Danni cerebrali post infarto e arresto cardiaco

Buonasera,
Mio papà (54 anni) lunedì scorso ha avuto un infarto seguito poi da arresto cardiaco dal quale è stato rianimato. Dopo esser stato sottoposto a operazione al cuore andata bene il problema è stato un altro : possibili danni gravi cerebrali dovuti alla mancanza di ossigeno al cervello. Ora si trova in terapia intensiva e ha continue crisi epilettiche; al primo farmaco non ha reagito nemmeno al secondo e quando hanno aggiunto il terzo i dottori ha detto che le crisi epilettiche erano passate quanto meno visivamente ma hanno fatto EEG e hanno detto che sono presenti però hanno detto che gli hanno tolto un farmaco in quanto piuttosto tossico per il fegato. Volevo chiedere è possibile che non hanno ancora trovato la cura giusta per lui? È giusto aver tolto il farmaco che placava le crisi? Potrebbe riprendersi o davvero sembrano così gravi i danni cerebrali? Grazie in anticipo e mi scuso per la confusione ma non mi è semplice spiegare il tutto.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Suo padre verosimilmente ha presentato un danno anossico cerebrale.
Questo puo' rientrare completamente cosi' come puo' esitare in danni permanenti
E' molto difficile, comprendera', darle dei pareri affidabili, dal momento che non abbiamo gli esami del paziente (TC cerebrale, etc).
Le formulo gli auguri per suo padre.
Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta volevo chiederle se possibile un'altra cosa..per sua esperienza quanto potrebbero durare queste crisi epilettiche prima di trovare una cura? Ci sono stati pazienti che nonostante queste crisi sono migliorati? Noi speriamo sempre in qualcosa di un po positivo anche se sappiamo che la situazione è grave..non perderemo mai la speranza.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

non è possibile stabilire la durata delle crisi epilettiche, dipende dall'entità del danno e dalla risposta individuale ai farmaci.

<<Ci sono stati pazienti che nonostante queste crisi sono migliorati?>> in generale sì, la possibilità può esserci ma dipende sempre dall'entità e dalla sede delle lesioni.
Per quanto riguarda la sospensione del farmaco ovviamente i colleghi hanno avuto i loro buoni motivi che non è possibile giudicare a distanza.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Ma quando i dottori dicono "danni gravi al cervello" cosa intendono? Anche perché poi dicono che non ne hanno la certezza perciò c'è un po di confusione nella nostra testa. Grazie delle precedenti risposte.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Probabilmente i medici si riferiscono all'estensione delle lesioni e alla loro localizzazione, almeno penso.
Un grosso in bocca al lupo.

Cordialmente
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