Diplopia: ancora problemi dopo 6 anni

Buon giorno, mi chiamo Maurizio, vivo a Catania, e vorrei esporre il mio (strano) caso:
circa 6 anni fa mi sono accorto per la prima volta di sdoppiare le immagini soprattutto con lo sguardo a destra (l’occhio sinistro sale in alto) mentre accade di meno a sinistra. Per conpensareo e correggere ho iniziato a modificare involontariamente la posizione del capo, piegato a destra. Non ho tenuto conto della cosa, incoscentemente, ed ho lasciato passare del tempo. Successivamente nel dicembre 2002 a seguito di episodio di lipotimia, recatomi al P.S. venivo ricoverato presso in reparto di Neurologia.
Il giorno seguente inizia febbre alta che gli antibiotici i.m. non risolvono. Dopo 5 giorni venivo trasferito in reparto di malatt. Infettive dove a seguito di somministrazione di rocefin e.v e corsisone l’iperpiressia venivanormalizzata .A seguito di esami di laboratorio mi veniva riscontrato un aumento delle IgM borrelia, ma venivo dimesso dopo qualche giorni, guarito , ma senza una diagnosi specifica. Ad oggi si suppone che abbia l’artrite di Lyme ma ancora non ho avuto definitiva diagnosi da parte di nessuno nonostante abbia consultato molti specialisti; qualcuno mi parla di spondoloartrite sieronegativa. So che ho dolori alle spalle, alle gambe, a tutti i tendini.
Quanto sopra per esporre il quadro d’insieme di quanto accuso. Io sospetto che i miei dolori tenideno-muscolari siano dovuto a mioastemia ( ho stanchezza, spossatezza ) o ignorantemente parlando alla mancanza o carenza di qualche proteina che agisca sugli stessi.
Ho eseguito in data 09/10/02, visita ortottica: ODV = 11/10 – OSV= 11/10. Posiz. Primaria : OS lievemente deviato in alto C.T. entropia + ipertrofia in OS. Motil. Attiva: iperfunzione RS OS con deficit del G.O. sx; iperfunz. R. inf. OD ; la diplopia compare in destroconversione. V.R.: diplopia crociata verticale. Prova di bielshoski positiva. Ang -10° S/D 5°. Esame di Hess-lancaster : Si evidenzia in OS notevole deficit del G.O. ed iperfunzione del R.S.
La diplopia, a seguito di consulto oculistico è in atto corretta con l’utilizzo di lenti gia dal 24/11/03 con prisma di OD prisma 2 dt base superiore - OS prisma 2 dt base inferiore. Tuttavia credo che la situazione stia peggiorando in quanto per leggere, se mi stanco, devo chiudere un occhio oppure piegare la testa nonostante il prisma, con i disagi di torcicollo e posture errate conseguenti.
Ad oggi gli esami di laboratorio effettuati evidenziano :
Antiborrelia AgG neg. – IgM positive 1/80; antiEBV (VCA) IgG 4,10 (v.norm. 0 – 0.90) – IgM normali; CMVG CMV IgG 4.13 – IgM negat.;
Ho letto quanto veniva consigliato al Sig. Andrea Bassani, in particolare gli esami di laboratorio consigliati e Vi chiedo se anche nel mio caso possa essere d’aiuto eseguire tali o ulteriori esami.
Premetto che alla R.M. encefalo risulta tutto negativo.
Chiedo Cortesemente un consiglio su dove possa rivolgermi per chiarire definitivamente quello che mi sta accadendo perché sono confuso scoraggiato oltre che amareggiato dal fatto che dopo 4 anni e passa ancora non abbia risolto i miei problemi e che la mia vita ha subito notevoli sconvolgimenti e non solo nelle straordinarie attività ( ho dovuto abbandonare gli sport praticati) ma soprattutto nelle quotidiane attività basilari di vita (deambulare, guardare, lavarmi, alzare le braccia, dormire poco e male ecc….).
Ringrazio Anticipatamente e mi scuso per l’esposizione disordinata.
Maurizio
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
Si rivolga con fiducia ed a mio nome al Prof.Maurizio UVA , Clinica Oculistica , Università di CATANIA...
Per il resto mi sembra tutto sotto controllo, iniziando la presbiopia abbiamo qualche problema in più , ma nulla di preoccupante...
Mi faccia sapere
a presto
Suo DOC

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Gentile paziente,
l'artrite di Lyme poi è stata diagnosticata o no?
La mia domanda è perchè tale affezione è molto rara:
infatti la malattia di Lyme è un’infezione causata da un batterio, Borrelia burgdorferi, che è trasportata principalmente dalla zecca del cervo. Le persone morsicate da una zecca infettata sviluppano questa malattia infiammatoria, che prima colpisce la pelle e poi può trasmettersi alle articolazioni, sistema nervoso e altri sistemi corporei. Un rash può apparire da 3 a 30 giorni. Il rash di solito è rosso e può circondare la zona del morso della zecca nella quale qualche volta è definito come un modello a “occhio di bue”. Altri sintomi possono includere dolore articolare artrite-simile, febbre, cefalea, dolori muscolari, affaticamento, e torcicollo.
Poiché questi sintomi sono simili a quelli di altre malattie, la diagnosi della malattia di Lyme è spesso ritardata. Questo è problematico perché, se non trattata, possono svilupparsi sintomi più severi, includendo l’artrite dolorosa, rigonfiamento articolare, problemi cardiaci, e problemi al sistema nervoso centrale che potrebbero portare a disordini mentali. Fortunatamente, con la scoperta precoce e il trattamento, la malattia di Lyme può essere curata. Ci sono diversi antibiotici orali disponibili per trattare questa malattia.
Precauzioni standard, così come indossare abbigliamento protettivo, usare repellenti per le zecche, e controllare (ed eliminare) le zecche ad intervalli regolari, sono le migliori difese contro la malattia di Lyme. In aggiunta, ci sono test che possono diagnosticare la malattia di Lyme. Prima di tutto si misurano i livelli di anticorpi che sono stati prodotti contro la spirocheta Borrelia burgdorferi (batterio). Questo test può apparire negativo se è eseguito nelle prime settimane dopo l’infezione. Perciò, se i sintomi persistono, il test dovrebbe essere ripetuto poche settimane più tardi. Un Western blot o un test basato sul DNA può anche essere eseguito per confermare un test di screening iniziale. Il test Western blot è più accurato perché esso è usato per la ricerca degli anticorpi specifici per Borrelia burgdorferi. Può anche essere eseguito un test basato sul DNA, con la reazione polimerasica a catena (PCR) ed è ancora più sensibile; esso è usato per rilevare il materiale genetico del batterio infettante.
Vista la rarità della malattia è bene aver avuto le idee chiare anche perchè le persone affette da tale patologia oggi possono avere una buona vita.
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.


La malattia di Lyme è un’infezione causata da un batterio, Borrelia burgdorferi, che è trasportata principalmente dalla zecca del cervo. Le persone morsicate da una zecca infettata sviluppano questa malattia infiammatoria, che prima colpisce la pelle e poi può trasmettersi alle articolazioni, sistema nervoso e altri sistemi corporei. Un rash può apparire da 3 a 30 giorni. Il rash di solito è rosso e può circondare la zona del morso della zecca nella quale qualche volta è definito come un modello a “occhio di bue”. Altri sintomi possono includere dolore articolare artrite-simile, febbre, cefalea, dolori muscolari, affaticamento, e torcicollo.

Poiché questi sintomi sono simili a quelli di altre malattie, la diagnosi della malattia di Lyme è spesso ritardata. Questo è problematico perché, se non trattata, possono svilupparsi sintomi più severi, includendo l’artrite dolorosa, rigonfiamento articolare, problemi cardiaci, e problemi al sistema nervoso centrale che potrebbero portare a disordini mentali. Fortunatamente, con la scoperta precoce e il trattamento, la malattia di Lyme può essere curata. Ci sono diversi antibiotici orali disponibili per trattare questa malattia.

Precauzioni standard, così come indossare abbigliamento protettivo, usare repellenti per le zecche, e controllare (ed eliminare) le zecche ad intervalli regolari, sono le migliori difese contro la malattia di Lyme. In aggiunta, ci sono test che possono diagnosticare la malattia di Lyme. Prima di tutto si misurano i livelli di anticorpi che sono stati prodotti contro la spirocheta Borrelia burgdorferi (batterio). Questo test può apparire negativo se è eseguito nelle prime settimane dopo l’infezione. Perciò, se i sintomi persistono, il test dovrebbe essere ripetuto poche settimane più tardi. Un Western blot o un test basato sul DNA può anche essere eseguito per confermare un test di screening iniziale. Il test Western blot è più accurato perché esso è usato per la ricerca degli anticorpi specifici per Borrelia burgdorferi. Può anche essere eseguito un test basato sul DNA, con la reazione polimerasica a catena (PCR) ed è ancora più sensibile; esso è usato per rilevare il materiale genetico del batterio infettante.


La malattia di Lyme è un’infezione causata da un batterio, Borrelia burgdorferi, che è trasportata principalmente dalla zecca del cervo. Le persone morsicate da una zecca infettata sviluppano questa malattia infiammatoria, che prima colpisce la pelle e poi può trasmettersi alle articolazioni, sistema nervoso e altri sistemi corporei. Un rash può apparire da 3 a 30 giorni. Il rash di solito è rosso e può circondare la zona del morso della zecca nella quale qualche volta è definito come un modello a “occhio di bue”. Altri sintomi possono includere dolore articolare artrite-simile, febbre, cefalea, dolori muscolari, affaticamento, e torcicollo.

Poiché questi sintomi sono simili a quelli di altre malattie, la diagnosi della malattia di Lyme è spesso ritardata. Questo è problematico perché, se non trattata, possono svilupparsi sintomi più severi, includendo l’artrite dolorosa, rigonfiamento articolare, problemi cardiaci, e problemi al sistema nervoso centrale che potrebbero portare a disordini mentali. Fortunatamente, con la scoperta precoce e il trattamento, la malattia di Lyme può essere curata. Ci sono diversi antibiotici orali disponibili per trattare questa malattia.

Precauzioni standard, così come indossare abbigliamento protettivo, usare repellenti per le zecche, e controllare (ed eliminare) le zecche ad intervalli regolari, sono le migliori difese contro la malattia di Lyme. In aggiunta, ci sono test che possono diagnosticare la malattia di Lyme. Prima di tutto si misurano i livelli di anticorpi che sono stati prodotti contro la spirocheta Borrelia burgdorferi (batterio). Questo test può apparire negativo se è eseguito nelle prime settimane dopo l’infezione. Perciò, se i sintomi persistono, il test dovrebbe essere ripetuto poche settimane più tardi. Un Western blot o un test basato sul DNA può anche essere eseguito per confermare un test di screening iniziale. Il test Western blot è più accurato perché esso è usato per la ricerca degli anticorpi specifici per Borrelia burgdorferi. Può anche essere eseguito un test basato sul DNA, con la reazione polimerasica a catena (PCR) ed è ancora più sensibile; esso è usato per rilevare il materiale genetico del batterio infettante.
Cordialità
DUILIO SIRAVO
http://www.baab.it/siravoduilio_/
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