Apparizione di neoformazioni dopo biopsia escissionale sulla lingua?

Gent.
mi Dottori,

stamattina sono stato sottoposto a biopsia escissionale di una lesione sulla punta destra della lingua.
Tale lesione era stata inizialmente ipotizzata come papilloma da un otorinolaringoiatra, quasi un anno fa.
Successivamente, da formazione pendula come appariva, si è come "attaccata" alla lingua.
In questa nuova forma sono stato visitato da un odontoiatra-stomatologo che ha escluso il papilloma e ha parlato di "fibroma", quindi mi ha convinto a fare biopsia.


La cosa strana è che dopo l'operazione, una volta tornato a casa dal day hospital, mi sono accorto della presenza di altre lesioni simili a quella rimossa che prima non c'erano, persino sul lato opposto della lingua.


Un mio amico farmacista sostiene che possa essere indicatore di un papilloma che non andava toccato e si è propagato.
Stando a lui bisognava prima accertarsi della natura della lesione prima di procedere chirurgicamente nella maniera più corretta possibile.
È davvero così?
Vi confesso che sono spaventato e sono indeciso se tornare domattina in ambulatorio.
Per l'esito dell'esame istologico saranno necessari almeno 15 giorni.
Come mi consigliate di procedere?
[#1]
Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.1k 124 2
Di non consultare il farmacista. La biopsia è il modo per dare nome e cognome alla lesione.
Nel frattempo si rifaccia visitare attendendo l'esito dell'esame istologico.

Giuseppe Antonio Privitera

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dr. Privitera,

riscrivo a distanza di quasi un mese per riferirLe dell'esito del mio esame istologico. La diagnosi riporta semplicemente Papilloma squamoso . Francamente sono molto contrariato. I papillomi non andrebbero escissi alla cieca, o quantomeno ci si dovrebbe accertare con biopsia agoaspirata prima di procedere con l'escissione. Alla visita di controllo il medico ha dato per certo non si trattasse di papilloma, diceva fosse un fibroma e che quindi si poteva procedere col metodo escissionale (bisturi).

In parte sono entrato in confusione nel lasciarmi convincere perché sin dapprincipio sia il medico che i suoi giovani adepti hanno parlato di biopsia, a questo punto desumo utilizzassero questo termine come sinonimo di 'esame istologico'. Alla luce dei fatti, rischio che il virus si propaghi nella lingua e regioni limitrofe della bocca. Dire che sono pentito dell'intervento è un eufemismo.

Per di più è rimasto un piccolo frammento in prossimità della cicatrice. Potrebbe trattarsi di un esito cicatriziale o di una rimozione eseguita in modo inadeguato. Alla visita di controllo di stamattina mi hanno prescritto un gel parodontale da applicare due volte al dì (Curasept), sperando di scongiurare la seconda ipotesi. Ma francamente ho l'impressione che questo team non sappia che pesci pigliare e stia procedendo alla cieca (N.B. Il Prof. in questione è un giovane uomo di 35 anni che si limita a mettere il timbro ai documenti lasciando il lavoro sporco ai suoi allievi ventenni, di fatto sono riuscito a parlargli di sfuggita solo in corridoio).

Da qui a quindici giorni dovrei ricontattare l'ospedale per richiedere una rivalutazione del caso (che diamine significa?!) e in ogni caso affrontare un lungo percorso di follow-up con visite di controllo ogni 4/6 mesi per accertarmi che la situazione non degeneri. Come direbbe il tanto bistrattato amico farmacista, cultore dell'olismo Evviva la medicina occidentale: c'è un problema? Rimuoviamo!

Lei cosa mi consiglia di fare? In attesa di Suo gentile riscontro, porgo cordiali saluti.
[#3]
Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.1k 124 2
Lei ha un atteggiamento, in generale parlo, nei confronti di chi la segue, molto contrariato.
Io non ho la possibilità di visitarla, posso dirle che il percorso, da ciò che racconta, è corretto.
Va comunque effettuato un follow up.
Dica comunque al farmacista che un papilloma in bocca non si lascia. Lei è libero di seguire CHI VUOLE, ma se scrive ad una comunità medica, lasci stare i farmacisti, che fanno un altro mestiere.
Il papilloma non si lascia anche per i rischi che esso stesso può determinare (il papilloma degenera).
Le dirò di più: avendo una diagnosi certa, di papilloma virus, il follow up deve essere fatto in maniera molto attenta e scrupolosa, perché L'HPV 16-18 è stato correlato come fattore di rischio per il cancro orale. Senza troppi patemi, ma meglio sapere da cosa devo difendermi, che far rimanere qualcosa senza sapere cos'è (fibroma...).
Questa è la mia opinione. Ciò non toglie che lei può decidere di essere seguito da chi vuole. In Italia, purtroppo, anche dal farmacista (che non ha studiato, comunque , medicina).

Giuseppe Antonio Privitera

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la pronta risposta. In effetti il mio risentimento, ancor più della contrarietà, era palese nei toni dello scritto, espressione di uno stato d'animo momentaneo.

Mi rendo conto di aver sbagliato nel citare a più riprese in questa sede l'amico farmacista. Se avessi scritto 'amico' e basta sarebbe stato meglio. Specificarne la professione ha dato ad intendere che io volessi affermare la superiorità della farmacia sulla medicina (scienze "ontologicamente" diverse seppure in qualche modo percepite correlate). O comunque la pertinenza rispetto a un caso chirurgico.

Direi di sorvolare una volta per tutte su questo incidente di linguaggio e concentrarci sull'oggetto del consulto.

Applicherò questo gel come prescritto dai medici e mi presenterò alle visite di follow-up. Se dovessi avere aggiornamenti sull'evoluzione della cosa e Lei o qualcuno dei Suoi colleghi qui presenti volesse seguirne gli sviluppi, sarei contento di continuare a scriverVi.

Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.1k 124 2
Certo, siamo qui per questo.
Saluti.

Giuseppe Antonio Privitera

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