Ipermonconizzazione incisivi superiori
sono una ragazza di 31 anni che da 2 anni sta vivendo un incubo! cerco di riassumere brevemente cosa mi è accaduto..Nel 2002 a causa di una carie molto estesa mi sono stati devitalizzati due incisivi superiori(il centrale di sinistra e quello accanto più piccolo). Premetto che in precedenza avevo avuto due gravidanze e avevo trascurato i miei denti già molto soggetti a carie. Dopo la devitalizzazione i miei denti hanno cominciato a scurirsi e, dopo 7 anni e dopo aver consultato alcuni dentisti, mi sono fatta convincere per l'incapsulamento al fine di risolvere questo inconveniente. Quindi solo ed esclusivamente per una questione estetica...mai l'avessi fatto!!! Una volta pronte le corone non mi sono piaciute e, dopo un pò che ce le avevo fissate con un cementino temporaneo, le mie gengive hanno cominciato a sembrare sofferenti. Dopo anni di continui tentativi di far riprendere le gengive e sistemare le corone non ci sono stati miglioramenti. Cominciano le varie discussioni col mio dentista finchè presa dallo sconforto più totale decido di rivolgermi altrove. Gli altri dentisti, però, mi hanno messa davanti ad un quadro clinico allucinante!! Mi dicono che i miei denti sono stati ipermonconizzati e che c'è poco da fare per rimediare!! Ora sono in cura da un dentista che mi ha dato qualche speranza ma io ho troppi dubbi!! Secondo voi cosa si potrebbe fare???
Sperando in una vostra risposta vi porgo distinti saluti.
Saluti.
Dr. Marcello Fantini
Chirurgia orale - Implantologia
www.studiofantini.jimdo.com
Come quello di costruire delle corone che non facciano sanguinare le gengive.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
ps. Non ho spazio nella chiusura dei denti sò che è un altro bel problema questo..
mi hanno anche parlato di estrusione,allungamento della corona ecc.. io ho solo un enorme confusione in testa.In questo momento ho dei nuovi provvisori che mi stanno facendo guarire l'infiammazione gengivale..ma vivo nel terrore anche perchè è tutto precario quindi devo stare molto attenta a mangiare, parlare ecc..
Fare della BUONA ODONTOIATRIA, quindi.
Se il suo dentista sta facendo questo, probabilmente lei è sulla buona strada e non ha bisogno di noi.
Saluti.
dott. L. Cosma Spec. in Ortodonzia e Gnatologia
perf. in endodonzia e protesi
email luciano.cosma@medicitalia.it
drlucianocosma@yahoo.it
Se i due incisivi laterali non potessero invece essere recuperati, un valente implantologo è in grado di inserire due impianti in sostituzione e di raggiungere un OTTIMO risultato estetico.
spesso riprendere il lavoro svolto da altri è un'impresa se non impossibile, certamente difficoltosa e con scarse possibilità di totale successo.
Certamente il tentativo di portare a guarigione i tessuti gengivali è corretto, perchè permetterà al dentista di valutare la terapia migliore e quella meno invasiva, cioè se è ancora possibile ripetere una riabilitazione con protesi fissa:
se vi sono perni-moncone, la sostituzione di questi, anche se comporta dei rischi per l'integrità delle radici, potrebbe agevolare una nuova riabilitazione in tal senso.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
Saluti.
Se "non può pensare sinceramente ad un impianto", come lei dice, allora non ci pensi proprio, visto che non ci stanno pensando neppure i suoi curanti.
Saluti.
se ci fosse l'indicazione e venisse fatto da mani esperte il problema estetico non si porrebbe dato che tutto il trattamento che lei sta effettuando ha delle finalità estetiche, non crede? Ma potrebbe anche non essere indispensabile effettuarlo. Oppure glielo hanno già consigliato?
Cordiali saluti.
Dr. Lorenzo Ricapito.
Perfezionato in Odontoiatria Pediatrica.
Perfezionato in Odontostomatologia dello Sport.
l'allungamento di corona clinica non penso si possa definire "intervento" in senso classico, è un aiuto, un artificio terapeutico che consente di recuperare 1-2 millimetri di radice residua ai fini di una stabilità migliore nel tempo del manufatto protesico. Consente soprattutto di rendere più gestibile dal punto di vista igienico i margini di una corona e per questo è sicuramente indicato per le zone latero-posteriori dove l'igiene è più difficile da effettuare. In zone anteriori l'igiene è molto più semplice per cui è molto difficile che si effettui di routine tranne nei casi di particolari recuperi di radici di incisivi e/o canini. Ma se risultasse indispensabile per evitare rischi di gestione difficoltosa dell'igiene marginale di una corona si effettua senza tanti preamboli, è di una tale minuzia che a volte il paziente non riesce nemmeno a valutarne ad occhio nudo la differenza del livello gengivale tra prima e dopo il trattamento senza l'ausilio di fotografie o ingrandimenti. Credo che lei si stia preoccupando della cosa meno importante proprio perchè scevra da qualsiasi rischio specifico.
Cordiali saluti.
L'allungamento della corona clinica SERVE per repuperare un dente ed avere un tessuto di sostegno sano.
NON FARLO significa forse avere un risultato estetico migliore (sottolineo FORSE) con tessuti malati.
Cosa possono fare i tessuti malati?
L'ha già visto, ed è per questo che è in cura.
Lo lascia lavorare in pace questo dentista, che stanto a tutto quello che mi ha raccontato appare serio, preparato e onesto, o preferisce che si stufi di lei e la mandi al diavolo?
Così potrà ritornare da uno dei tanti altri cialtroni a farsi rovinare la bocca come già successo.
ma lei crede che un odontoiatra che faccia bene il suo lavoro non abbia come fine anche quello di far sorridere i suoi pazienti?
Lei crede che un odontoiatra si impegni ad eseguire terapie conservative e protesiche col fine di creare conseguenze negative sul volto?
Lei pensa che un odontoiatra abbia come fine quello di aumentare l'ansia dei pazienti che a lui si rivolgono così da poter lavorare anche lui stesso sotto stress?
Ebbene, se lei pensasse tutto questo, per quanto io possa capire (ma fino ad un certo punto) l'origine di questi suoi cattivi pensieri, forse sarebbe il caso che si rivolga prima ad un'altra categoria medica che le dia l'opportunità di rientrare in un ragionevole equilibrio psico-fisico anzichè riversare indistintamente su tutta la categoria odontoiatrica le esperienze vissute in qualche suo brutto incontro precedente.
E' una considerazione che le rivolgo col cuore proprio perchè tutti i giorni veniamo a contatto con atteggiamenti simili al suo, anche se per fortuna non sempre così estremi, che in genere vengono approcciati e risolti con un comprensione e immedesimandosi nel paziente.
Le invio un cordiale saluto con l'augurio che possa dare la fiducia che merita al PROFESSIONISTA al quale lei si rivolge.
la comprendo bene soprattutto perchè la sua storia non è l'unica e comunque chi ha operato su di lei, chi opera e chi opererà è un essere umano. Come tale dovrebbe compenetrarsi nel problema professionale e dare una soluzione, la migliore che sia in grado, compatibilmente al consenso del paziente. Se dopo tutto questo qualcosa non dovesse andare e lei credesse in una responsabilità dell'operatore, probabilmente saprebbe che strada intraprendere. Se invece pensa che ci siano state delle situazioni impreviste, allora ci metta una pietra sopra e con pazienza, sua ma anche di colui che dovrà darle una mano professionale, troverà senz'altro una maniera di ritornare a uscire, ad andare a cena fuori, a star serena in mezzo alla gente.
Il suo stato di abbattimento è comprensibile però è anche vero che nessuno l'ha legata obbligandola a sottostare ad un incapsulamento di due denti decolorati, quindi che già non la facevano vivere bene.
Non se la prenda col mondo che la circonda, non ha senso, soprattutto perchè il mondo stesso la farà tornare a sorridere.
Buona giornata.
Ora però vorrei capire la motivazione di questa sua difficoltà:
- è ancora scossa dal tradimento delle sue aspettative di 3 anni fa;
- oppure non ancora abbastanza sicura di chi adesso si sta preoccupando di risolvere il suo caso?
Nel primo caso c'è una ferita che però nel tempo deve guarire e quindi non può far nulla ma andrà sempre meglio; nel secondo, invece, ha la possibilità di agire, se volesse, cercando di ottimizzare il rapporto e le aspettative con l'attuale collega o un altro se costui non riuscisse a catturare a pieno la sua fiducia.
Stia bene.
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