Un adenocarcinoma non

Gentili medici,
all’inizio del mese di Aprile del 2011, a mio padre è stato diagnosticato un adenocarcinoma non a piccole cellule del polmone destro con secondarismi polmonari. Ha effettuato un primo trattamento chemioterapico (Carboplatino + Paclitaxel + Bevacizumab) ogni 21 giorni che ha avuto buoni risultati (riduzione della lesione principale), finiti 6 cicli di chemioterapia (Luglio 2011) ha continuato la terapia di mantenimento con il solo Bevacizumab. A Dicembre 2011 ha eseguito la radioterapia al mediastino e alla lesione principale, le due TC successive (Marzo 2012 e Giugno 2012) sono state peggiorative. Dopo la TC di Giugno l’oncologo ha deciso di effettuare un secondo trattamento chemioterapico con Pemetrexed ogni 21 giorni.
Dopo la prima seduta chemioterapica con Pemetrexed mio padre è sempre più abbattuto, è aumentata la dispnea e presenta disorientamento.
Abbiamo molta fiducia nell’oncologo che segue il caso, nonostante ciò desidererei chiedere un parere sulle scelte terapeutiche effettuate nel corso della malattia e in particolare sul trattamento con Pemetrexed.
Ci sono speranze?
Le cure sono quelle giuste?
Il Pemetrexed è il miglior farmaco in questo caso? Qual è l’effetto massimo che potrà avere?
Si poteva o si potrebbe fare di più o diversamente?
Come dice il Prof. Veronesi è giusto che un malato abbia un secondo parere.
Mi scuso per la prolissità ma la preoccupazione è molta ed ho cercato di essere il più chiaro possibile. Ringrazio anticipatamente.

Per completezza riporto il percorso clinico:
Aprile 2011: Non vi sono metastasi in altri organi, la lesione coinvolge il ramo segmentario del bronco posteriore destro (formazione solida a margini spiculata di 58 mm, con SUV max 26.6), vi sono millimetrici e subcentimetrici noduli (almeno 9, con incremento del metabolismo glicidico) sparsi in tutti i segmenti del polmone destro, nodulo centimetrico al segmento superiore del lobo superiore destro (SUV max 2.8), nodulo di 14mm al segmento apicale anteriore sinistro (SUV max 10.3) micronoduli al parenchima polmonare sx, linfoadenopatie ilomediastiniche a destra, il maggiore nella loggia del Barety di 19 mm (SUV max 7.0). Sta effettuando trattamento chemioterapico con schema Carboplatino AUC 5 + Paclitaxel 175 mg/mq + Bevacizumab 15 mg/kg con cicli ripetuti ogni 21 giorni.
Giugno 2011: La TAC ha evidenziato una riduzione volumetrica della lesione eterologa a margini spiculti al segmento posteriore del lobo superiore destro in atto di 55 x 35 mm sostanzialmente invariati i noduli inderiori al cm, linfonodi del diam max di 12mm in sede paratracheale.
Agosto 2011: La TAC evidenzia un’ulteriore riduzione della lesione.
Settembre 2011: PET: modesto incremento metabolico da parte della lesione eterologa al segmento posteriore del lobo superiore dx (SUV max 2,2), elemento linfonodale iperattivo nella loggia di Barety. Calo ponderale di circa 12 Kg in 5 mesi (57 Kg).
Novembre 2011: TAC: stabili le lesioni parenchimali polmonari, aumento volumetrico dei linfonodi mediastinici a livello della loggia del Barety di 16 mm vs 11 mm, invariati i restanti reperti. In considerazione della progressione solo mediastinica si valuterà trattamento radioterapico sul mediastino e sulla lesione al lobo superiore del polmone destro.
Marzo 2012: TAC: invariata la lesione al segmento posteriore del lobo superiore destro, invariate per numero e dimensioni le subcentimetriche lesioni nodulari polmonari bilaterali, minima quota di versamento a livello della grande scissura destra, stabili i linfonodi mediastinici, tenue iperdensità del tessuto adiposo mediastinico da riferire a esiti post-attinici, invariato il resto.
Giugno 2012: TAC: aumento del versamento pleurico a destra, invariati i linfonodi mediastinici, invariata a lesione eterologa al segmento posteriore del lobo superiore destro e le subcentimetriche nodulazioni polmonari bilaterali, minima quota fluida nello scavo pelvico, sospetta lesione secondaria all’emisoma destro di L3, invariato il resto.
Versamento pericardico. L’incremento del versamento pleurico e pericardico indica la progressione della malattia. Inoltre si evidenzia area osteolitica a carico del soma di L3 . In atto incremento della dispnea da sforzo e della tosse. Iporessia kg 58 si richiede scintigrafia ossea globale si programma II linea chemioterapica con Pemetrexed 500 mg/mq ogni 21 giorni.
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
E' giusto avere un secondo parere ma non vi sono certezze in nulla. Il farmaco è adatto, ma la risposta non si sà senza fare TC o valutando i sintomi.
Vi sono vari farmaci da utilizzare tutti adatti, ma sulle risposte è sempre un punto interrogativo senza l'ausilio della diagnostica.
Importante è mantenere una adeguata qualità di vita.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Gent.mo Dott. D'angelo, grazie per la velocità nel rispondere.
Avendo il referto diagnostico della TC di giugno

"aumento del versamento pleurico a destra, invariati i linfonodi mediastinici, invariata a lesione eterologa al segmento posteriore del lobo superiore destro e le subcentimetriche nodulazioni polmonari bilaterali, minima quota fluida nello scavo pelvico, sospetta lesione secondaria all’emisoma destro di L3, invariato il resto.
Versamento pericardico. L’incremento del versamento pleurico e pericardico indica la progressione della malattia. Inoltre si evidenzia area osteolitica a carico del soma di L3 . In atto incremento della dispnea da sforzo e della tosse."

saprebbe dire se la scelta della chemioterapia con Pematrexed 500mg/mq ogni 21 giorni sia la scelta migliore?

Scusi se insisto ma sono preoccupato, ancora grazie.
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