Momentanea difficoltà ad articolare le parole

Salve! Vi scrivo per mio padre (62 anni).
Circa un mese e mezzo fa ha iniziato ad avere une perdita delle forze/tremore ad entrambe le gambe. La cosa si presenta all'improvviso, 4-5 volte al giorno e mai di notte (mio padre è sempre stato uno che si alza un paio di volte a notte) e scompare in un minuto. Dopo questo "fenomeno" lui si innervosisce molto e prende paura ed inizia, per qualche minuto, a fare fatica ad articolare le parole (come se avesse una patata in bocca). Dopo qualche minuto, come ho detto, passa tutto.
Prima di questi sintomi ha fatto un'operazione chirurgica per aprire una vena chiusa in una gamba. L'intervento è stato fatto in anestesia totale.
Lo abbiamo portato al pronto soccorso diverse volte e gli hanno fatto esami del sangue, tac cerebrale e visita neurologica. Il tutto è risultato negativo. Il neurologo (ero presente io alla visita) ha detto che si trattava di ansia e panico.
Ad un certo punto a mio padre è venuto un attacco epilettico, così lo hanno ricoverato una settimana in neurologia per accertamenti. Gli hanno fatto anche una risonanza magnetica cerebrale con contrasto e sono state rilevate delle piccolissime ischemie sulla parte frontale del cervello.
Vorrei chiedervi se queste ischemie presenti nel cervello possono dare questi problemi. Una nostra amica dottoressa lo ha visto mentre gli capitano questi "attacchi" e ha detto che, secondo lei, dati gli esami nella norma, sono da imputare ad ansia e panico. Voi cosa ne pensate? Ho letto che anche la SLA si può presentare con disturbi della parola, ma nel caso della SLA sono disturbi temporanei o permanenti che peggiorano nel tempo?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

Escluderei che le <<piccolissime ischemie>> frontali possano causare gli episodi che ha descritto.
La causa è da ricercare altrove, ovviamente non può essere stabilita on line.
Se sono stati esclusi problematiche vascolari acute ed episodi epilettici, la causa ansiosa può essere concreta.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Ma potrebbero essere sintomi di SLA, anche con visita neurologica negativa?
L'epilessia l'ha avuta (2 episodi in brevissimo tempo), ma ora da questo punto di vista sta bene. Per problematiche vascolari cosa intende? Ha fatto visita cardiologica ed ecodoppler dei tronchi sovraortici risultati nella norma.

Vorrei inoltre chiederle un'informazione su un farmaco che prende mio padre, il Keppra per l'epilessia. Oltre a darli stanchezza fortissima, visione offuscata e altri sintomi tutti scritti tra gli effetti collaterali nel bugiardino, vorrei chiederle se è possibile che gli dia un pochina di difficoltà a parlare, come se fosse ubriaco e dicesse le parole in maniera "morbida" e rallentata. Un medico ci ha detto che è tra gli effetti collaterali anche questo ed effettivamente questo problema gli è venuto dopo l'assunzione di tale farmaco.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

nella SLA i disturbi della parola non sono un sintomo iniziale della malattia ma possono subentrare in una fase avanzata.
Per problemi vascolari acuti mi riferivo ad ischemie transitorie cerebrali (TIA) che mi pare siano state escluse.
Per il disturbo del linguaggio, il keppra teoricamente può causare alterazioni della coordinazione e il linguaggio in tali casi può anche subire delle alterazioni. Ovviamente non possiamo stabilire se questo sia il caso di Suo padre, dovrebbe rivolgersi al neurologo che lo segue.

Cordialmente
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Utente
Utente
Ma con una visita neurologica negativa si può escludere la SLA? Mio padre non ha disturbi del movimento o debolezza come so che accade con la SLA, alla mattina si alza arzillo, poi prende il Keppra alle 8 e dopo poche ore è KO: stanchezza forte, tremore alle gambe, capogiri, disturbi della visione, mancanza di appetito (questo molto meno ultimamente), parla un po' a rallentatore, come se avesse una droga in corpo o fosse un po' ubriaco.
Prima ancora che prendesse questo farmaco e che gli venissero le due crisi epilettiche ha avuto degli episodi in cui si sentiva "mancare le gambe" e, subito dopo questo disturbo, subentrava la difficoltà ad articolare le parole. Il tutto si risolve in uno o due minuti. Questo può essere sintomo di un TIA? Mi sono documentato un po' su questi TIA, ma non ho ancora capito come si fa a confermare o meno questo problema. Posso dirle solo che al pronto soccorso gli avevano fatto, per tre volte che lo abbiamo portato dopo aver avuto il mancamento alle gambe e il problema nell'articolare le parole, ben tre tac cerebrali, una visita neurologica e un ecodoppler delle arterie carotidee e il tutto è risultato negativo e i sintomi che presentava mio padre erano stati associati a stato ansioso acuto (ed effettivamente abbiamo notato che nel 90% dei casi questi problemi saltavano fuori quando era in ansia)... ma secondo lei potrebbe trattarsi di TIA? Potrebbero capitare 4 TIA al giorno??? Dopo il ricovero per l'epilessia e la risonanza magnetica cerebrale con contrasto ci hanno detto che c'erano dei segni di piccole ischemie... non capisco se queste ischemie siano state transitorie o meno e se la loro presenza possa portare a questi problemi, dato che ci hanno detto che i segni di queste ischemie rimarranno per sempre. Inoltre non capisco se a causare la crisi epilettica possono essere state le ischemie o, come ci ha detto un medico, può essere stata colpa dell'anestesia totale fatta da poco. Scusi le tante domande ma sono molto confuso.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

spero di rispondere almeno ad una parte delle domande.
Quattro TIA al giorno sono altamente improbabili a verificarsi, probabilmente, come vi hanno già detto, il problema è ansioso associato anche agli effetti collaterali del keppra.
La diagnosi di TIA è essenzialmente clinica, cioè si fa con la visita del paziente e soprattutto col suo racconto o col racconto dei familiari. Spesso la TC o la RM encefalica sono negative perché, considerata la brevità del disturbo, non c'è il tempo affinché s'instauri una lesione organica visibile a questo tipo di esami. Ciò non toglie che le piccole ischemie riscontrate possano essere causate da TIA più prolungati verificatisi in passato.
Le crisi epilettiche occorse possono essere dovute a svariate cause, comprese quelle che Lei menziona ma di solito quelle di origine vascolare riconoscono ischemie più importanti (consideri che non ho visionato le immagini della RM).

Cordialità
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Utente
Utente
L'unica anomalia rilevata dalla risonanza magnetica è questo: "Alcuni esiti lacunari sono evidenti in sede sottocorticale frontale bilateralmente". Non so se questi abbiano potuto causare le crisi epilettiche, lei che dice? Ad ogni modo lei mi conferma che dopo un'anestesia totale ci possano essere crisi epilettiche? Come farmaco per prevenire ischemie più gravi gli hanno dato la Cardioaspirina, è sfficiente o ci vorrebbe qualcosa in più?
Per quanto riguarda la momentanea mancanza delle gambe e la difficoltà momentanea ad articolare le parole quegli "esiti lacunari" non c'entrano nulla, ho capito bene?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

gli esiti lacunari non possono essere responsabili di una sintomatologia di breve durata ma possono essere teoricamente una delle possibili cause delle crisi epilettiche. Anche l'anestesia, seppure raramente, può essere un'altra causa ma Le ricordo che spesso non si riesce ad individuarla con certezza. Sono tutte ipotesi più o meno attendibili.
La cardioaspirina è sufficiente come antiaggregante, almeno da ciò che si riesce a percepire a distanza.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Un'ultima domanda sul Keppra, dottore. Questo farmaco può essere responsabile di aggressività, irritabilità, nervosismo? Ci sono dei momenti in cui mio padre è tranquillo e altri che risponde male, sembra quasi che ci odi. Oppure questi sbalzi di umore possono essere dati dagli esiti lacunari?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Tra gli effetti collaterali del keppra rientrano anche quelli che Lei ha citato, ovviamente non possiamo sapere se questo sia il caso di Suo padre. Anche problematiche vascolari cerebrali possono causare i sintomi riferiti.

Cordialmente
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Utente
Utente
Nel caso sia il Keppra a creare questi effetti collaterali è normale che questi vadano e vengano? Mentre è da escludere che sia colpa degli esiti lacunari? Glielo chiedo perché tutti questi sintomi, oltre ad insonnia, depressione, tendenza a rifiutare il cibo, ecc. sono scritti TUTTI nel bugiardino del farmaco. Attualmente (da ieri) ha diminuito la dose a mezza pastiglia da 500 la mattina e l'altra mezza alla sera. Quanto ci vuole, una volta sospesa del tutto l'assunzione del farmaco, perché gli effetti collaterali scompaiano?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

dopo la sospensione del farmaco entro pochi giorni dovrebbero regredire eventuali effetti collaterali.
La riduzione del dosaggio e la sua eventuale sospensione l'ha decisa il neurologo?
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Utente
Utente
Si si, l'ha deciso il neurologo e in teoria domani dovrebbe anche visitarlo.

Ma sono normali questi "alti e bassi", cioè che magari un giorno è relativamente tranquillo e il giorno dopo è agitato, nervoso, ecc.? Inoltre non capisco una cosa: sul bugiardino c'è scritto che il farmaco causa sia sonnolenza che insonnia... ma come può essere? A mio padre dà insonnia comunque.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Ci sono farmaci che possono causare effetti collaterali opposti secondo la reattività del paziente che li assume, per es. aumento o riduzione di peso, insonnia o sonnolenza, ecc.
Alti e bassi sono possibili soprattutto in base a problematiche circolatorie in funzione di una migliore o ridotta circolazione del sangue nel cervello e qui subentra la vasculopatia cerebrale di cui Suo padre è affetto.

Cordialità
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Utente
Utente
Quindi, se ho capito bene, dato che mio padre ha avuto questi esiti lacunari, è probabile che questo specifico tipo di farmaco non sia adatto a lui in quanto gli può dare questi "alti e bassi", giusto? Ma è sempre il farmaco (combinato con i problemi vascolari) che dà questi problemi, non le ischemie in sé stesse, è corretto? Anche perché mio padre ha queste ischemie (ci è stato detto che è probabile che si siano formate durante l'anestesia totale per l'intervento alla gamba), ma non credo che soffra di vasculopatia cerebrale, l'ecodoppler dei vasi che portano sangue al cervello è praticamente perfetto.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Mi scusi, mi sono spiegato male.
I sintomi riferiti possono essere effetti collaterali del farmaco, tuttavia gli "alti e bassi" sono più caratteristici di disturbi circolatori, ischemici e lacunari.
Ovviamente da qui non possiamo sapere l'origine del problema che può riconoscere entrambe le cause.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Quindi una volta sospeso il farmaco potrebbe non cambiare nulla? Se la colpa di queste alterazioni dell'umore fosse solamente delle ischemie la cura quale sarebbe? Psicofarmaci?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Non ipotizziamo il futuro, veda cosa Le dirà il neurologo.
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Utente
Utente
Abbiamo sentito oggi la neurologa, o meglio, l'ha sentita una nostra amica dottoressa che le ha spiegato la situazione. Entrambe dicono che è colpa del farmaco. In effetti all'inizio del trattamento mio padre era sempre depresso, irritabile, ecc., ora la depressione è quasi sparita, permane una perenne stanchezza, una perenne insonnia e irritabilità, solo a volte è aggressivo (nel senso che risponde male)... ora vedremo lunedì alla visita.
Grazie comunque della sua disponibilità dottore.
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Utente
Utente
Dottore mio padre ha fatto la visita neurologica. La dottoressa (la primaria di neurologia dove è stato ricoverato) ha detto che i sintomi sono riconducibili al Keppra, quindi glielo sta togliendo. L'esame neurologico è risultato nella norma, c'è scritto solo "marcia a tandem difficoltosa" (prima della crisi epilettica riusciva a farla), ma la dottoressa ha detto che non è niente... che significato ha questa cosa? Ha detto che farà solo una visita di controllo tra un anno.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

nulla di particolare se è un segno isolato, infatti la valutazione della visita neurologica deve essere fatta nel contesto complessivo dell'esame neurologico. Se la neurologa si è espressa in questi termini avrà ritenuto che non ci siano alterazioni degne di nota.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Nuovamente grazie dottore!
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Di nulla, buona serata!

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