Recidiva di adenocarcinoma moderatamente differenziato del grosso intestino

Esimi Dottori,
Mi stò arrampicando sugli specchi, vengo ad implorare un Vs. prezioso consiglio :
ho 59 anni e sono un ex Sottufficiale della Marina Militare Italiana, fino a quando sono stato in servizio c/o la F.A. cui appartenevo per più di 40 anni, sono stato sempre molto attivo sia a bordo di Unità Navali che a terra in Comandi Complessi. Ma una volta andato in congedo mi sono arrivati tutti i mali di questo mondo:
- Spondiloartrosi diffusa;
- Postumi di infarto miocardio;
- Crisi ansioso depressive.
- Il 14.04.2005 sottoposto ad un 1° intervento chirurgico di “RESENZIONE ANTERIORE DEL RETTO, CON APPLICAZIONE DI TISSUCOL PERIANASTOMOTICO, DRENAGGIO TUBULARE PERIANASTOMOTICO PER VIA TRANSELEVATORE, II DRENAGGIO TUBULARE PER VIA ADDOMINALE (EXTRA PERITONEALE) SUTURA DELLA PARETE ADDOMINALE A STRATI” IN CHEMIOTERAPIA PER DIECI CICLI. Il 12.12.2006 sottoposto a colonscopia con diagnosi di “Sospetta eteroplasia su anastomosi retto colica” e con referto istologico di “adecarcinoma moderatamente differenziato del grosso intestino”. La neoplasia è presente in due dei sei frammenti in esame.
- Il 23.01.2007 risottoposto a intervento chirurgico di “RELAPAROTOMIA MEDIANA TOTALE, RI-RESEZIONE A MONTE E A VALLE DELLA VECCHIA ANASTOMOSI. ANASTOMOSI COLO-RETTALE ULTRA BASSA SECONDO KNIGHT-GRIFFEN, DRENAGGIO TUBULARE TRANSELEVATORE E DRENAGGIO ADDOMINALE”
- IL 9.3.2007 sottoposto a colonscopia con diagnosi di “polipo sessile dell’ampolla rettale di verosimile natura adenomatosa in pz già sottoposto a resezione anteriore del sigma”;
- Esame istologico: “frammenti superficiali di adenoma del grosso intestino, limitatamente agli esigui frammenti in esame, il grado di displasia dell’epittelio può considerarsi moderato”.
- Il 30.3.2007 TAC CRANIO –TORACE – ADDOME SUPERIORE E INFERIORE: REGOLARI
- SOTTOPOSTO A CHEMIOTERAPIA CON XELODA 500 MG. Per un periodo di 6 (sei) mesi
- 14.6.2007: colonscopia. “Nell’ampolla rettale si osserva piccolo polipo sessile di circa 0,5 cm. Già sottoposto a biopsia nel corso del precedente esame. Regolare l’anastomosi colo rettale T-T. Nei rimanenti segmenti colici la mucosa è rosea con regolare trama vascolare e buona peristalsi”.
- 25.9.2007 tac torace – addome completo: regolare
- 15.11.2007 colonscopia: regolare l’anastomosi T-T. Si reperta il polipo dell’ampolla rettale di circa 0,5 cm. Che viene asportato. Esame istologico: “polipo misto, iperplastico-adenomatoso, del grosso intestino”.
- 19.3.2008 PSA 0,575 – PSA FREE 0,08
- 9.5.2008 TAC CRANIO – COLLO – TORACE – ADDOME COMPLETO
Esame eseguito con tecnica spirale multistrato con infusione di m.d.c.
“Non evidenti alterazioni focali della densità del parenchima cerebrale né impregnazioni a carattere nodulare.
Linea mediana in asse.
Sistema ventricolare e spazi liquorali periencefalici normoconformati.
Nulla di evidente in fossa cranica posteriore.
In sede latero-cervicale sovraclaveare sinistra, si rilevano multiple formazioni nodulari delle dimensioni massime di 2,2 cm circa conglomerate con aspetto di tumefazioni linfonodali.
Altra formazione nodulare di circa 12 mm è presente in sede paratracheale destra a margini calcifici anch'essa compatibile in prima ipotesi con tumefazione linfonodale.
In ambito polmonare si segnala micronodulo calcifico di natura sequelare in sede apicale sinistra.
Micronodulo non calcifico di 5 mm circa al terzo medio del polmone destro ed in sede basale anteriore destra e basale posteriore sinistra.
I reperti descritti di non univoca interpretazione, date le esigue dimensioni potrebbero comunque essere riferibili a localizzazioni secondarie pertanto meritevoli di controllo a distanza.
Tumefazioni linfonodali in sede mediastinica con dimensioni massime di 16 mm circa.
Altre tumefazioni linfonodali sono presenti in sede crurale ed in sede addominale retroperitoneale con dimensioni massime di 3,5 cm circa.
Si segnala condizione di rene a ferro di cavallo con idroureteronefrosi destra.
L'uretere destro infatti mostra mancata opacizzazione e dilatazione sino in corrispondenza di quota di tessuto solido delle dimensioni di 3,5 cm circa in sede pelvica in corrispondenza dell'esito chirurgico.
Tale reperto è compatibile in prima ipotesi con recidiva di malattia!
infatti il tessuto solido si spinge sino in regione presacrale e mostra margini ed impregnazione disomogenea.
Utile quindi consulenza chirurgica.
Nei limiti i restanti reperti”.
- 16.5.2008 RETTOCOLONSCOPIA: “A CIRCA 13CM DAL MARGINE ANOCUTANEO SI OSSERVA ANASTOMOSI EDEMATOSA ED IPEREMICA CON SUBSTENOSI DEL LUME DOVE SI OSSERVA AREA DI SOSPETTA ETEROPLASIA SU CUI SI ESEGUONO PRELIEVI BIOPTICI, TALE AREA PUO’ CORRISPONDERE A QUELLA SEGNALATA DALLA TAC”. DIAGNOSI “SOSPETTA RECIDIVA SU ANASTOMOSI IN PREGRESSA RESEZIONE DEL SIGMA”.
- 16.5.2008 ESAME ISTOLOGICO: RECIDIVA DI ADENOCARCINOMA MODERATAMENTE DIFFERENZIATO DEL GROSSO INTESTINO. LA SUPERFICIALITA’ DEI PRELIEVI NON CONSENTE DI ESPRIMERE CON CERTEZZA IL CARATTERE INFILTRATIVO DELLA LESIONE.
Da circa cinque mesi i dolori che mi assillano sono atroci e sono localizzati ai testicoli, all’addome, ai reni e alle gambe.
A questo punto esimi Dottori vengo a chiederVi e mi pongo il problema, come mai dopo due interventi all’intestino sono riapparsi questi dolori e sono sicuro di rimettermi nelle mani di un chirurgo, (è una domanda retorica :” ma perché sempre a me!”)
I chirurghi dove sono andato a visita pensavano che fosse una: “IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA 1° ASSOCIATA FLOGOSI PROSTATICA”. Tanto è vero che mi sono rivolto sempre nel vostro stesso sito urologia, i quali mi hanno consigliato di rivolgermi ad un oncologo, visto la mia situazione. Chiedo cortesemente se l'intervento a questo punto è necessario? Perchè sono molto giù per il mio grave stato d'ansia che mi assale.
Cordialmente
Franco
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Se non ci sono altre sedi certe di malattia(polmone, linfonodi?), un ennesimo intervento di salvataggio è indicato senza dubbio. Forse anche una TC/PET con FDG potrebbe essere di ausilio per una corretta ristadiazione globale, anche dal punto di vista metabolico.
Cordiali saluti

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Filippo Alongi,
ringrazio sentitamente della Sua risposta.
Sicuro che farò come Lei dice, anche perchè ne va della mia stessa esistenza!! Ma la mia domanda era perchè è rinato questo tumore, dopo due interventi fatti a distanza di un anno circa l'uno dall'altro? è una domanda sciocca lo sò! forse perchè il professionista che mi ha operato non è stato all'altezza della situazione e non ha visto bene quello che c'era da togliere? o forse perchè doveva andare così? In base alla Sua innata esperienza sarebbe il caso di rivolgermi a un'altro professionista?
Cordialmente
Franco
[#3]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Carissimo,
l'abilità del chirurgo è importante, ma aihmè non è tutto. L'intervento viene fatto sulla massa visibile più un margine di possibile infiltrazione microscopica, di entità variabile: quanto estendere la resezione dipende dalle caratteristiche di aggressività del tumore, che non è possibile conoscere completamente. Il chirugo si trova di fronte anche alla attenzione di preservare la funzionalità ed essere meno demolitivo possibile al fine di garantirle una qualità di vita accettabile.
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