Emicrania oftalmica

Mia moglie, cinquanta anni, soffre da alcuni anni di emicrania oftalmica.
Gli episodi non sono molto frequenti, ma in tali circostanze ai disturbi visivi si associano talvolta disturbi di linguaggio.
Abbiamo consultato un medico specialista in neurologia che ci ha prescritto una serie di esami fra cui anche una risonanza dell'encefalo.
Riporto di seguito l'esito della RM:

"il complesso ventricolare è in asse, come di norma. Anche la rappresentazione degli altri spazi liquorali è nei limiti della norma. Si reperta una zona di jalinosi di minima entità (circa 5 mm di diametro) al centro semiovale di sinistra nei piani posteriori (esito della lesione vascolare di minima entità). Nella sequenza DWI e nella mappa ADC non si riscontrano segni di lesioni vascolari ischemiche di recente insorgenza. Sono come di norma il corpo calloso e le strutture del tronco encefalico. All'angolo ponto-cerebellare non lesioni occupanti spazio".

Vorrei sapere se è possibile avere una prima interpretazione del risultato della RM, soprattutto con riguardo al punto "zona di jalinosi di minima entità". Di che cosa si tratta e quali possono essere le cause e le conseguenze della sua presenza.

Grazie.
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Buon giorno,
"...zona di jalinosi di minima entità..." è una maniera inusuale di scrivere mentre solitamente si usa area di gliosi.
In teoria nessuna conseguenza.
Essa stessa è la conseguenza di "...esito della lesione vascolare di minima entità..." frequenti nei pazienti emicranici.
Per il resto in referto RM descrive un encefalo normale.

"...ai disturbi visivi si associano talvolta disturbi di linguaggio..." anche questi ultimi fanno parte dell'aura emicranica purchè non superino i 15-30 minuti di durata e siano seguito dalla crisi di emicrania.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr. Poli,
Grazie per averci risposto.
Ora siamo più sereni.
Cordiali saluti.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr Poli

faccio seguito alla mia precedente email e alla sua gentile risposta.
Abbiamo effettuato anche gli altri accertamenti che ci sono stati prescritti dal nostro neurologo.

Di seguito il relativo esito.

ECOCOLORDOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI
Destra
arteria carotide comune di calibro e decorso regolare, non ispessimenti intimali, bulbo e assi arteriosi di biforcazione (ACI, ACE) regolari con flusso ortodromico. Non stenosi emodinamiche significative. Pervia la vertebrale con flusso ortodromico.
Sinistra
arteria carotide comune di calibro e decorso regolare, non ispessimenti intimali, bulbo e assi arteriosi di biforcazione (ACI, ACE) regolari con flusso ortodromico. Non stenosi emodinamicamente significative. Pervia la vertebrale con flusso ortodromico.

ECOCOLORDOPPLER TRANSCRANICO
E' stato condotto uno studio ultrosonoro nei territori arteriosi intracranici (ACM sx), per la ricerca di fenomeni microembolici in paziente con sospetta pervietà del forame ovale (PFO)
Dopo infusione di 10cc di fisiologica "agitata" e.v. non si registra significativo passaggio di microbolle in condizioni base.
Dopo manovra di Valsalva, si documenta passaggio di microbolle (MES>20).
Conclusioni: positiva la ricerca di fenomeni microembolici. Possibile pervietà del forame ovale di entità modesta. Si consiglia proseguimento indagini mediante esame ecocardiografico transesofageo.

Il nostro neurologo ci visiterà a fine luglio con l'esito di tutti gli esami svolti.

Nell'attesa mi chiedevo se può aiutarci in una prima interpretazione dei risultati.
In particolare, vorrei capire la natura della relazione (se esiste) fra la "possibile pervietà del forame ovale" e la "cefalea oftalmica" di cui soffre mia moglie ed in secondo luogo la sua opinione in merito all'opportunità di effettuare l'esame ecocardiografico transesofageo prima della visita neurologica fissata per fine luglio.

La ringrazio per la sua attenzione.

[#4]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Semplicemente in letteratura internazionale è riportata una più elevata comorbilità tra le due condizioni.

La cosa che mi sembra importante è evidenziare "al di là di ogni ragionevole dubbio" se vi sia un FOP a livello del setto inter-atriale cardiaco, se vi è shunt ematico tra i due atri e si SI di quale entità.

L'esame è quello già indicato ovverosia un esame ecocardiografico transesofageo.

A seguire la parola al cardiologo.
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