Dente traumatizzato

Salve. Scrivo per spiegare questo mio problema.
Dicembre 2009, mi sveglio una notte contemporaneamente ad un rumore e un dolore proveniente dalla bocca. Mentre dormivo, con i denti inferiori ho colpito fortemente l'arcata superiore spingendo verso fuori. Il dente che ne ha risentito, dal quale proveniva un forte dolore, era l'incisivo laterale superiore sinistro. Però passato qualche minuto è finito tutto.
Settembre 2010, un forte dolore generale a tutta l'arcata superiore sinistra. Radiografia: l'incisivo laterale (colpito quella notte) andava devitalizzato perchè il nervo era in necrosi.
Devitalizzato il dente, è passato quel forte dolore e non c'è più la sensibilità al caldo e al freddo.
Il problema è questo: da allora il dente è MOLTO sensibile a qualsiasi tipo di pressione, se lo tocco, quando passo lo spazzolino, quando passo il filo interdentale ai lati...non posso spezzare nemmeno il pane, e mi fa male se, parlando lo colpisco leggermente con il dente inferiore.
E' un dolore che dura solo quel momento in cui il dente è sollecitato, per il resto non dà problemi, non pulsa e non fa male. Ma andando a toccarlo, avverto una grande sensibilità, mi dà la sensazione che se subisse un altro colpo si spezzerebbe.
Aprile 2013, visto che la cosa persiste e non migliora, altra visita e altra radiografia. E' evidente dalla radiografia la terapia canalare effettuata nel settembre 2010. Forse, a detta del nuovo dentista, la pasta indurente è stata messa troppo su (c'è una puntina che spunta, non so come spiegarlo). Consiglio del dentista: riaprire, svuotare lo spazio occupato prima dal nervo, medicare e richiudere provvisoriamente per vedere se c'è sollievo, con app.to per richiudere definitivamente tra qualche giorno.
Sono passati diversi giorni, la situazione non è cambiata per niente. Il dente è tranquillo se non lo tocco, ma se lo sollecito, avverto sempre il solito dolore alla pressione. Parere del dentista: al prossimo app.to rifacciamo la medicazione e richiudiamo provvisoriamente per vedere se cambia qualcosa, altrimenti sembra sarà necessaria una apicectomia.
Ma mi sembra una soluzione un pò estrema.

Qual'è il vostro parere? Non è possibile che con quel trauma subito anni fa il dente abbia una frattura da qualche parte (da quanto ho capito una frattura non è nemmeno ben visibile dalla radiografia)?

Grazie
[#1]
Dr. Elia Nakhle Dentista, Gnatologo, Ortodontista 119 3
Gentile utente,
e' probabile che vi sia un precontatto dentale con il dente in questione e il digrignamento notturo abbia peggiorato la sintomatologia.
Puo' avere subito una frattura radicolare, con il colpo di quella notte ed appunto non di facile visualizzazione tramite radiografia endoral, la prognosi prevede l'estrazione.
Sono contrario alle apicectomie, trattandosi poi di un laterale, a maggiore ragione.Utile analizzare la situazione da un punto di vista occlusale . Cordiali saluti

Nakhle Dr. Elia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta!
Credo di essere d'accordo con il precontatto...
Che cosa intende per "analizzare la situazione da un punto di vista occlusale"?
Quindi non si può verificare l'esistenza di una eventuale frattura radicolare?
[#3]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente, probabilmente lei è una bruxista (drighignare/serrare) è questo aspetto va indagato ed affrontato.
La terapia canalare può aver avuto una delle seguenti complicanze :

1- Materiale da otturazione canalare oltre apice.

2- Chiusura di un canale ancora infetto.

3- Frattura radicolare o da trauma o da terapia canalare.

4- Precontatto in occlusione centrica o lateralità.


Nei primi due casi il dente va ritrattato endodonticamente.
Nel terzo caso è molto probabile l'estrazione.
Nel quarto caso, rimosso il precontatto per tempo la sintomatologia rientra.
A volte, il dato all'rx della frattura è tardivo rispetto al sintomo.
Cordiali saluti


Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

[#4]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56 18
Gentile paziente,
in casi come il suo può essere di utilità una radiografia 'Cone Beam' ad alta risoluzione (almeno 0,2 voexel): lo studio in 'navigazione digitale' del dente consente ragionevoli certezze circa la eventuale microfrattura, la cui evidenza, porterebbe alla estrazione.
D'altra parte affrontare altre terapie senza aver escluso la frattura può esporla a trattementi non risolutivi.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti per le risposte.

Se il problema fosse: "Materiale da otturazione canalare oltre apice" (diagnosi proposta anche dal dentista, dopo aver fatto radiografia), avendo provveduto giorni fa alla riapertura e chiusura provvisoria, avrei dovuto avvertire già da subito il sollievo a questa esagerata sensibilità alla pressione? (non è avvenuto).

Se invece il problema fosse: "Frattura radicolare o da trauma o da terapia canalare", (questa ovviamente non è stata vista in sede di radiografia), mi sembra necessaria per prima cosa una radiografia 'Cone Beam' ad alta risoluzione (almeno 0,2 voexel). Altrimenti rischio di procedere con terapie non risolutive. Uno studio privato è in grado di fare una radiografia del genere?

Grazie
[#6]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente, se mi chiama in privato le fornisco il nome di un collega che fa la Cone Beam.
Cordiali saluti
Salute orale

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