Il risultato è stato che parecchi impianti sono stati inseriti nel seno mascellare

Da ormai due anni mi sono stati inseriti numerosi impianti che mi hanno sempe dato grossi problemi e soprattutto dolori. Il mese scorso dopo aver avuto l'ennesimo mal di denti e dopo l'ennesima visita dentistica mi è stato prescritto di effettuare il dentalscan di tutta l'arcata superiore (arcata ove sono stati inseriti gli impianti). Il risultato è stato che parecchi impianti sono stati inseriti nel seno mascellare. Ora sto "girovagando" da un dentista all'altro ma senza grande conforto. Infatti i pareri risultano essere a volte molto contrastanti sul da farsi. Io vivo a metà strada tra Milano e Novara e volevo sapere se esistono nella mia zona dei centri dentistici specializzati per questi tipi di problemi che mi possano dare una mano.
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113 5
purtroppo non siamo autorizzati a dare nominativi di colleghi, per regolamento
un impianto che " fa male" o si manifesta con " dolori" va rimosso
strano che nessuno le abbia risolto i suoi problemi
un impianto nel seno in assenza di processi infiammatori non dà nessun problemi e può essere tranquillamente lasciato in sede
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

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Dr. Sandro Compagni Gnatologo, Medico dello sport 257 3
Continui a cercare a Milano ce ne sono di colleghi bravi, come chi le ha risposto sopra, fino a quando troverà che le darà risposte chiare e risolutive sul da farsi.
Saluti

Dr. Sandro Compagni
Parodontologo, Gnatologo, Odontoiatra Sportivo, Odontologo Frorense
studiodentisticocompagni@gmail.com
www.studiodentistic

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Dr. Orazio Ischia Dentista 600 10 1
Potrebbe farsi un'idea di quello che è il panorama implantologico italiano,sebbene limitatamente ad i soci di una primaria società scientifica,cliccando
http://www.sicoi.it/index.php?option=com_contact&view=category&catid=12&Itemid=7&lang=it
Ma di abilissimi ne troverebbe certamente un gran numero,anche fra i non iscritti.
Cordiali saluti

Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,

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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Non si preoccupi se gli impianti appaiono nel seno mascellare.
Non rappresenta, di per sè, nessun problema.
Molte volte lo "sconfinamento" nel seno mascellare è ricercato intenzionalmente per ancorare l'impianto alla corticale e conserire quindi una stabilità migliore.
Purtroppo su questo sentirà pareri discordanti (come quello di chi le ha fatto rilevare questo aspetto come un problema); molti implantologi di scarsa esperienza ritengono questo un errore.
Personalmente, ad esempio, eseguo questa manovra di ancoraggio SEMPRE.

Gli impianti non devono dare fastidio, invece.
Se lo danno c'è un problema da risolvere.

Oltre ai soci delle varie società scientifiche, c'è anche un validissimo competente implantologo a Milano che parecchi di noi conoscono.
E anche io non le sto dando nessun nominativo.

Però è intervenuto in questa discussione...

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#5]
dopo
Utente
Utente
In questi giorni mi sto organizzand, sulla scorta dei vostri preziosi suggerimenti, alcuni consulti da parte di varie srutture odontoiatriche.
A proposito del mio problema implantologico, vorrei sapere se l'eventuale estrazione di un impianto risulterebbe un'operazione particolarmente difficile come alcuni mi hanno prospettato. E soprattutto se risulta essere na via senza ritorno, ovvero un'operazione che non permetterebbe piùl'inserimento di un altro impianto.
[#6]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Cara Signora, dopo tutto questo divagare, potrebbe essere così gentile da spiegarci meglio quali sono i suoi dolori, in modo da cercare di capire se possono o no erivare dagli impianti. Per quanto riguarda il seno mascellare la localizzazione intrasinusale non si può stabilire in base ad una ortopanoramica.
Saluti

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#7]
dopo
Utente
Utente
I miei dolori si riferiscono all'arcata superiore sinistra e sono riconducibili agli impianti, poichè il dolore viene proprio da lì. In ogni caso non mi sono limitata all'ortopanoramica, io ho eseguito, come già da me riferito, il dentalscan, cioè una tac. E' proprio da tale esame che si sono accorti degli impiati inseriti nel seno mascellare non da una semplice otopanoramica.

Saluti
[#8]
Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113 5
come abbiamo detto un impianto con parte endosinusale in assenza di processi infiammatori non dà alcuna sintomatologia ed un impianto dolente vuol dire che non è integrato quindi facilmente rimovibile
altro è se la dolenzia è legata ad altri fattori, coem ad esempio assenza di gengiva aderente e gengivite marginale
cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Allora, se gli impianti "fanno male" non c'è altra soluzione che la loro rimozione!
Per quanto riguarda il dolore ritorno a ripetere che la sua descrizione è molto generica "I miei dolori si riferiscono all'arcata superiore sinistra" e poi "sono riconducibili agli impianti" su che base? E' la sua sensazione o è stata effettuata una visita clinica?
Il dolore di che tipo è? Continuo, pulsante, ad intervalli regolari, spontaneo o indotto? Ha dolori riferibili anche a problemi sinusali?
Mi sono spiegato adesso quando mi son permesso di dirle che la sua descrizione di dolore era generica?
In attesa La saluto cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite Dr. Finotti,ora comincio ad avere le idee un pò più chiare sulla situazione.
Per dire la verità da quanto sono riuscita a capire su tre impianti messi "non molto bene" uno pare veramente compromesso, infatti oltre ad avere il problema come gli altri 2 di essere inserito nel seno (la qual cosa a questo punto credo non sia più il problema)è inserito nell'osso di 9 mm (a me sembra un pò poco...).L'impianto però non si muove anche perchè è unito all'altro impianto a fianco da una corona a due denti unica.
A me comunque fa male tutta l'arcata sinistra dove gli impianti sono in tutto 4, ma in realtà non riesco ad individuare esattamente da dove viene il dolore.
Anche la gengiva non è messa bene, nessuno fino ad ora le ha dato importanza, ma a me sembra parecchio rossa.
Inoltre se predo l'antibiotico dopo 4 o 5 giorni il dolore non scompare, ma risulta essere almeno tollerabile.

Un'ultima domanda, cosa ne pensa della chirurgia con il laser per questo tipo di rimozioni? La reputa necessaria nei casi di parziale osteointegrazione? Le chiedo questo poichè qualcuno mi ha prospettato una tecnica (credo tradizionale)che ha chiamato "carotaggio" con conseguente problema di insufficienza ossea per un successivo reimpianto.
Ed inoltre mi interesserebbe capire se presso il suo studio di Milano la chirurgia con il laser viene praticata.

Grazie già in anticipo ed un cordiale saluto
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113 5
le rispondo indipendentemente da quello che ha scritto nelle ultime 2 righe perchè pur avendo l'attrezzatura da lei richiesta non farei mai una rimozione con il laser che mi sembra una sciocchezza di chi vuole vendere un'attrezzatura invece di un trattamento che può essere eseguito in modo meno traumatico in funzione dell'entità dell'integrazione, del tipo-forma dell'impianto e del problema presente ( chirurgia tradizionale, piezochirurgia, altre tecniche... )
9mm possono essere del tutto sufficienti per la protesi su un impianto in assenza di alcun problema, ma se ho un impianto da 16 e solo 9 sono di integrazione è chiaro che ho 7mm di impianto che potrebbe avere processi infiammatori e allora devo rimuoverlo e non serve certo un carotaggio per farlo
penso che stiamo scendendo troppo nel tecnico senza alcuna documentazione per farlo e così facendo rischiamo di dare informazioni errate.
poi è lo specialista che deve capire perchè una paziente ha disturbi-dolori su una riabilitazione su impianti e le assicuro che come molti miei colleghi che le hanno risposto, non è certo difficile per cui non capisco come mai il suo problema non sia ancora stato risolto
cordiali saluti

[#12]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Occorre rivolgersi a professionisti SERI e competenti, e verosimilmente le persone a cui si è rivolta non lo sono.

Mettiamo dei punti fermi.

IMPIANTI NEL SENO MASCELLARE:
Chi se ne frega.
Fra l'altro ce ne si accorge da una panoramica, a meno di non essere orbi.
Se risultano tali solo alla TAC, si tratta di unm piccolo ancoraggio nella corticale del seno, operato senza forare la menbrana dello stesso, non di un impianto nel seno.
E comunque anche s eavesse forato, pace.
Non è per quello che, in genere, un impianto ha problemi.

9 MM DI OSSO DISPONIBILE:
Non sono tanti, ma neppure pochissimi.
Ma quelli sono, e non sono di più.
SOPRATUTTO in quelle condizioni, è importante andare a cercare un ancoraggio nella corticale del seno, anche se poi sicuramente ci sarà qualche collega idiota o in malafede pronto a criticare dicendo: "Guardi, le ha messo l'impianto nel seno mascellare".

RIMOZIONE DI UN IMPIANTO:
Un impianto da togliere muove.
Un impianto da conservare è fermo.
TUTTI gli impianti sono "parzialmente osteointegrati".
Anche quelli "che vanno bene" lo sono parzialmente (70%, 80%, 90%...).
Ma o sono fermi, o muovono.
Se muovono si tolgono così: piccola anestesia (spesso basta 1/3 di dose) e svitamento. Il tutto assolutamente indolore.
Tempo necessario: 10 secondi. A volte anche meno.
Ci possono essere delle retrazioni ossee che creano delle gengiviti marginali, come le ha descritto il dr. Finotti, e allora si decide volta per volta in base ad altri fattori che non è semplice spiegare on-line.
Si scrivono dei trattati su questo argomento.
Un impianto con alcuni millimetri di osteointegrazione (parziale, ripeto) si toglie comunque con una facilità paragonabile a quella di una estrazione dentaria.

Non so chi è il dentista che le ha parlato di chirurgia laser per togliere un impianto.
Sono gli effetti delle lauree prese per corrispondenza...

RIMETTERE UN IMPIANTO DOPO CHE NE E' STATO TOLTO UNO.
Circa 2/3 delle volte quando ne tolgo uno ne metto un'altro un pò più largo, in pochissimi minuti.
Altre volte le consizioni oggettive mi suggeriscono di aspettare un tempo variabile fra 20 giorni e 3-4 mesi prima di rimetterlo.
Ma altri implantologi preferiscono aspettare sempre.
Non c'è un modo giusto e uno sbagliato.
C'è soltanto un "pilota" che per andare da Piazza della Repubblica alla Darsena preferisce passare per Porta Romana mentre l'altro preferisce passare per il Castello Sforzesco.
Tutti e due arrivano a destinazione.
Poche sono le volte che, una volta rimosso un impianto, non ci sono più le condizioni per rimetterne un'altro.

PERCHE' VA MALE UN IMPIANTO:
Tutto è ricondicibile a 3 possibilità.
1) E' successo qualcosa nella fase chirurgica, magari non ce ne si accorge subito, ma pochi giorni dopo aver messo la protesi.
2) E' sbagliata la protesi, e fa saltare gli impianto sotto. In genere occorrono almeno alcuni mesi di funzionamento.
3) E' sbagliato il progetto implantologico o protesico: protesi apparentemente fatte bene ma inadeguate alla situazione, oppure numero, posizione e forma degli impianti inadeguati al carico che dovrebbero avere gli impianti.

Come vede, finora ci sono stati molti incompetenti che le hanno parlato di impianti.
Il vero problema è che in genere un paziente medio non ha le conoscenze culturali per difendersi dagli incapaci.

[#13]
dopo
Utente
Utente
Dr. Formentelli grazie veramente, la sua spiegazione è veramente esaustiva e per certi versi veramente incoraggiante. Fino ad ora i dentisti da me consultati sono stati abbastanza evasivi nelle spiegazioni. Io pensavo che da esami specifici il problema dovesse essere chiaro, poi la soluzione può essere molteplice, ma la causa deve essere bene individuata...Insomma mi sembra di essere un caso senza speranze ove nessuno osa pronunciarsi, o meglio che nessuno (fino ad ora) ha voluto accettare di risolvere. A volte penso perfino di aver un male incurabile...
Spero proprio di trovare il professionsta giusto che si prenda a cuore il mio caso (e soprattutto che lo capisca...) e cerchi soprattutto di sollevarmi da questa situazione di continuo dolore che è veramente debilitante.

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