Cefalea tensiva e terapia con laroxil

Buongiorno,
scrivo perché da qualche mese, esattamente da ottobre 2015, ho iniziato a soffrire di uno strano mal di testa, inizialmente accompagnato da senso di vertigine, nausea. Mi sono inizialmente rivolta al mio medico di base che mi ha consigliato una visita da un otorinolaringoiatra. Mi sono infatti recata da tale specialista che dopo avermi visitato e sottoposto ad alcune prove vestibolari (compresi gli occhiali di frezen) non ha riscontrato nessun problema a livello dell'orecchio né neurologico. Non mi ha prescritto alcuna terapia e non mi ha neppure consigliato una visita neurologica.
Purtroppo però i sintomi (mal di testa, vertigini soggettive, nausea, insonnia il tutto accentuato dal mio carattere ansioso) sono continuati e ho voluto fare un consulto da un neurologo. Anche tale specialista ( a metà dicembre) dopo la visita mi ha rassicurato in quanto da un punto di vista neurologico era tutto a posto e ha ritenuto che non vi erano motivi per prescrivermi esami diagnostici più approfonditi (tac o risonanza) che io ho suggerivo perché mi avrebbero maggiormente tranquilizzata. Secondo lui si trattava di sindrome di meniere e
mi ha prescritto il vertisec e levopraid. Ho iniziato la terapia ma dopo pochi giorni l'ho dovuta sospendere perché mi dava pesanti effetti collaterali (le vergini erano aumentate tanto da avere difficoltà a guidare e mi è tornato il ciclo dopo solo 10 giorni). Ho cercato di avere pazienza ma all'inizio di gennaio sono andata da un altro ottorino (anche per lui era tutto ok) e infine la settima scorsa da un altro neurologo che mi ha diagnosticato una cefalea tensiva e prescritto terapia con laroxil: due goccie iniziali da incrementare di una ogni tre giorni fino ad arrivare a 7/8 goccie. Sono quasi al decimo giorno e da ieri prendo quattro goccie ma a parte il sonno migliorato a livello di cefalea non
noto grandi miglioramenti: è normale? dimenticavo di dire che a gennaio ho fatto anche due settimane di fisioterapia per una discopatia cervicale (nessun effetto benefico) e mi sono iscritta ad un corso di pilates. le vertigini si sono molto attenuate ma gli attacchi di cefalea sono molto frequenti: testa che scoppia, dolore alle orecchie e dietro la nuca. Secondo lei devo avere pazienza e dare tempo alla terapia di far effetto? posso prendere qualche analgesico tipo l'oki o il moment. L'ha ringrazio per la risposta che potrà darmi.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

ancora è prematuro aspettarsi benefici dal laroxyl, infatti, se è vero che in alcuni soggetti l'effetto è rapido, in altri sono necessarie alcune settimane. Consideri pure che ancora il dosaggio è basso per cui è normale non avere ancora benefici.
Il consiglio è di arrivare almeno al ventesimo giorno di terapia piena per fare i primi bilanci.
Gli antidolorifici si possono associare, ovviamente assumendoli solo in caso di dolore poco sopportabile e senza abusare. I farmaci che Lei menziona li può prendere se già utilizzati in passato, sempre con le limitazioni che dicevo prima.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
l'ha ringrazio per la celere risposta. Il fine settimana è stato un incubo: il mal di testa è stato quasi costante (forse accentuato anche dal ciclo), con un picco ieri sera che mi ha costretto a prendere un oki che peraltro me lo ha solo attenuato lasciandomi un dolore diffuso. Mi rendo conto che il dosaggio che sto assumendo è basso: fino a sabato, quindi per tre giorni, ho assunto 4 goccie ma ieri, oltre al mal di testa, avevo un senso di intontimento che ho attribuito al dosaggio così di notte ho assunto di nuovo solo 3 goccie...mi rendo conto di essere indisciplinata e che se non seguo il dosaggio prescritto non posso aspettarmi miglioramenti ma il problema è che ho paura che se aumento il dosaggio non sarò in grado di venire a lavoro. E' un timore fondato o è solo un problema di adattamento del mio fisico al farmaco? esistono altre terapie con meno effetti collaterali che possono essere utili alla mia problematica? ritiene sia utile sottopormi a qualche esame strumentale anche se gli specialisti che ho consultato non hanno riscontrato elementi per prescrivermeli se non dopo due/tre mesi di terapia? le confesso che purtroppo il mio carattere ansioso non riesce ad accettare che un malessere così non sia collegato ad un problema organico e ovviamente i pensieri negativi si accavallano non facendo che aggravare il mal di testa e dolori annessi. L'ha ringrazio in anticipo se potrà darmi qualche altro utile e confortante consiglio.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

di solito gli effetti collaterali del laroxyl si attenuano col tempo, dando modo all'organismo di abituarsi al farmaco. Al momento il laroxyl è il farmaco di prima scelta in caso di cefalea tensiva.
Altre molecole impiegate per tale condizione potrebbero essere meno efficaci.
Fare esami diagnostici? Concordo con gli specialisti consultati, prima aspettiamo la risposta al laroxyl.

Cordialmente
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
grazie per la sua disponibilità. Cercherò di incrementare il dosaggio secondo le indicazioni del neurologo sperando di vedere presto degli effetti positivi; ma le rivolgo un'altra domanda: potrei distribuire le goccie ad esempio 2 la notte e due la mattina per evitare di concentrarle e diluire così gli effetti collaterali? o così facendo rischio di ritardare anche gli effetti positivi? mi scuso per l'insistenza ma è la prima volta che mi trovo ad assumere questo tipo di medicinali e sono un po' spaventata dalla potenziale dipendenza che possono creare.
La saluto cordialmente e ancora grazie per l'attenzione.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

innanzitutto La rassicuro sulla dipendenza, il laroxyl non dà dipendenza non essendo una benzdiazepina.
Due somministrazioni al giorno di dosi così basse non sono razionali, potrebbero non essere efficaci, inoltre c'è la possibilità di trasferire l'eventuale sonnolenza, che si cerca di limitare alla notte, anche al mattino.
Ritengo quindi corretta la prescrizione del collega.

Cordialità
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
in relazione al mio ricorrente mal di testa, attenuatosi con la terapia del Laroxil ma spesso presente con dolore specie al lato destro, qualche giorno fa ho eseguito una RM Encefalo e Temporo-mandibolare con mdc (prescrittami dal neurologo) ed ho ritirato il referto. Non riesco al contattare lo specialista e nell'attesa vorrei chiederle un parere sul referto e in particolare sulla prima frase che mi ha creato agitazione:
"Presenza di alcune minute alterazioni del segnale della sostanza bianca, caratterizzate da una iperintensità nelle frequenze FLAIR , in sede frontale destra e due nel centro semiovale omolaterale, reperti aspecifici e da valutare con ulteriori controlli RM.
Non sono evidenti per resto altre aree di anomalo segnale del parenchima cerebrale, cerebellare e del tronco encefalico.
Nella norma l'asse ipotalamo-ipofisario e le vie ottiche.
Simmetrici i forami acustici e niente da rilevare a carico del VII° e VIII° n. c. e delle restanti strutture dell'angolo ponto-cerebellare.
Il IV° ventricolo è nella normale sede e le camere ventricolari sopratentoriali sono simmetriche e normotese.
Nella norma le cisterne della base, le scissure silviane ed i solchi circonvoluzionali della convessità."
La parte del referto sull'articolazione temporo-mandibolare non segnala alcuna anomalia e non gliela trascrivo.
Mi devo preoccupare riguardo a quanto evidenziato all'inizio del referto? potrebbe dipendere da un trauma avuto da bambina (ero caduta sbattendo la fronte dove è rimasto un lieve avvallamento).
L'ha ringrazio sin d'ora per la sua attenzione.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

le minute alterazioni riscontrate sono state interpretate dal radiologo come "aspecifiche", cioè non indicative di particolari condizioni patologiche.
L'ipotesi dell'origine traumatica che Lei segnala è ovviamente da prendere in considerazione. Veda cosa Le dirà il neurologo visionando direttamente le immagini dell'esame.
Un controllo RM è indicato, così come consigliato dal neuroradiologo.

Cordiali saluti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente,
"La parte del referto sull'articolazione temporo-mandibolare non segnala alcuna anomalia e non gliela trascrivo."
Premettendo che la RM non è sufficiente ad escludere una problematica dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), in quanto nulla può sostituire l'esame clinico diretto, poiché il Neurologo si è preoccupato di richiederla, è probabile cha abbia notato qualcosa di significativo nella sua occlusione dentaria.
Alcune caratteristiche del suo problema hanno incuriosito in tal senso anche me: cefalea, vertigini,discopatia cervicale (nessun effetto benefico) ,testa che scoppia, dolore alle orecchie e dietro la nuca: si tratta di sintomi che spesso si accompagnano a disfunzioni dell'ATM
Pertanto le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi specificamente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli qui linkati.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
grazie della celere risposta.
per completezza trascrivo anche l'ultima parte della RM con mdc da me eseguita qualche giorno fa:
"RM Articolazione temporo - mandibolare Dx e Sx: l'esame delle articolazioni è stato eseguito con tecnica di acquisizione Fast Spin - Echo con immagini ponderate in T1 e T2 secondo piani sagittali obliqui ottenuti a bocca chiusa e aperta. Bilateralmente a bocca chiusa la banda posteriore meniscale risulta normalmente alle "ore 12" ed a bocca aperta si osserva una regolare escursione del condilo mandibolare dalla fossetta all'eminenza temporale con normale interposizione della fibrocartilagine meniscale".

Sinceramente sono più preoccupata per la prima parte del referto. Tenuto conto che tutte le visite neurologiche da me fatte (tre consulti tra dicembre e febbraio con specialisti diversi, ed anche tre visite otorinolarigoiatra, eco doppler TSA ) hanno dato tutte esito negativo, il dato emerso dalla RM può essere privo di rilevanza patologica? non vorrei sottopormi ad un'altra RM che, soffrendo di claustrofobia, mi è costata un grande impegno emotivo.
Certo ne parlerò con il mio neurologo ma siccome mi ha fissato l'appuntamento la settimana prossima, volevo avere il vostro parere.
Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

ovviamente il reperto riscontrato può non avere significato patologico ma deve essere visionato direttamente dal collega neurologo.
Comunque in questi casi un controllo RM, non a breve scadenza, è sempre consigliabile.
Mi faccia sapere cosa Le dirà il collega.
Stia serena.

Cordialmente
Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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