Diplopia binoculare

Mia moglie, di 45 anni, ha accusato circa un anno fa disturbi visivi di focalizzazione dell'oggetto in maniera saltuaria. Da 20 giorni invece i disturbi si sono fatti costanti. Dalla visita oculistica non si sono evidenziate alterazioni oculari e da quella ortottica è stata rilevata un diplopia binoculare e uno strabismo latente. Sia l'oculista che l'ortottista hanno consigliato una risonanza magnetica per escludere patologie neurodegenerative (anche se mia moglie non ha altri sintomi oltre quello visivo). È preferibile anteporre la visita neurologica alla risonanza o effettuare la visita esibendo la risonanza? É sufficiente quella dell'encefalo o che tipo? Abbiamo effettuato anche esami tiroidei e ipofisari. Statisticamente quale é la percentuale di casi in cui una diplopia non accompagnata da altra sintomatologia possa essere ascrivibile a malattie degenerative o comunque serie? Grazie.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

di solito è preferibile effettuare prima la visita neurologica e poi gli esami diagnostici che prescrive il neurologo in base ai riscontri della visita. Nel caso di Sua moglie, tuttavia, avendo già avuto un'indicazione alla RM encefalica da parte dell'oculista e presumendo con buona probabilità che verrà richiesta dal collega, non sarebbe sbagliato effettuarla prima della visita in modo che lo specialista possa avere a disposizione il quadro completo.
L'esame va richiesto all'encefalo con particolare studio delle vie ottiche.
Non esistono studi statistici indicanti la percentuale che Lei chiede.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Ferraloro,
La ringrazio per l'immediatezza e professionalità nella risposta. Abbiamo prenotato la RM e in attesa dell'esame vorrei chiarirmi alcune cose che ritengono siano di interesse comune a vari lettori: si legge che la diagnosi di Sclerosi Multipla non sia facile. Da ciò mi viene da pensare che se un esito positivo della RM è condizione sufficiente per accertare la malattia, pur in assenza di sintomatologie specifiche, un esito negativo non sempre è di per sè sufficiente ad escluderla. Se così fosse ci sono altri esami oltre alla diagnostica di immagine? Potrebbe accadere che anche in assenza di alterazioni encefaliche solo l'osservazione nel tempo sia in grado di farci uscire da questo incubo?
Infine vorrei aggiungere degli elementi relativi alla situazione di mia moglie che potrebbero metterla in condizione di ipotizzare altre possibili cause della diplopia. In primis mia moglie soffre da quando era adolescente di una severa emicrania (ormonale-tensiva?) che con cadenza quasi mensile diventa invalidante per un paio di giorni. Inoltre tre mesi fa il ginecologo le ha prescritto la pillola anticoncezionale come terapia per una cisti ovarica. Il sintomo della diplopia binoculare si è accentuato proprio qualche giorno dopo aver terminato l'assunzione della pillola. Può esserci qualche correlazione tra la sintomologia visiva e quanto sopra descritto? Infine siamo in attesa di avere la risposta degli esami ematici per tiroide e ipofisi. Grazie ancora a lei e allo staff di Medicitalia. Cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

l'esito negativo della RM encefalica, nel caso di Sua moglie, è senz'altro tranquillizzante, al massimo, persistendo il sintomo, potrebbe effettuare i PEV (Potenziali Evocati Visivi) se consigliati dal neurologo.
Consideri anche che l'età della Signora non è tipica d'insorgenza di SM ma comunque possibile.
Correlazione con la pillola? Difficile a dirsi da questa postazione non conoscendo il nome del farmaco e i precisi rapporti cronologici tra insorgenza del disturbo visivo e assunzione dell'anticoncezionale orale.
Fondalmente è anche l'esito della visita neurologica.

Cordialmente
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