Referto istologico post isterectomia
buongiorno a tutti.
mi rivolgo a voi per avere un parere sulla diagnosi contenuta nell'esame istologico effettuato dopo un intervento di isterctomia totale con conservazione degli annessi(fatto l'8 aprile). questo il referto:
Diagnosi clinica:
“voluminoso fibroma uterino sintomatico. Peso del pezzo operatorio n1 pari a 1.524 g.”
Descrizione macroscopica:
“1) utero globoso pervenuto in due parti, rispettivamente: 1A) cervice e canale endocervicale di 2x1,5 cm di base e 5 cm di altezza; al taglio, la mucosa appare brunastra ed il canale sottile e 1B) corpo e fondo uterino di 15x12x12 cm che, al taglio, presenta canale endometriale marcatamente ed estesamente ristretto e corpo-fondo occupato interamente, in sede intramurale, sottosierosa e sottomucosa, da un nodulo disomogeneo, marcatamente emorragico e necrotico centralmente, di 13x11x12 cm. Al taglio, detto nodulo appare di consistenza elastica e duro-elastica, aspetto fascicolato con numerose aree emorragiche, aree necrotiche, aree cistiche ed aree mixoidi. 2) cuneo ovario di 1 cm di lunghezza, al taglio, giallo-rossastro.”
Diagnosi
"1B) tumore liscio uterino ad incerto potenziale di malignità (STUMP; presenza di marcata e diffusa necrosi di tipo coagulativo ed ischemico, non atipia marcata delle cellule muscolari; attività mitotica bassa, <5 per 10HPF). endometrio ipotrofico-cistico; adenomiosi, focolai.
1A) cervicite cronica micropolipoide, con focale metaplasia pavimentosa dell'epitelio cilindrico endocervicale.
2)adenofibroma corticale in ovaia dx, scleroatrofica, frammento."
Il mio medico dice di stare tranquilla e di tenere solo controllate le ovaie ogni tanto. però mi aveva anche detto che non era necessario togliere l'utero perchè il fibroma non evolve in tumore e con la menopausa (peraltro non ancora arrivata alla data dell'intervento - ho 51 anni) si sarebbe "rimpicciolito".
quindi non mi sento di stare tranquilla.
vorrei sapere se, secondo voi è il caso di consultare un oncologo o se davvero posso stare tranquilla facendo controlli ecografici annuali come dice il mio medico.
ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
mi rivolgo a voi per avere un parere sulla diagnosi contenuta nell'esame istologico effettuato dopo un intervento di isterctomia totale con conservazione degli annessi(fatto l'8 aprile). questo il referto:
Diagnosi clinica:
“voluminoso fibroma uterino sintomatico. Peso del pezzo operatorio n1 pari a 1.524 g.”
Descrizione macroscopica:
“1) utero globoso pervenuto in due parti, rispettivamente: 1A) cervice e canale endocervicale di 2x1,5 cm di base e 5 cm di altezza; al taglio, la mucosa appare brunastra ed il canale sottile e 1B) corpo e fondo uterino di 15x12x12 cm che, al taglio, presenta canale endometriale marcatamente ed estesamente ristretto e corpo-fondo occupato interamente, in sede intramurale, sottosierosa e sottomucosa, da un nodulo disomogeneo, marcatamente emorragico e necrotico centralmente, di 13x11x12 cm. Al taglio, detto nodulo appare di consistenza elastica e duro-elastica, aspetto fascicolato con numerose aree emorragiche, aree necrotiche, aree cistiche ed aree mixoidi. 2) cuneo ovario di 1 cm di lunghezza, al taglio, giallo-rossastro.”
Diagnosi
"1B) tumore liscio uterino ad incerto potenziale di malignità (STUMP; presenza di marcata e diffusa necrosi di tipo coagulativo ed ischemico, non atipia marcata delle cellule muscolari; attività mitotica bassa, <5 per 10HPF). endometrio ipotrofico-cistico; adenomiosi, focolai.
1A) cervicite cronica micropolipoide, con focale metaplasia pavimentosa dell'epitelio cilindrico endocervicale.
2)adenofibroma corticale in ovaia dx, scleroatrofica, frammento."
Il mio medico dice di stare tranquilla e di tenere solo controllate le ovaie ogni tanto. però mi aveva anche detto che non era necessario togliere l'utero perchè il fibroma non evolve in tumore e con la menopausa (peraltro non ancora arrivata alla data dell'intervento - ho 51 anni) si sarebbe "rimpicciolito".
quindi non mi sento di stare tranquilla.
vorrei sapere se, secondo voi è il caso di consultare un oncologo o se davvero posso stare tranquilla facendo controlli ecografici annuali come dice il mio medico.
ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
[#1]
Gentile Sig.ra bene ha fatto a sottoporsi all'intervento chirurgico. Spieghi al suo medico di famiglia che quello che lei aveva non era un banale fibroma uterino, ma, senza preoccuparsi più di tanto, si tratta di una proliferazione muscolare liscia la cui evoluzione non può essere definita anticipatamente. In poche parole un tumore benigno che potrebbe evolvere e, se non tolto, si sarebbe modificato nel corso degli anni. Sono opportuni controlli annuali specie a livello polmonare. Non si deve attuare nessuna terapia. Cordiali saluti
Maurizio Spinelli
Maurizio Spinelli
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta veramente tempestiva alla mia richiesta.
non mi aspettavo un riscontro così sollecito e l'ho molto gradito, perchè, anche se non lo ammettevo, ero un po' in ansia. soprattutto per le risposte contradditorie che mi sono sentita dare da ginecologo e medico di base.
vorrei chiedere, se è possibile, altri chiarimenti:
1) il fatto di avere lasciato in sede gli annessi (tube e ovaie), potrebbe rendere possibile il ripresentarsi del problema a livello degli stessi? se sì, quali controlli è opportuno preventivare e con quali scadenze?
2) nessuno mi aveva finora parlato di possibile interessamento polmonare. (mi pareva di aver capito che questo tipo di tumore desse problemi a livello di muscoli lisci - intestino, stomaco ecc).
ora mi chiedo: il fatto di essere stata forte fumatrice per quasi 40 anni (ho smesso, con grande fatica, da un anno e mezzo), unito al fatto che dagli ultimi controlli fatti mi è stata riscontrata una BPCO di grado 2, potrebbe influire negativamente sulla prognosi futura? perdipiù, mio padre morì una decina d'anni fa proprio di tumore polmonare, anche questo potrebbe provocare un aumento del rischio?
3) mi consiglia di fare controlli a livello polmonare: quali pensa siano più opportuni? è sufficiente una rx periodica o serve qualche altro esame?
mi scuso per la lunghezza, ma sento il bisogno di capire bene cosa succede e non sempre i medici sono così disponibili e capaci di spiegare le cose in modo comprensibile come lo sono quelli che intervengono e collaborano con questo sito.
ancora grazie per l'attenzione
g.
non mi aspettavo un riscontro così sollecito e l'ho molto gradito, perchè, anche se non lo ammettevo, ero un po' in ansia. soprattutto per le risposte contradditorie che mi sono sentita dare da ginecologo e medico di base.
vorrei chiedere, se è possibile, altri chiarimenti:
1) il fatto di avere lasciato in sede gli annessi (tube e ovaie), potrebbe rendere possibile il ripresentarsi del problema a livello degli stessi? se sì, quali controlli è opportuno preventivare e con quali scadenze?
2) nessuno mi aveva finora parlato di possibile interessamento polmonare. (mi pareva di aver capito che questo tipo di tumore desse problemi a livello di muscoli lisci - intestino, stomaco ecc).
ora mi chiedo: il fatto di essere stata forte fumatrice per quasi 40 anni (ho smesso, con grande fatica, da un anno e mezzo), unito al fatto che dagli ultimi controlli fatti mi è stata riscontrata una BPCO di grado 2, potrebbe influire negativamente sulla prognosi futura? perdipiù, mio padre morì una decina d'anni fa proprio di tumore polmonare, anche questo potrebbe provocare un aumento del rischio?
3) mi consiglia di fare controlli a livello polmonare: quali pensa siano più opportuni? è sufficiente una rx periodica o serve qualche altro esame?
mi scuso per la lunghezza, ma sento il bisogno di capire bene cosa succede e non sempre i medici sono così disponibili e capaci di spiegare le cose in modo comprensibile come lo sono quelli che intervengono e collaborano con questo sito.
ancora grazie per l'attenzione
g.
[#3]
Gentile Signora rispondo per quanto mi riguarda ai punti da lei evidenziati:
1)Nessun problema a livello annessiale.
2)Questo tipo di tumore, nel caso remotissimo che possa comportarsi come maligno, potrebbe sviluppare metastasi polmonari, saltando il fegato; questo è il motivo del controllo polmonare, che è anche l'unica verifica possibile per valutare una eventuale evolutività della malattia. Non si tratterebbe quindi un nuovo tumore primitivo del polmone. Il BPCO penso lo possa tenere sotto controllo con idonea terapia cortisonica e broncodilatatrice (giusto?). Stiamo comunque come detto parlando di evenienze rarissime, che tuttavia è giusto conoscere.
3) Una lastra del torace annuale è più che sufficiente al controllo specifico.
Cordiali saluti.
M Spinelli
1)Nessun problema a livello annessiale.
2)Questo tipo di tumore, nel caso remotissimo che possa comportarsi come maligno, potrebbe sviluppare metastasi polmonari, saltando il fegato; questo è il motivo del controllo polmonare, che è anche l'unica verifica possibile per valutare una eventuale evolutività della malattia. Non si tratterebbe quindi un nuovo tumore primitivo del polmone. Il BPCO penso lo possa tenere sotto controllo con idonea terapia cortisonica e broncodilatatrice (giusto?). Stiamo comunque come detto parlando di evenienze rarissime, che tuttavia è giusto conoscere.
3) Una lastra del torace annuale è più che sufficiente al controllo specifico.
Cordiali saluti.
M Spinelli
[#4]
Ex utente
Gentile prof. Spinelli,
la ringrazio sentitamente per la sollecita, chiara ed esauriente risposta ai miei quesiti.
mi sento rassicurata in quelli che erano i miei dubbi, dovuti più che altro alle risposte evasive e fumose del mio medico che mi facevano sospettare cose che in realtà non c'erano.
grazie ancora e cordiali saluti
g
la ringrazio sentitamente per la sollecita, chiara ed esauriente risposta ai miei quesiti.
mi sento rassicurata in quelli che erano i miei dubbi, dovuti più che altro alle risposte evasive e fumose del mio medico che mi facevano sospettare cose che in realtà non c'erano.
grazie ancora e cordiali saluti
g
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 34k visite dal 31/05/2010.
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