Ascesso a dente devitalizzato da anni

Buongiorno. Cercherò di esser più breve possibile.
Ho un dente (credo sia il 6 molare inferiore destro) devitalizzato almeno 30 anni fa. Alcuni anni fa mi si è spezzato e da allora sono rimaste praticamente solo le radici e poca parte del dente senza causare problemi. Un anno fa in occasione di una lastra panoramica il mio dentista mi ha informato dell'esistenza di una infiammazione localizzata alla base delle radici, rilevabile da una sorta di "rarefazione" ossea in rx. Il suo consiglio è stato "ritrattamento canalare" (tra l'altro costoso: 350 euro circa) per evitare che l'infiammazione si diffondesse.
Per un anno ho fatto finta di nulla (nessun problema e nessun dolore) finché, pochi giorni fa, dietro sollecito del dentista, ho acconsentito alla terapia. Ho eseguito una prima sessione (lunedì scorso 15/2/2010), peraltro breve, in cui è stata eseguita una nuova rx e quella che mi pare sia stata una riapertura e misurazione canalare. Dopo due giorni ho cominciato ad avvertire dolore crescente curato con Neotetranase (ogni 8 ore) e Synflex (ogni 12 ore) . Nella notte tra sabato 20 e domenica 21 il dolore era davvero insopportabile, associato ad un gonfiore notevolissimo della gengiva esterna che, fortunatamente, ha prodotto una sorta di rottura della sacca di pus con fuoriuscita di materiale misto a poco sangue e contemporanea riduzione del dolore.
Adesso (martedì 23/2) il dolore sta ricominciando, anche se molto più lieve, ed ho notato che in pratica si è formato una sorta di canale di comunicazione tra radici e gengiva, tanto che premendo la gengiva, fuoriesce del liquido denso che sembra pus diluito (in piccola quantità, s'intende). MI dicono che questa sia una fortuna, perché corrisponde in pratica alla "valvola di sfogo" che dovrebbe evitare ulteriori peggioramenti dell'infezione.
Si aggiunga che l'assunzione di Synflex comincia a causarmi crampi di stomaco, per cui vorrei sapere:
- la causa probabile dell'infezione (scarsa igiene strumenti. ...)?
- la correttezza della terapia, soprattutto tenendo conto che il mio dente non mi causava alcun dolore, anche se in condizioni critiche come detto dal dentista, di cui non ho motivo di dubitare
- la prevedibile durata del problema (per quanto possibile stimarlo, ovviamente)
- suggerimenti di qualunque tipo

Ovviamente vorrei cercare di salvare il dente ( o quel che ne rimane).
Spero di esser stato chiaro. Rimane
Grazie e cordiali saluti
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Dr. Orazio Ischia Dentista 600 10 1
Gentile utente il problema deriva da una movimentazione di batteri dall'interno all'esterno del dente,questo a seguito della terapia endodontica.Non si può risolvere in pochi giorni,ma è necessaria una corretta endodonzia.Se ben esguita le sue possibilità di mantenere il dente sono molto alte.Cordialmente

Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,

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dopo
Utente
Utente
Caspita, che rapidità, grazie infinite. Visto che è così cortese, approfitto per porre altre due domande:
1) la mia intenzione sarebbe di attendere che la parte guarisca (diciamo almeno un paio di settimane) prima di proseguire con l'otturazione canalare. e' un approccio corretto ?

2) Ho il dubbio tuttavia che in questo frattempo la presenza di canali aperti possa cusare ulteriori infezioni: è un dubbio realistico e se sì, come posso farvi fronte.

Grazie infinite.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Orazio Ischia Dentista 600 10 1
Il secondo punto della sua domanda è di grandissima importanza ed è lì che si gioca la terapia.In capo a 96 ore un canale radicolare anche con contaminazione fortemente ridotta dalle cure se lasciato aperto,o meglio non otturato in modo tridimensionale si ricontamina.Quindi provveda al più presto.Saluti
Salute orale

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