effetti collaterali farmaci per il trigemino

Salve, mia mamma anni 88 è in cura da diversi anni per la nevralgico del trigemino.
Fino a giugno 2015 utilizzava il Gabapentin.
Da circa un anno aveva aumentato le dosi ed era arrivata a prendere 3 pastiglie da 400 e nonostante questo aumento il dolore del trigemino ogni tanto si ripresentava.
Sempre lo scorso anno aveva iniziato a lamentare problemi di instabilità e poco coordinamento delle gambe.
Così a giugno il neurologo che la segue ha fatto alcuni accertamenti e poi ha suggerito di cambiare farmaco è passare al Tegradol.
Adesso prende due pastiglie da 200 ...la nevralgia del trigemino va decisamente meglio ma la deambulazione sempre peggio. È stata fatta una elettromiografia che ha evidenziato una infiammazione alla radice dei nervi delle gambe.
Da quando ha iniziato il tegratol le gambe sono peggiorate molto e adesso cammina a fatica e deve sempre appoggiarsi per non perdere l'equilibrio.
È stata fatta anche una visita da un fissata che ha fatto una risonanza che ha confermato la sofferenza dei nervi. Il fisiatra ha consigliato un po di fisioterapia per rafforzare i muscoli e migliorare l equilibrio
, ma i risultati sono inesistenti.
I miei dubbi sono:
Può essere che i farmaci del trigemino abbiano questi effetti collaterali?
Ci possono essere soluzioni alternative ...o altre indagini da fare o qualche suggerimento ....o dobbiamo rassegnarci a questo declino ?
Grazie
Cordiali Saluti
Silvia


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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
La Carbamazepina (Tegretol) è un farmaco antiepilettico in uso anche nel dolore neuropatico (ad es: nevralgia trigeminale) al pari del Tolep, del Gabapentin e del Lyrica.

Efficacie sul dolore trigeminale così come sul dolore delle radici e dei nervi periferici.

"...una elettromiografia che ha evidenziato una infiammazione alla radice dei nervi delle gambe...";
i farmaci di questa classe sono efficaci sul dolore da flogosi dei nervi degli arti inferiori;
circa la flogosi dei medesimi va individuata e curata la causa che rende conto, oltre che di un eventuale dolore, anche e soprattutto della debolezza degli arti.

La paziente deve essere rivalutata dallo specialista neurologo.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie Dr. Poli,
In quanto al dolore effettivamente la mamma non ne lamenta , ne al trigemino ne alla schiena . Il problema è la deambulazione che è sempre più instabile e la stanchezza / astenia appena fa un po di passi.
La colonna vertebrale presenta vari abbassamenti intervertebrale il quadro generale non è effettivamente buono,
ma la valutazione finale è che non si può fare altro.
Avendo però visto un peggioramento da quando prende la carbamazepina mi domandavo se questo farmaco potesse interferire con la deambulazione.
Ma seguirò il suo consiglio è farò fare una nuova valutazione neurologica.
Grazie ancora Cordiali Saluti

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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Sarebbe cosa utile che inviasse "tra virgolette" il referto dell'esame Emg agli arti inferiori già eseguito.

Naturalmente nel frattempo si adoperi per una visita neurologica di persona con la finalità come già detto, di invividuare la/le causa della "...infiammazione alla radice dei nervi..." degli arti inferiori.
[#4]
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Utente
Utente
 

RMN lombare SMDC 6/11/15

Esame eseguito con tecnica Spin Echo, Fast Spin Echo mediante sezioni sagittali, coronali ed assiali.

Indicazioni : difficoltà di deambulazione: stenodi del canale vertebrale?

Scoliosi sinistro convessa a largo raggio lombare. In corrispondenza degli spazi intervertebrali L2- L3 ed L4- L5 si rilevano processi di spondilo- disco-artorosi e di artrosi zigoapofisaria con marcata riduzione dello spazio intersomatico, presenza di barre disco somatiche circonferenziali che , associate all’artrosi interapofisaria riducono lievemente l’ingresso dei forami di congiunzione. In L5-S1 si nota una discopatia iniziale con bulging discale posteriore ed un’artrosi zigoapofisaria moderatamente ipertrofica con allargamento dello spazio articolare e riduzione dei recessi laterali del canale vertebrale soprattutto a sinistra. A livello sacrale si riscontrano alcune cisti periradicolari di Tarlov prevalenti sul lato sinistro.

In sede dorsale inferiore al limitante superiore del corpo di D10, D11 e D12 sono abbassate a branda, improntate dal nucleo polposo discale è ai piani e ai piani per collasso iniziale del carico in osteoporosi.

Il cono del midollo spinale e le radici della cauda sono regolari

Reperto collaterale: presenza di cisti corticali renali.

 

Presa visione RMN della colonna lombare( v. Referto) 13/11/15

Consiglio ciclo di 10 sedute di riabilitazione neuromotoria con esercizi di equilibrio e coordinazione motoria, distribuzione del carico sul piano frontale, controllo della competenza antigravitaria degli arti inferiori in fase statica e dinamica con training del passo, FKT, segmentaria per mantenimento delle escursioni articolari e per miglioramento del coefficiente viscoelastico.
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Utente
Utente
Scusi ho inserito la risonanza .
a seguito la Elettromiografia 27/09/15

"EMG arti inferiori

Nella normale condizioni registrate con accezione del CMAP del SPE sx,francamente ipovoltato. L’EMG ad ago concentrico mostra: pot,  di fibrillazione ed OLP 5/5 dell’EDB sx, 2/5 al tibiale anteriore sx. Saltuari rari pot, di tal guisa anche all’EDB dx, PUM ampi , talora irregolari al vasto laterale bilaterale ma più evidente adx; PUM irregolari e con polifasia media aumentata all’EDBsx, PUM patologici ma in misura nettamente minore anche al tibiale ant. Sx e dx. Tracciato massimale volontario transazionale al vasto lat. Bilaterale, gastrocnemio bilat, tibiale ant. Bilat e EDB dx,ridotto all’EDB sx.

Conclusioni: referto neurofisiologico attuale compatibile con segni di sofferenza neurogena pregangliare a diversi livelli metamerico – radicolari. In particolare a livello L3 - (L4) dominano i segni cronici sufficientemente stabili, che provengono dal lato dx e complessivamente di grado lieve a sx e medio a dx. A livello (L4) –L5 sx è presente una evidente sofferenza neurogena acuta (grado medio). Nel livello (L4)- L5 dx sono presenti lievi degni subacuti. Non segni attuali di neuropatia periferica

 

 

Visita fisiatrica 3 -11-2015

In anamnesi: nevralgia trigeminale in terapia con carbamazepina.

Da alcuni mesi progressiva limitazione della deambulazione con facile affaticabilita’ e instabilità posturale.

Ha eseguito Visita Neurologica e EMG( evidenza di sofferenze radicolari multiple lombari).

Obbiettivamente:

- cammino incerto ( la performance migliora leggermente con uso di bastone a T) con moderata componente atassica

- deficit posturale e dinamico del rachide( accentuazione cifosi dorsale, scoliosi con asimmetria dei cingoli)

- non chiari deficit stenici di competenza radicolare lombare alla valutazione della forza muscolare contro resistenza mantenuta)

- riflessi osteo tendinei assenti in condizioni basali ( rotuleo sinistro ed achilleo destro evocabili solo con test di sensibilizzazione)

- non evidenti deficit della sensibilità profonda"
 

"Consiglio di eseguire RMN della colonna lombare anche per valutazione diametro canale vertebrale e valutazioni stenosi foraminali."

Grazie per la sua attenzione
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Il quadro RM è quello di una disco-artrosi diffusa e rende conto della sofferenza radicolare ovvero delle radici spinali (non nervi periferici) che innervano i muscoli degli arti inferiori.
La RM evidenzia inoltre crolli vertebrali in regione dorsale inferiore su base osteoporotica.
Pertanto la condizione rachide e radici spinali lombari appare severamente compromessa così come la relativa capacità deambulatoria.

Il quesito sopra illustrato "...Da alcuni mesi progressiva limitazione della deambulazione con facile affaticabilita’ e instabilità posturale..." potrebbe però far sospettare ad una ulteriore causa circa la debolezza ed il disturbo dell'equilibrio (es: una mielopatia cervicale, una sofferenza dell'encefalo, ??).
Rammentiamo anche l'età della paziente.

Il Tegretol può avere su un paziente, in particolare anziano, effetti indesiderati/collaterali come debolezza, facile faticabilità, disturbi dell'equilibrio, senso diinstabilità. Quindi potrebbe avere un ruolo in quanto racconta.

Tuttavia per un eccesso di zelo o di sana e buona prudenza medica mi consiglerei con il collega neurologo che segue sua madre circa la opportunità di esplorare ulteriormente mediante una RM dell'Encefalo ed una RM del Rachide Cervico-Dorsale.

Consideri come questo sia solo un consulto a distanza (un "visto da qui") e che come tale non possa sostitirsi ad una "vera" visita medica. Pertanto rinnovo l'invito di riconsultare circa l'intera questione il neurologo di riferimento.

Cordialmente.
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Utente
Utente
Grazie mille, sicuramente consulterò il neurologo, ma mi piaceva avere qualche idea alternativa.
Ultima cosa.. Lei ritiene che provare a sospendere il tegratol sostituendolo con qualche cosa d'altro( non so però cosa ) possa essere un buon modo per vedere se è questo farmaco a dare questi sintomi ?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Potrebbe essere una opzione ma da prospettare ed eventualmente mettere in atto solo sotto controllo medico specialistico.
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Utente
Utente
Ok grazie mille è stato molto gentile.

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