Metastasi da mammella

Gent.mo Dott. Pastore, a mia mamma è stata diagnosticata una neoplasia mammaria con localizzazioni ossee e polmonari. Di seguito l’esito dell’esame istologico (MM DI CA MAMMARIO RE +90% RPG- TTF1- FISH SU CERBB2 NEGATIVA). Mia mamma era stata operata 25 anni fa di carcinoma duttale infiltrante della mammella destra, pT2N1b(+2/24)M0, G1, trattato all’epoca con chirurgia (mastectomia radicale destra secondo Madden e asportazione dei linfonodi del cavo ascellare omolaterale) e chemioterapia schema CMF.
Di seguito l’iter che ha portato alla diagnosi finale attuale: in data 16.10.2009 esegue PET/TAC che riporta la seguente diagnosi: Si evidenziano numerosi patologici accumuli di tracciante a carico dello scheletro, a livello della colonna cervicale, sterno, alcune coste, dialisi dell’omero destro, L4, ali iliache, ischio di sinistra, epifisi prossimali dei femori, specie a destra. Si rilevano inoltre patologici accumuli in un nodulo polmonare al lobo inferiore di destra delle dimensioni di circa 27 mm e in linfonodi paratracheale, sottocarenale e all’ilo polmonare destro.
A seguito di questa diagnosi viene sottoposta a TAC TORACE che evidenzia quanto segue: lobo inferiore destro: nodulo parenchimale con margini irregolari e spiculati di 2,4 cm, raggiunto dalle diramazioni bronchiali corrispondenti, con associato ispessimento del’interstizio peribroncovascolare adiacente: rilievo sospetto per linfangite. Altro nodulo parenchimale di analoghe caratteristiche di 15 mm, connesso da tralci parenchimali densi al nodulo precedentemente descritto e alla pleura costale adiacente, si evidenzia nel segmento basale laterale del medesimo lobo. Altri piccoli noduli più sfumati con diametro di 2 mm si riconoscono nel segmento apicale, basale anteriore e basale laterale del lobo inferiore destro.
In data 23.12.2009 inizia terapia con Femara (giornaliero) + Zometa (ogni 28 giorni).Immediatamente accusa gli effetti collaterali del farmaco (forti dolori alle articolazioni). Si prosegue tuttavia con la terapia. In data 14.04.2010 (dopo quasi 4 mesi di assunzione di Femara e dopo 3 flebo di Zometa) esegue PET/TAC per monitoraggio terapia.
L’indagine mostra un peggioramento della situazione, come segue: l’esame viene confrontato con il precedente analogo del 16.10.2009 rispetto al quale si documenta significativo incremento numerico delle localizzazioni ossee, attualmente presenti pressoché in tutti i segmenti esplorati.Si conferma la localizzazione polmonare mentre appaiono incrementate di numero quelle linfonodali toraciche.
Gli esami del sangue rilevano forti aumenti CEA: aumentato da 300 a 3000 ng/ml, CA 15-3: aumentato da 85 a 615 U/ml, FOSFATASI ALCALINA: aumentata da 1033 a 2782 UI/l. Lattato deidrogenasi (LDH) raggiunge un valore di 1612 UI/l. Peso Kg 45, H 1,68
Esegue TAC TORACE che rileva anch’essa un peggioramento rispetto alla TAC precedente (di 6 mesi prima).
Esistono possibilità di cura per mia mamma? Quale terapia? Grazie di cuore.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

senza dubbio esiste la possibilità di un trattamento adeguato quantomeno per frenare la malattia. Io eseguirei una chemioterapia con capecitabina, vinorelbina ed acido zoledronico abbinata a fulvestrant (ormonoterapico di ultima generazione, da somministrare i.m. ogni 28 gg). Abbinerei inoltre ipertermia capacitiva (vedi sito www.ipertermiaroma.it).

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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