: ho effettuato tutti i test neuropsicologici indicati dal neurlogo, eseguiti da un neuropsicologo (indicatomi dallo stesso neurologo) e settimana prossima ho l'ultima visita con il neurologo a cui porto l'esito.
Il neuropsicologo mi ha già detto che è tutto nella norma e nella relazione finale è anche risultato che in alcuni test di memoria a lungo termine son risultato essere nei percentili più alti (mi ha stupito la cosa).

Volevo ora porle l'ultima domanda e chiudere con questa il consulto dato che è stato così gentile da seguirmi fin dal mio primo dubbio e le sono immensamente grato.

Come mi ha detto nella sua ultima replica #15: <<Spesso si fanno prima i test neuropsicologici perché la RM, qualora negativa, non ci assicura che non ci siano alterazioni funzionali non rilevabili macroscopicamente. >>
Volevo sapere se era anche valido il contrario ovvero che se risultano negativi i test neuropsicologici ci può comunque essere un problema organico evidenziabile dalla RM ma non dai test.

Questo lo chiedo perché come mi ha accennato il neurologo nella priam visita, nel caso fossero negativi non mi prescriveva la RM.

Grazie dottore.
[#17]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

sì, concordo con quanto detto dal neurologo, in caso di test neuropsicologici nella norma non occorre effettuare la RM.

Quindi è stata confermata la mia prima impressione, come scritto nella replica #1.

Adesso può tranquillizzarsi.

Cordiali saluti
[#18]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Sì, è come aveva ipotizzato seppur a distanza! Ora sono sollevato :)

<<sì, concordo con quanto detto dal neurologo, in caso di test neuropsicologici nella norma non occorre effettuare la RM.>>
Ma come mai non è necessaria una indagine diretta? Alla fine i test sono una indagine indiretta in realtà.
Lo chiedo per curiosità e ignoranza mia.

Cordiali saluti anche a lei :)
[#19]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

prima viene la clinica, gli esami diagnostici si prescrivono successivamente in base ai riscontri della visita, per cui se la clinica è negativa, come nel Suo caso, non si procede oltre.

Buon fine settimana
[#20]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie dottore per aver risposto a tutti i miei dubbi e avermi supportato dal primo messaggio. Ha saputo indirizzarmi e fornirmi un quadro completo, ora son molto sollevato, veramente... e le sono molto riconoscente.

Credo il consulto sia ora del tutto chiuso, auguro anche a lei un felice fine settimana e continuerò a seguire questo ottimo portale che ho visto apporta anche utili notizie sotto forma di news.


Buon lavoro!
[#21]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Di nulla, grazie a Lei per avere scelto Medicitalia.
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