Triplo tumore al seno
Sono una donna di 53 anni che da nove anni convive con problemi di tumore al seno.Nel 1999 mi opero di un carcinoma lobulare infiltrante (quadrantectomia QSI mammella sinistra con svuotamento ascellare) cm 0,6 di diametro massimo, margini circoscritti,basso grado di malignità,G1,gruppo linfonodale(n.14):metastasi carcinomatosa in 1/14.
Terapia fatta:CMF(al 60-70% per problemi di emocromo), radioterapia e T.O. per cinque anni.Nel 2005, durante i controlli periodici , vengono scoperte delle microcalcificazioni nelQ.S.E. della mammella destra che mi portano ad una seconda quadrantectomia (viene tolto solo il linfonodo sentinella che risulta essere negativo). L' esame istologico del secondo intervento è il seguente:
SEDE DEL PRELIEVO
Mammella dx
Linfonodo sentinella 45
Linfonodo sentinella 28
Linfonodo parasentinella
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Quadrantectomia mammaria di cm9x5.5x3.5 sormontata dauna losanga cutanea di cm7x3
Al taglio si osserva un'area biancastra lobulata di cm7x4.5 a margini espansivi, la cui distanza minima dal margine di resezione chirurgica è di 0.8mm.
A parte pervengono:
Campione di recoupe laterale e mediale;
Linfonodo sentinella(attività=45)di cm 1.2.
Linfonodo sentinella(attività=28)di cm 0.6.
Campione adiposo da cui si isolano due linfonodi di cm 0.4 e di cm 0.1.
PP/daa
DIAGNOSI
Carcinoma intraduttale ad alto grado di malignità, con aspetti tipo comedocarcinoma.
Indice di Van Nuys:7
I linfonodi esaminati sono liberi da neoplasia.
Stadio della neoplasia:pTis
Indagini immunoistochimiche:
Recettori Estrogeni:Negativi
Recettori Progesterone:Negativi
Ki-67:Espresso nel 30% della popolazione cellulare neoplastica.
Hercep-test:Positivo (score 3+)
Dopo l'intervento ho fatto solo la radioterapia che ,però, ho iniziato dopo 90 giorni perchè ho avuto un consistente sieroma che mi ha lasciato un'ampia fascia del quadrante indurita.
Circa due mesi fa, sempre durante i controlli (risonanza magnetica ed ecografia) questa fascia,che assorbiva sempre,anche in risonanze magnetiche precedenti , in maniera debole l'mcd, è risultata più ampia e interessare tutto il quadrante.
Si è eseguito pertanto:
-una mammografia che ha evidenziato microcalcificazioni in tutto il quadrante superiore esterno della mammella destra ( lo stesso quadrante del secondo intervento).
-Biopsia stereotassica, Eco mammaria bilaterale.
REFERTO:
In esiti di intervento al quadrante supero-esterno della mammella destra, per Ca duttale in situ si apprezzano attualmente microcalcificazioni diffuse a tutto il quadrante.
Si esegue Core Biopsy a tale livello e si preleva un frustolo che viene fissato in formalina ed inviato in Anatomia Patologica. L'indagine microistologica dà esito a:
"frustolo bioptico di parenchima mammario prevalentemente fibroadiposo nel cui contesto si osserva un unico lobulo ed un dotto con proliferazione epiteliale del sistema duttale con severe atipie citologiche.
Utile escissione della lesione"
Si decide pertanto di eseguire un'altra quadrantectomia sullo stesso quadrante sup.est. della mammella destra.
Esito della biopsia chirurgica fatta circa un mese fa:
NOTIZIE CLINICHE
Sospetto carcinoma della mammella destra.Pregressa QUART per carcinoma intraduttale omolaterale(2005)
SEDE DEL PRELIEVO
Mammella destra - Quadrantectomia
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Quadrantectomia SE destra di cm 9,0x5,5x5,0 sormontata da una losanga cutanea di cm 8,0x3,0 occupata da un'area di ispessimento parenchimale di cm 6,5 vagamente nodulare, con numerosi tranci biancastri ed alcune calcificazioni. Tale area giunge in corrispondenza dei margini di resezione areolare, fasciale ed inferiore.
In sede superficiale immediatamente al di sotto del piano cutaneo si apprezza un'area a margini stellati di cm 0,8(Cu).
PL/rg
DIAGNOSI
Carcinoma intraduttale di alto grado con aspetti di tipo comedocarcinoma.
Focolai neoplastici si osservano in corrispondenza del margine areolare e fasciale. Si osserva una marcata sclerosi stromale verosimilmente post radioterapia.
Indice di rischio sec. Van Nuys 9.
L'area superficiale macroscopicamente descritta mostra gli aspetti della steatonecrosi come da rimaneggiamento cicatriziale.
Studio immunoistochimico
Recettori estrogenici negativi
Recettori progestinici negativi
Frazione di crescita Ki67-Mib1: 70% di cellule
HER2-neu (Hercep test) positività di membrana completa ed intensa in >90% di cellule; score 3+
SEDE DEL PRELIEVO
Linfonodo sentinella (captazione 36)
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Biopsia del linfonodo sentinella (captazione 36):un linfonodo di cm 1,6
PL/rg
DIAGNOSI
Linfonodo sentinella libero da neoplasia
DECISIONE DEL CHIRURGO E DELL'ONCOLOGO:
fare una mastectomia a breve termine , in pratica , dopo quaranta giorni dall'ultima quadrantectomia e cioè fra una decina di giorni.
Per questo motivo vi chiedo , cari dottori , cortesemente , anche se mi rendo conto che , nonostante i miei grossi problemi , ci sono persone che hanno più problemi di me,di darmi il vostro parere in quanto sono in questo momento con la testa nel pallone , non sapendo se la scelta della mastectomia sia veramente quella più giusta per me.
Inoltre, mi chiedo se è possibile che un carcinoma in situ , trattato con radioterapia anche se con ritardo ,può recidivare dopo neanche tre anni;è giusto fare la mastectomia (con ricostruzione) e quali sono le garanzie future per quel che riguarda il decorso della malattia dopo aver fatto un intervento radicale quale la mastectomia? è necessario fare questo tipo di intervento o ci sono altre soluzioni?Credetemi sono molto sfiduciata e avrei bisogno nei limiti delle vostre possibilità di avere una risposta in un tempo abbastanza breve in qunto mi è stata già fissata la data del prossimo intervento.Attendo ,pertanto , una vostra risposta e vi ringrazio anticipatamente.
Certo è che i colleghi nel valutare la sua situazione abbiano tenuto conto del fatto che:
- ha già eseguito una radioterapia, immagino con dosi radicali e pertanto non ripetibile, sulla mammella destra
- i recettori ormonali sono negativi (quindi darle l'ormone a protezione non serve a nulla)
- ha già avuto due lesioni nella stessa mammella che per quanto in situ, sono di tipo neoplastico.
- che le neoplasie in situ non necessitano di trattamento sistemico
- che ha già avuto un'altra neoplasia nel seno sinistro.
Pertanto credo che non potendo eseguire una nuova radioterapia e una copertura ormonale, possa essere presa in considerazione la bonifica chirurgica che provvederà ad asportare tutta la ghiandola mammaria, riducendo così il rischio di recidiva.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Gentile utente,
ribadisco quanto ha già risposto il collega D'Angelo
1)Nel carcinoma in situ non esistono rischi di metastasi a distanza e quindi c'è da preoccuparsi solo del trattamento locale
Quando il trattamento conservativo è insufficiente si è costretti a proporre una mastectomia totale che riduce praticamente a zero il rischio di recidiva locale.
2))la chemioterapia NON è indicata dato il carattere locale della malattia.
Per concludere stia tranquilla perchè con un trattamento LOCALE adeguato è possibile risolvere bene il Suo problema.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
vi ringrazio infinitamente per le preziose informazioni fornitemi e per la straordinaria celerità con la quale mi avete risposto.
Inoltre vorrei chiedervi un ulteriore parere e mi scuso per il disturbo che ancora vi reco.
Anche in merito all'osservazione del dott.D'Angelo circa la radicalità delle dosi di radioterapia, volevo illustrarvi il piano di trattamento radioterapico eseguito sulla mammella destra e sapere cosa ne pensate a riguardo.
Volumi Energia Frazione Dose n.ro n.ro sedute
trattati di dose totale* sed/sett totali
P.T.V.1 Mamm. dx X6MV 200 cGy 5000 cGy 5 25
P.T.V.2 Cicatrice e-9MV 200 cGy 1000 cGy 5 5
*La dose erogata agli organi critici è nettamente entro i limiti di tolleranza
Simulazione e dosimetria:
simulazione TC con acquisizione di immagini densitometriche digitali e calcolo delle isodosi su sezioni TC, con consolle dedicata in 2D/3D (scansioni elaborate: centrali e limiti cranio-caudali PTV, organi critici)
vi saluto cordialmente
vi scrivo per informarvi che proprio oggi ho fatto la medicazione sulla quadrantectomia fatta circa un mese fa;il medico mi ha confermato che farò la mastectomia fra 8/10 giorni al massimo.Ora io mi sto lasciando prendere dal panico perchè mi sto ponendo delle domande che , sinceramente, mi fanno stare male.
HO PAURA di fare questo intervento molto vicino a quello precedente, paura cioè di avere complicazioni post-operatorie dato che due inteventi di quadrantectomia con una radioterapia fatti sul
Q.S.E. della mammella destra non hanno certo lasciato i tessuti intatti e quindi mi spaventano EVENTUALI INFEZIONI che potrebbero verificarsi.
Pertanto , VI CHIEDO , è proprio necessario intervenire in un tempo cosi breve? posso avere dei problemi dopo l' intervento?
Inoltre ,e mi scuso se oso ancora farvi altre domande , ma , purtroppo , ho anche qualche altro problema che mi affligge e che per il momento ho messo un pò da parte , dovendo dare la priorità al problema del seno . Ho una ciste all'ovaio di destra che controllo da qualche anno , è di circa 3cm e sembra non modificare le sue dimensioni nel tempo;purtroppo non posso fare la terapia ormonale(il primo carcinoma , quello del 1999 è stato trattato anche con la T.O. come vi ho precedentemente scritto ed è dal 1999 che sono in menopausa indotta dalle terapie fatte all'epoca).Vi chiedo, pertanto , di consigliarmi su come mi devo comportare riguardo questo problema.
Vi ringrazio e vi saluto cordialmente
Per la ciste ovarica, per ora non le dia conto; avrà tempo in seguito di poterla trattare (tra le altre cose mi è sembrato di capire che essa è ferma da un pò e poi essendo in menopausa...).
Risolviamo un problema alla volta sennò lo stress ci affligge.
oggi ho ritirato i risultati degli esami del sangue fatti la scorsa settimana (il mio medico mi disse di controllare i marcatori tumorali dopo un mese dall'intervento chirurgico)
I risultati sono i seguenti:
CEA=1.73(val.norm.0-4)
TPA=84.6(val.norm.0-75) questo marcatore a ottobre era 133 e a novembre scese a 83
Ca19.9=13.4(val.norm.0-37)
Ferritina=65.1(val.norm.9-120)
MCA=12(val.norm.0-20)
Ca125=12.8(val.norm.0-35)
Ca15.3=16.9(val.norm.0-30)
mi manca l'AFP che sarà pronta martedi
MI SCUSO SE HO INDICATO I VALORI NORMALI MA SO CHE I LABORATORI ADOTTANO METODICHE ANCHE DIVERSE.
CONFRONTANDO I VALORI CON GLI ESAMI FATTI A OTTOBRE LI TROVO LEGGERMENTE AUMENTATI (ECCETTO IL TPA) ANCHE SE RIENTRANO NEI VALORI NORMALI.è REGOLARE QUESTO LIEVE AUMENTO DOPO UN MESE DALL'INTERVENTO?
QUELLO CHE POI MI HA PREOCCUPATA è IL VALORE DELLA FERRITINA CHE AD OTTOBRE ERA 102.2(SEMPRE RIF.9-120). POICHè IO, TRA LE ALTRE COSE ,SOFFRO ( DA CIRCA TRE ANNI)DI UN PROLASSO RETTALE E DI EMORROIDI CON RAGADI E SPESSO HO FASTIDI E SANGUINAMENTI(NON HO MAI APPROFODITO LE INDAGINI STRUMENTALI MA SONO COMUNQUE STATA PIù volte da un GASTROENTEROLOGO) ,VI CHIEDO SE IL VALORE DI FERRITINA COSI BASSO RISPETTO AL PRECEDENTE PUò AVERE RELAZIONE CON QUESTO PROBLEMA E SE è IL CASO DI PREOCCUPARSI(ADESSO DI PREOCCUPAZIONI MI SEMBRA DI AVERNE GIà ABBASTANZA).
NELL'ATTESA DI UNA RISPOSTA VI RINGRAZIO IN ANTICIPO E VI SALUTO
viste le sue tante preoccupazioni evitiamo quelle inutili!
I marcatori sono numeri (e sono anche troppi quelli fatti da lei) che messi nelle mani sbagliate e nei tempi sbagliati servono solo a generare ansie e a far passare le intere giornate dietro a numeri.
Riguardo la ferritina, controlli il suo valore di emoglobina e sideremia, per valutare se vi è un segnale di anemizzazione; in caso di positività contatti il collega gastroenterologo.
la ringrazio per la risposta e mi scuso se le fornisco ancora qualche indicazione.Riguardo il valore di emoglobina , esso risulta nella norma(12) come pure altri valori dell'emocromo sono nei limiti normali;per la sideremia dovrò fare il dosaggio in quanto ultimamente non ho fatto questo esame.
Ancora infinitamente grazie.
La saluto cordialmente
ormai è passato un mese dall'intervento di mastectomia che ho fatto e , credetemi, ho avuto un decorso post-operatorio abbastanza difficile(febbre, tanti antibiotici ed antinfiammatori) . Infatti , ancora oggi ho dolori abbastanza forti(mi è stato posizionato un espansore) specialmente quando sono in posizione sdraiata ; il medico che mi ha fatto l'intervento dice che ci vuole molto tempo per la ripresa; noto inoltre di avere un pò di nausea nei confronti del cibo e di non avere la stessa regolarità di prima per quanto riguarda il fatto di andare in bagno, insomma , avverto un malessere generale che non so se , a distanza di un mese , sia preoccupante.
Per quanto riguarda il problema tumore , vorrei farvi alcune domande , ma dopo avervi inviato l'esame istologico di questo ultimo intervento chirurgico.
Sede del prelievo
Mastectomia
Descrizione macroscopica
Mastectomia destra.presenza di sutura chirurgica circonferenziale periareolare.In sezione si osserva un'area di escavazione chirurgica(A) a pareti ispessite di diametro massimo di cm 3.8.Il restante parenchima mostra plurifocali aree di addensamento(B).
DN/daa
Diagnosi
Presenza di plurifocali immagini di carcinoma intraduttale di alto grado focalmente osservabili anche a livello del capezzolo.(vedi protocollo che si riferisce all'esame istologico dell'intervento chirurgico effettuato prima di questo).
Questo referto vi è stato inviato in data 27/03/08.
Vengo ora alle domande:
-Era necessario fare la mastectomia da quanto si deduce dall'esame istologico?
-Qual è il follow-up da seguire anche in considerazione del carcinoma infiltrante a sinistra avuto nove anni addietro?
-Adesso c'è bisogno di fare delle terapie o finisce tutto con l'intervento chirurgico appena fatto?
-Qual è in linea di massima la mia condizione nei riguardi della malattia, visto che dopo tre episodi di carcinoma mi sento sfiduciata e sempre con la paura di un nuovo evento?
-Con l'espansore è d'obbligo fare un altro intervento per la ricostruzione? e questo intervento quando va fatto e risulta essere doloroso?
Adesso voglio approfittare della vostra grande disponibilità per farvi un'ultima domanda che mi sta molto a cuore.Ho una figlia di 11 anni e vi chiedo, considerata la mia storia clinica, quando dovrò cominciare a controllarla e con quali esami.
Consapevole di avere forse esagerato per le numerose rihieste fattevi ,attendo da voi le risposte e vi ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Questo referto vi è stato inviato in data 27/03/08.
Vengo ora alle domande:
-Era necessario fare la mastectomia da quanto si deduce dall'esame istologico?
Scusi se sdrammatizzo, ma secondo lei?? Meno male che ha bonificato il tutto, come vede la sua ghiandola mammaria era un covo di nemici.
Teoricamente tutto finisce quì; certo credo che dopo che la tacsa sarà pronta le posizioneranno la protesi (MA DI QUESTO NON NE AVETE PARLATO COL CHIRURGO???)
Lasci la povera piccola a godersi la sua gioventù, le insegni solo a compimento dello sviluppo come effettuare l'autopalpazione, ma soprattutto a non avere vergogna di ginecologi e senologi. Quanto possibile Le trasmetta serenità (mia mamma è stata operata al seno quando io avevo 14 anni e ricordo come ieri quei momenti...).
Un caro abbraccio fraterno
i miei problemi si sono spostati , purtroppo , in un'altra direzione .
Infatti , a parte quelli di natura oncologica , una settimana fa , andando a fare un'ecografia pelvica per controllare la ciste ovarica che , tra l'altro è cresciuta (33mm)rispetto al controllo di febbraio (28mm), e la cosa mi persuade , visto che sono in menopausa,MI è STATA DIAGNOSTICATA UNA LIEVE ECTASIA DELL'URETERE SINISTRO.Dopo questa eco , ho avuto un dolore al fianco sinistro , spesso dovevo andare in bagno ad urinare (solo in questi giorni ho bevuto un pò di più perchè di solito non lo faccio mai).Cosi mi sono decisa e sono andata a fare alcuni esami:
urine : pH=5 diversi urati amorfi diverse cellule ed alcuni leucociti nel sedimento per il resto tutto normale
urinocultura:negativo
creatinina:1,18(già fatta 15 giorni prima=1,02 insieme all'azotemia=42 calcemia=9,2 fosforemia=4,6 sodio=140 potassio=4,2 VES=1h=30 ; di solito i miei valori di creatinina si sono mantenuti sempre sul valore di 0,8)
ma quello che mi ha fatto preoccupare è stato il valore basso della clearance della creatinina=49,60ml/min
Ho paura di avere qualche serio problema renale.
Come mai solo questo valore si discosta dalla normalità?
Inoltre , in questi giorni in cui ho avuto il dolore al fianco , ho osservato un pò più attentamente le urine e mi è sembrato di notare due o tre volte qualche piccolo granello scuro simile a sabbia. Se fossero calcoli , insieme alla ectasia dell'uretere, avrebbero potuto modificare il valore della clearance? Viprego datemi una risposta perchè sono davvero preoccupata.Se può essere importante aggiungo che , quando mi sono operata ( poco più di tre mesi fa) ho fatto una terapia con vari antibiotici ed antinfiammatori per una ventina di giorni e in ospedale mi hanno fatto la calciparina per 6 giorni.
CORDIALI SALUTI
Ne parli con i colleghi che indagheranno meglio, ma non si allarmi inutilmente.
Gent.issimo dottore D’angelo
Mi rivolgo a lei perché conosce le mie storie di tumori al seno, ma sopratutto perché ho avuto modo di constatare che lei è una persona eccezionale, disponibile e pronta ad aiutare noi malati. Io sono disperata perché mi trovo in un altro grosso problema che non è stato ancora chiarito definitivamente. Inizialmente questo problema sembrava essere di tipo renale, tanto è vero che ho fatto alcune visite da specialisti nefrologi, ho cercato anche un consulto per questa specialità nel vostro sito senza alcuna risposta. Ma è meglio che io le racconti tutto dall’inizio.
Nel mese di luglio , facendo una ecografia addominale di controllo , mi è stata diagnosticata una lieve ectasia dell'uretere sinistro.Premetto che non sentivo nessun disturbo e questo esame lo faccio spesso e inoltre controllavo una ciste ovarica a destra che tra l'altro cresceva.Ma ritorniamo al problema renale.Il valore di creatinina a luglio pur rimanendo nella norma dei valori indicati dal laboratorio era leggermente più alto (1.18) rispetto ai valori solitamente avuti nel passato(0.8) e anche la clearance della creatinina era piuttosto bassa 49 , urinocultura negativo.Intanto , dopo l'esame ho cominciato ad avere un dolore al fianco sinistro. Sempre a luglio sono stata da un nefrologo il quale ha rimandato a settembre esami, ecografia e visita .RISULTATI ecografia di settembre:
idronefrosi aumentata , ciste ovarica cresciuta 46mm rispetto a 33mm di luglio ovaio destro ingrossato , aluglio era normale, creatinina 1.21 azotemia 50.Ho consultato un altro nefrologo il quale mi ha prescritto unaTAC addome pelvi con contrasto,pensando , a suo parere ,che il rene potesse essere solo una vittima innocente di qualche altro problema.
Risultato della TAC:
L’esame,eseguito previa opacizzazione intestinale con gastrografin, dopo infusione di mdc iodato endovena, ha mostrato:
Non evidenza di patologia pleuropolmonare e di linfoadenopatie toraco-mediastiniche.
Esiti di mastectomia totale destra con posizionamento di protesi ad espansione. Fegato di forma e volume normali, a densità omogenea, senza apprezzabilità di lesioni focali .
Vie biliari intra-ed extraepatiche non dilatate.
Milza, surreni e pancreas morfo-volumetricamente nei limiti.
Rene sinistro di dimensioni modicamente aumentate rispetto al destro, per discreta idroureteronefrosi. Ridotta la funzionalità escretoria rispetto al destro. Nello spazio perirenale posteriore si apprezza un disomogeneo addensamento tissutale che si sviluppa in basso seguendo l’uretere e lo psoas e termina lateralmente all’utero non dissociandosi dall’organo pelvico. In quest’ultima sede l’addensamento tissutale è più voluminoso, e presenta irregolari lacune fluido-corpuscolate. Il reperto potrebbe essere riferibile ad ascesso retroperitoneale.
Rene destro in sede, di forma e dimensioni nei limiti, a conservata funzionalità escretoria.
Presenza di cisti semplice in sede annessiale destra di circa 3,5 cm.
Utero mal valutabile.
Vescica distesa, con parete posterolaterale e superiore sinistra non dissociabile dalla lesione.
Non apprezzabilità di grossolane tumefazioni linfonodali addominopelviche.
Aorta e grossi vasi di calibro e morfologia nei limiti della norma.
Intanto il dolore al fianco sinistro è scomparso da circa un mese ma accuso altri disturbi:mi pizzica all’inguine e al basso ventre, a volte ho delle fitte ,dolenzia alla parte anteriore della coscia mal di schiena ,non riesco a trattenere l’urina , ho perso peso ,e negli ultimi giorni mi gira un pò la testa.(soffro da tempo di emorroidi , ma in questo periodo non ho di questi disturbi).Intanto , i medici che mi seguono , non essendo convinti dell’ascesso di cui si parla nel referto della TAC,mi hanno fatto fare una biopsia con due prelievi , quello citologico e microistologico (troughtout), di essi , quello citologico è risultato positivo per tumore , l'altro è risultato negativo;pertanto i medici hanno deciso di ripetere la biopsia per cercare di capire se c'è qualche relazione tra questo evento e un tumore infiltrante al seno avuto nove anni fa. ( mi hanno detto che faranno anche l’esame dei recettori ormonali)Intanto io sto sempre più male , con fastidi al basso ventre , mal di schiena e perdita di peso e ,soprattutto psicologicamente male perchè non si è riusciti ancora a capire questo tumore da dove è partito e come mai in un posto cosi insolito quale il retroperitoneo. Mi chiedo ,poi se , oltre al tumore c’è anche l’ ascesso , questo non dovrebbe essere drenato al più presto?
Io vorrei sapere se è possibile avere due risultati contrastanti tra un citologico e un troughtout che dovrebbe essere un esame più esaustivo del citologico.
Vi prego , rispondetemi , perchè ho una confusione in testa.Non mi aspetto diagnosi o terapie da voi , perchè so bene che non potete farlo per via telematica , ma mi aspetto solo un parere e un consiglio.Stamattina ho fatto anche un prelievo per gli esami generali e i marcatori tumorali.
La mia disperazione nasce dal fatto che il tempo passa e da luglio non si riesce a capire cosa mi stia veramente accadendo.
GRAZIE INFINITAMENTE
Intanto ho ritirato gli esami del sangue fatti ieri(mancano i marcatori tumorali che non erano pronti).
Esame urine :tutto nella norma tranne tracce velate di proteine.
Creatinina:1,11
Azotemia:39
Sideremia:68
Fibrinogeno:340mg% cc di plasma P.T.T.:35,2 secondi T. di protrombina :89,4%
Per gli altri esami , indico solo i valori che , secondo il riferimento adottato dal laboratorio, non entrano nei parametri normali:
Emocromo :RBC :3640000 Hgb:11,4 ematocrito:34,4 volume corpuscolare medio:94,5 indice di dispersione eritrocitaria:14,4 linfociti#:1,1
PCR:0,6
Trigliceridi :138
VES:1h :46 2h:92
ELETTROFORESI DELLE PROTEINE:Albumina:50,2- alfa2:15,4+ in percentuale
Mi sto preoccupando di questo leggero senso di sbandamento che avverto soprattutto se cerco di raccogliere qualcosa da terra ; i valori di Hgb non sembrano troppo bassi per poter attribuire ciò al valore di emoglobina. Ho paura che stia passando troppo tempo prima di capirci qualcosa e che poi sarà tardi per un eventuale recupero.
Intanto spero ancora una volta di avere da lei una riposta che possa , nei limiti del possibile, aiutarmi non solo a capire ma anche a trovare la strada giusta per la risoluzione del problema.
La ringrazio , sia per avermi subito risposto che per ciò che mi dirà dopo aver letto quest'ultima mia replica.
DISTINTI SALUTI
la ringrazio per la risposta ma mi hanno fissato l'appuntamento per fare la biopsia proprio per domani mattina , per cui sono confusa e non so come comportarmi.
Premetto che non sono abituata a fare tanti "giri" dai medici perchè lo ritengo controproducente e , nonostante ciò , mi sono sentita dire da luglio ad oggi tante cose diverse.
I medici che ho consultato , tranne due nefrologi , sono gli stessi che mi hanno seguito nelle precedenti storie di tumori al seno(chirurgo , oncologo e patologo), ma a quanto sembra le cose a loro non risultano ancora chiare.
Ancora grazie per la sua prontezza e chiarezza.
Cordiali saluti
oggi mi hanno fatto ripetere la biopsia sul frustolo , sarà pronta fra una decina di giorni perchè devono fare indagini sui recettori ormonali.
Intanto, ho ritirato l'esito della biopsia fatta circa quindici giorni fà.
ESAME CITOLOGICO:
Notizie cliniche:
Presenza di massa perirenale che si sviluppa verso il basso seguendo l'uretere e lo psoas e termina lateralmente all' utero non dissociandosi dall'organo pelvico,
Sede del prelievo:
Tessuti molli-agoaspirato con citoassistenza
Descrizione macroscopica:
Pervenuti 5 vetrini da agoaspiratoTAC*guidato di massa retroperitoneale
DIAGNOSI:
Positivo per cellule maligne.Reperto di cellule epiteliali di tipo ghiandolare atipiche, isolati o in lembi con caratteri riferibili ad adenocarcinoma.La morfologia degli elementi neoplastici appare compatibile con localizzazione metastatica da carcinoma della mammella.Per maggiori dettagli diagnostici si rimanda alla valutazione del frustolo bioptico.
Esame del frustolo prelevato lo stesso giorno:
Sede del prelievo
Tessuti molli
Descrizione macroscopica
Due microfrustoli di biopsia di massa retroperitoneale
DIAGNOSI:
Frammenti esclusivamente costituiti da tessuto muscolare scheletrico.
Mi farebbe molto piacere avere un suo parere.La ringrazio anticipatamente e la saluto cordialmente.
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Approfondimento su Tumore al seno
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