Epilessia del lobo temporale e fenomeni interictali

Buongiorno, descrivo la mia storia clinica.


Luglio 2020: prima crisi tonico-clonica, avvenuta nel sonno, 3 EEG (basale, con privazione del sonno, basale con elettrodi zigomatici) negativi, TAC e RM con e senza MdC, nella norma.
Non era stata avviata alcuna terapia.


Luglio 2021: crisi tonico-clonica durante il pranzo, più forte della precedente, TAC negativa, RM con e senza MdC nella norma, EEG basale che rileva "lievi e sporadiche anomalie epilettiformi in sede fronto-temporale, bilaterali con lieve prevalenza a sinistra".
Diagnosi: epilessia criptogenetica, con crisi focali con secondaria generalizzazione.
Avviata terapia con Levetiracetam, inizialmente 500mg x 2 al giorno, aumentata fino a 1000mg x 2 volte al giorno.
La crisi era iniziata con dispercezioni visive (simili a fenomeni di derealizzazione) con perdita di coscienza in pochi secondi e amnesia totale.


A gennaio ho avuto una visita di controllo con l'epilettologo, il Levetiracetam (Matever) non controllava le crisi, da luglio a gennaio ho avuto 7 crisi focali (sensazione di forte rabbia, ansia, nervosismo, seguita da tremori al braccio destro, una volta alla gamba destra, questi episodi mi lasciavano nausea, stanchezza, mal di testa, confusione, dolori agli arti), oltre a non controllare le crisi avevo diversi effetti collaterali del Levetiracetam (aggressività, rabbia, ostilità, umore deflesso, mancanza di energie, pensieri suicidi).
E' stata modificata la terapia aggiungendo Carbamazepina (Tegretol RM), inizialmente 200mg x 2 al giorno, in seguito aumentato a 200mg al mattino e 300mg la sera, in quanto, dagli esami del sangue, risultava sotto la soglia terapeutica (3.8 invece di 4.0), insieme ad una progressiva diminuzione del Levetiracetam, adesso sto assumendo 250mg x 2 volte al giorno, da assumere per una settimana e poi sospendere.

Non ho più avuto nessuna crisi, avverto persistente acufene sinistro.


Una cosa che l'epilettologo mi ha detto durante la visita è che, dalla descrizione delle mie crisi, sospetta si tratti di epilessia del lobo temporale, mi ha spiegato, sommariamente, che questo tipo di epilessia porta dei "fenomeni interictali", che vanno di fatto a modificare il comportamento di una persona, ed il Levetiracetam li esacerbava; mi ha chiesto se mi piace scrivere (sì), se sono un precisino (sì), se avvenimenti di poco conto mi infastidiscono (sì), se sono religioso (no, ateo).


La domanda.

Siccome molte persone che mi conoscono mi hanno detto che ho dei comportamenti inspiegabili (forte labilità affettiva ed emotiva, nelle mie relazioni spesso inserisco aggressività sotto forma di comportamenti passivo-aggressivi ed ostili, sviluppo dipendenza affettiva, mi sembra di vivere le emozioni in maniera troppo intensa che mi porta stati ansiosi e depressivi, tendo a parlare a lungo e ripetermi durante le conversazioni), volevo chiedere se queste modifiche comportamentali dovute ai fenomeni interictali dell'epilessia esistono e quali sono.


Grazie.
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Bella domanda!
La nozione che chi è affetto da epilessia del lobo temporale ha spesso un "carattere" disforico-irritabile o è soggetto a instabilità dell'umore è antica, ed è stata descritta da Kraepelin (il padre della psichiatria moderna) già un secolo fa. E' anche vero che, nel singolo caso, non sempre è facile stabilire quanto certi fenomeni psichici siano collegati con l'epilessia oppure siano semplicemente concomitanti. La persistenza di anomalie irritative focali all'eeg può essere dirimente. In ogni caso la carbamazepina (Tegretol) è efficace sia sull'epilessia che sulla disforia irritabile.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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