Chirurgia parodontale pre o post ortodonzia?

Gentili Dottori, vi scrivo per un problema ai denti che mi procura un certo disagio. A causa di una gengivite trascurata, in maniera graduale negli ultimi 5 anni l'incisivo superiore sinistro si è spostato, è uscito dal suo "binario" sventagliando lievemente in avanti e spostandosi verso sinistra. Questo spostamento mi ha creato un diastema, uno spazio tra i due incisivi di circa 2 mm. Vorrei fare un trattamento ortodontico per correggere questo diastema che è davvero anti-estetico. Naturalmente adesso sono in cura presso un centro dentistico e attraverso pulizie dentali ricorrenti la situazione della bocca è notevolmente migliorata. Anche le radiografie sono confortanti, fatta eccezione per il dente incisivo di cui sopra. In questo dente è stata riscontrata, tramite sondaggio parodontale, una tasca di 6 mm. Mi è stata paventata la possibilità di effettuare un intervento chirurgico per risolvere la tasca. Inizialmente mi è stato detto di procedere prima con l'intervento parodontale e in un secondo momento fare il trattamento ortodontico. Poi però il chirurgo mi ha detto che avrebbe parlato con l'ortodonzista (lavorano in team) perchè potrei anche risolvere prima il diastema e poi fare l'intervento chirurgico. Ma non è rischioso spostare il dente con una tasca di 6 mm, anche se poi dopo si fa l'intervento parodontale? E' una cosa fattibile? Oppure potrebbero avermelo detto nel timore che possa demotivarmi e rinunciare all'ortodonzia? Grazie
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Non avendola visitata le darò degli indirizzi di massima ma che hanno un riscontro concreto nella clinica quotidiana. La terapia ortodontica deve seguire un trattamento parodontale non può precederlo. L'inquadramento diagnostico è propedeutico a qualsiasi trattamento terapeutico. Quale è la sua diagnosi? La visita parodontale è parte importante della visita odontoiatrica: sondaggio parodontale in sei punti per ciascun dente, valutazione dell'indice di sanguinamento, valutazione del grado di mobilità dei denti, valutazione di radiografie endorali, presenza di eventuali migrazioni dentarie , di ascessi, di fistole , valutazioni gnatologiche ed occlusali, presenza di restauri conservativi e/o protesici incongrui che possono concorrere al quadro clinico-patologico della malattia parodontale, abitudini viziate. Completato l'inquadramento diagnostico si stabilisce un piano di trattamento parodontale che ripristini l'attacco epiteliale dei denti che hanno tasche infraossee. Dopo le terapie del caso, il parodontologo si confronta con l'ortodontista per valutare se esistono , per quel paziente, margini per un trattamento ortodontico con un'analisi degli eventuali rischi e dei possibili benefici. Non andrei, personalmente, ad applicare alcuna forza ortodontica su un incisivo con una tasca di 6mm, senza attacco dento-epiteliale e migrato, senza prima affrontare gli aspetti parodontali. Cordiali saluti

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

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Utente
Utente
Dott. Macrì la ringrazio per la risposta. Dunque, allo stato attuale dopo 5 sedute di ablazione e levigatura le mie gengive sono ritornate del loro colore rosa naturale, prima erano infiammate. Il sanguinamento è completamente assente. Il sondaggio parodontale è buono, l'unica tasca degna di nota è quella che le ho spiegato sul dente incisivo. Oggi su tale dente mi è stata fatta radiografia endorale. Purtroppo mi ritrovo a dover prendere una decisione importante: ero convinto che la chirurgia fosse come dire "l'ultima spiaggia" nei casi più gravi dove i denti dondolano..il mio incisivo seppur abbia questa tasca di 6 mm è saldissimo non si muove affatto. Però per poterlo spostare e risolvere il problema estetico sono costretto a intervenire lo stesso.
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente, se la situazione parodontale è rientrata non c'è nessun problema a sottoporsi ad un trattamento ortodontico. Una tasca di 6 mm su un incisivo, anche se non mobile, non è cosa da poco, ma non avendola visitata non posso esprimermi oltre in quanto non so se il sondaggio dei 6 mm è solo su uno dei sei punti da andare su un dente e non ho visionato radiografie. Il collega, che ha il polso della situazione, avrà valutato che il suo incisivo può essere sottoposto a forze ortodontiche. Nel suo primo intervento lei aveva affermato che le avevano prospettato la possibilità di fare prima il trattamento ortodontico e poi quello parodontale per risolvere la tasca; su questo aspetto sono in disaccordo.
Cordiali saluti
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Gentile Dott. Macrì, la tasca di 6 mm è solo in un punto dei sei che vengono monitorati, questo lo so per certo perchè mi è stato specificato dall'igienista a fine sondaggio. In ogni caso, non voglio avere fretta ma vorrei fare le cose nella migliore maniera possibile. A prescindere dal trattamento ortodontico, lei mi consiglierebbe comunque di risolvere questa tasca chirurgicamente anche se il dente non si muove? Mi sembra di capire che un difetto di questa portata alla mia età (37 anni) andrebbe in ogni caso risolto per evitare problemi in futuro. Ma le chiedo conferma. E infine, indicativamente quali sarebbero i tempi della terapia parodontale? Se mi opero presumo dovrò aspettare un bel pò prima di poter mettere mano all'ortodonzia
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente, le consiglio di sottoporsi prima ad un intervento di chirurgia parodontale, ovemai necessaria, per ridurre la tasca. Se il sondaggio di 6mm in un solo punto su sei è una buona notizia e lei ha ottime probabilità di una piena riuscita di un intervento parodontale. Ovviamante non l'ho visitata e mi interesserebbe sapere l'opinione del parodontologo. I tempi sono lunghi se pensa che il sondaggio, dopo un courettage, non lo ripeto mai prima di 90 giorni, in assenza di complicanze o altro, e che un innesto di osso al mascellare superiore guarisce tra i sei ed i nove mesi a seconda del tipo di innesto e della risposta del paziente. Meglio garantire un futuro al suo dente che un effimero quanto breve sorriso. Dopo avrà tutto il tempo per sottoporsi ad ortodontia.
Cordiali saluti
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Dottore la ringrazio tantissimo per il suo saggio consiglio, ho intenzione di seguire questa strada procedendo prima con la terapia parodontale. Approfitto della sua cortese disponibilità per chiederle un'ultima cosa. Una volta eseguito l'intervento parodontale, potrei applicare tra gli incisivi un pò di composito quantomeno per ridurre di 1 mm il diastema e renderlo meno anti-estetico? Insomma sarebbe una situazione temporanea di compromesso,durante quei nove mesi dopo l'innesto osseo
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente, assolutamente si può farsi chiudere con il composito il diastema temporaneamente ma sempre qualche tempo dopo l intervento. Cordiali saluti
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Dottore grazie mille. Grosso modo quanto potrebbe costare l'intervento chirurgico all'incisivo? Potrei cavarmela con 500 euro oppure sono interventi particolarmente costosi?
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente, difficile dire, dovrei averla visitata. L'onorario di un professionista non è il "costo" del materiale con "qualcosa" in più. Può tranquillamente chiedere un preventivo al collega non vedo perché non debba risponderle in maniera esaustiva.
Cordiali saluti
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Utente
Gentile Dott. Macrì, tra i farmaci che ho a casa mi ritrovo anche il Cortifluoral. Sul bugiardino c'è scritto che è ottimo per curare parodontiti e infiammazioni delle gengive. Contiene josamicina. Ha il vantaggio di poter essere applicato in loco intingendo un coton-fioc e massaggiando la zona interessata. Potrebbe essere un valido alleato nella mia lotta contro la parodontite o non serve? Grazie
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente, non serve.
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Utente
Gentile Dottore, sono appena tornato dalla visita odontoiatrica. Lo specialista dopo aver visionato la mia cartella dice che possiamo procedere al trattamento ortodontico e poi successivamente fare la terapia parodontale quando il dente si è stabilizzato in una posizione dritta. Devo quindi fidarmi? In questo centro lavorano in team e sono stato visitato dal parodontologo che ha comunicato per iscritto (all'interno della cartella al pc) con l'odontoiatra. Io ho comunque manifestato i miei dubbi e ripetutamente ho detto "siamo sicuri che ci siano le condizioni per spostare il dente"? E la risposta è stata più volte affermativa. Quello che le chiedo: in presenza di una tasca di 6 mm ci possono essere casi in cui è possibile procedere all'ortodonzia? Oppure devo scappare via a gambe levate? E' un centro molto quotato ci va tanta gente...sono confuso
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Buongiorno, ritengo si debba prima ridurre la tasca parodontale anche se il limite di un consulto online è che io non l'ho visitata.
Cordiali saluti
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Buongiorno dottore, ma allora cosa devo fare se mi trovo di fronte ad un team di medici che mi dicono il contrario? Potrei al limite farmi rilasciare un documento scritto dove preciso che in caso di problemi si assumeranno le responsabilità? E' mai possibile che noi pazienti dobbiamo sempre essere le vittime sacrificali
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente si faccia mettere per iscritto che ha una tasca di 6mm e la sua tipologia; si faccia mettere per iscritto la sequenza terapeutica ovvero prima ortodonzia e poi parodontologia ed infine a quali rischi va incontro nella terapia ed una stima del rischio perdita dellelemeno dentario. Così potrà decidere più serenamente. Un consenso informato insomma.
Cordiali saluti
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Gentile Dottor Macrì, ho chiamato al centro e ho fissato un colloquio col parodontologo. L'inizio del trattamento ortodontico è previsto infatti l'11 Maggio quindi c'è ancora tempo. Parlerò col dottore e gli chiederò, sulla base delle visite, delle rx endorali e quant'altro, per quale motivo rietiene che si possa procedere all'ortodonzia e le opportune garanzie. La cosa che più mi infastidisce è dover sembrare "malfidato" e sospettoso agli occhi dei medici, però se la dottrina medica stabilisce che la sequenza terapeutica è 1) parodontale e 2) ortodontica un motivo ci sarà..

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