Un nodulo al seno

Gentili dottori,
anche se mi rendo conto che non potrete darmi nessuna risposta certa, vi scrivo per capire alcune cose, e magari smettere di cercare su internet. A mia madre hanno riscontrato un nodulo al seno. Lei fa la mammografia ogni anno e l'anno scorso non c'era nulla. Ad oggi è un nodulo di 2 cm che le hanno detto subito essere qualcosa di cattivo e dunque dovrà sottoporsi all'intervento chirurgico. A breve effettuerà l'agoaspirato che ci darà risposte. Io mi domando se in un anno un tumore può già aver creato metastasi. I medici le hanno detto che all'intervento seguirà una radioterapia. allora mi domando: non c'è nessuna possibilità (visto che ancora il nodulo non è stato analizzato) che si tratti di qualcosa di benigno? Non voglio illudermi, ma ho paura che lei non sia chiara con me per proteggermi. Mia madre ha 60 anni ed è in menopausa da circa 8 anni. Mi scuso per il linguaggio poco tecnico.
in attesa di un vostro riscontro vi ringrazio moltissimo per il servizio da voi offerto e di cui ho già avuto il piacere di usufruire.
Grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Purtroppo non ci allega nulla (referti eco-mammografici, referto citologico) per rispondere alle sue domande.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
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Gentile dottore,
grazie per la tempestività della sua risposta. Io non vivo con mia madre e quindi non dispongo del referto eco-mammografico. Gli esami di approfondimento (agoaspirato) ancora li deve effettuare. Purtroppo credo che mia madre non mi darà mai i suoi referti, i miei genitori sono entrambi medici e non vogliono che io mi preoccupi.
In ogni caso ringrazio lei e tutti gli altri medici per questo servizio.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Di nulla. Se li recuperasse può allegarli senza problemi.
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Utente
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Gentile dottore,
i risultati dell'ago aspirato arriveranno credo fra una settimana, cercherò di averli in qualche modo. Intanto volevo chiederle due pareri:
1) durante l'ecografia è stato riscontrato un altro nodulo molto piccolo (non so le dimensioni esatte) vicino a quello principale. Questo significa qualcosa?
2)Fino a che punto è possibile constatare (sempre che lo sia) le condizioni dei linfonodi ascellari tramite l'ecografia? Mia madre dice che si sono soffermati molto su di essi.
Non so se sono quesiti cui sia possibile rispondere, ma ho pensato che tanto valeva provare a chiedere.
Grazie ancora
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Purtroppo solo se ci allega il referto ecografico si può rispondere alle sue domande. Ad esempio il fatto che ce ne sia un altro nodulo non vuol dire nulla. Contano le caratteristiche descritte dall'esame.
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Utente
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grazie mille dottore,
oggi avrò i referti della mammografia e dell'ecografia e glie li riporterò.
Per me è importante avere il suo parere.
Grazie ancora
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Utente
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Gentile dott. Catania,
le riporto di seguito il referto dell'agobiopsia:
Frustoli agobioptici di tessuto mammario , cm 1,5 circa sedi di carcinoma duttale infiltrante. La neoplasia si caratterizza per ampia reazione desmoplastica . scarso infiltrato leucocitario. Reperto b5.
t04000 m-85003 c50.-

mi rendo conto che mancano informazioni su recettori ormonali e gli altri parametri.

dall'esito della rnm è venuto fuori un nodulo superiore a 2 cm ma inferiore a 3 cm, linfonodo ingrossato del grande pettorale (2 cm) e linfonodo ascellare ingrossato.

Le chiederei intanto di aiutarmi ad interpretare questi dati.
la ringrazio moltissimo
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Gentile dottore,
forse non ho ricevuto risposta perchè i dati sono insufficienti. Volevo porle un'altra domanda. Anche se siamo ancora in attesa degli altri risultati molto importanti (ormoni, indice di proliferazione ecc..) e della PET che verrà eseguita la prossima settimana, i medici hanno proposto una chemioterapia neoadiuvante, probabilmente perchè la massa è grande: 3,7 cmx3 cm. Ora volevo capire: la neoadiuvante serve a ridurre le dimensioni per un approccio maggiormente conservativo della mammella a quanto ho capito, ma a mia madre non interessa molto, lei è solo interessata a togliere ciò che si deve togliere. Ci sono altri vantaggi apportati da tale terapia preoperatoria?
Ho letto nell'articolo su senosalvo che la prognosi non cambia con questa terapia. Sono un pò confusa.
in attesa di una risposta la ringrazio molto
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
La neoadiuvante presenta molti vantaggi. Intanto perché può essere iniziata immediatamente e poi perché le condizioni in cui si affronta l'intervento sono senz'altro più favorevoli se c'è una riduzione della massa primitiva
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Utente
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la ringrazio molto per la risposta.
oggi abbiamo inoltre saputo altri dati:
estrogeno 90%
progesterone < 30%
indice proliferazione 30 %
c-erbB2 + in corso daco test
la settimana prossima si farà la pet e andrò anche io stessa a parlare con l'oncologo.
intanto però volevo chiederle chiarimenti:
1-da quello che ho capito il fatto che sia sensibile agli ormoni sarebbe un segno favorevole, però vedo che per il progesterone la percentuale è bassa, è comunque buono che sia sensibile all'estrogeno?
2- l'indice di proliferazione mi sembra di capire che non sia bassissimo, però neanche alto. ma vedo che spesso al 30% viene indicato come sfavorevole, che pensare?
3- altro dato sfavorevole la positività all' her2, ma non riesco a capire cosa significhi "+" e cosa sia il daco test.
in ogni caso credo la pet e la scintigrafia siano gli esami più importanti, dai quali si capisce se il tumore si è diffuso o meno, giusto?
grazie ancora davvero
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Utente
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gentili dottori,
mi permetto di aggiornarvi.
la pet tc non ha mostrato la presenza di secondarismi, per fortuna.
A mia madre è stata dunque proposta una chemioterapia neoadiuvante per la durata di 6 mesi e in seguito un intervento di quadrectomia con adeguamento dell'atro seno, cui seguirà un'altra chemioterapia.
so che la domanda potrà sembrare banale, ma non si riduce il rischio di recidiva con una mastectomia?
il cavo ascellare verrà cmq svuotato del tutto, anche se i linfonodi coinvolti sembrano essere solo 2. ora mi domando: il numero di linfonodi coinvolti può cambiare dopo la terapia neoadiuvante (se ho ben capito) quindi per capire l'aggressività del tumore bisognerà calcolare i linfonodi prima o dopo la chemio neoadiuvante? lo stesso discorso per le dimensioni: ora misura 3,7 cm.
vi sarò grata se mi aiuterete a dirimere i dubbi, in caso contrario vi ringrazio molto comunque.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Se consideriamo il punto di partenza mi sembra che la situazione possa essere considerata incoraggiante nonostante l'indice di proliferazione relativamente alto. (lo score + invece va considerato negativo nel senso di favorevole).

Lo staging ancora non è definitivo perché manca lo stato linfonodale definitivo.
Si può cambiare con la terapia ma questo vuol dire che risponde a questa terapia e quindi può essere annoverata tra le informazioni favorevoli.
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Utente
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grazie mille dottore per la risposta.
mi permetterò di aggiornarla in seguito. Lo stato linfonodale definitivo se ho ben capito si saprà con certezza dopo l'intervento, che avverrà fra sei mesi, dunque bisogna armarsi di pazienza e attendere.
le porgo un'altra questione: ho letto che lei da molta importanza all'alimentazione e all'attività fisica. mi domando se già durante la chemio io possa consigliare a mia madre un'alimentazione più adeguata e, nei limiti del possibile, di praticare attività fisica, o se sia meglio aspettare dopo la chemioterapia.
grazia davvero dottore per l'attività che svolge.
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Utente
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gentile dottore,
la disturbo ancora perchè ho finalmente avuto il referto della risonanza magnetica, che non mi sembra affatto buono.
A sinistra, in sede retroareolare ed a livello della porzione di passaggio QQSS, si documenta grossolana area di alterata intensità del segnale delle dimensioni di 38mm x 30mm, a margini irregolari e spiculati disomogeneamente ipointensa nelle sequenze morfologiche ed altrettanto disomogeneamente iperintensa nelle sequenze STIR. cui concomita convergenza dei dotti e retrazione del capezzolo nonchè strie di raccordo con il piano cutaneo e sottocutaneo. La lesione descritta , che nelle sequenze dinamiche presenta un contrast-enhancement intenso e disomogeneo con un rapido wash in che permane nelle fasi più tardive risulta suggestiva per alterazione discariocinetica e necessita di verifica istologica.
concomita ispessimento della cute in sede in sede retroareolare omolaterale.
in corrispondenza dei tessuti molli del cavo ascellare omolaterale si apprezzano multiple formazioni linfonodali a morfologia globosa alcune conglobate tra loro, la maggiore di dtm 20mm. Altra formazione linfonodale con le stesse caratteristiche si apprezza in sede retropettorale alta con dtm di circa 19mm. In corrispondenza del cavo ascellare controlaterale presenza di alcune formazioni linfonodali iperplastiche a morfologia conservata di significato reattivo la maggiore di dtm 18mm. Non evidenti enhacement patologici a destra.
ora sono molto preoccupata. la prego, potrebbe commentarmi la situazione?
grazie mille
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Utente
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gentile dottore,
le scrivo nuovamente per dirle che al dako test il carcinoma di mia madre è purtroppo risultato positivo all'her2 (3+).
mi sembra dunque che i fattori prognostici siano abbastanza sfavorevoli:
dimensioni t2
linfonodo interpettorale n2
ki67 30%
her2 3+
l'unico a favore mi sembra la risposta agli estrogeni.
ora le hanno proposto 12 cicli, una volta a settimana, di chemio+trastuzumab e a seguire 6 cicli di chemio "rossa". A quanto pare non è prevista la chemioterapia dopo l'operazione, ma l'assunzione di un farmaco ormonale per 5 anni.
volevo chiederle un secondo parere riguardo le terapie proposte in base al tipo di tumore e se, secondo la sua esperienza, sia possibile guarire.
la ringrazio molto anticipatamente se vorrà rispondermi.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Non ho capito

>>ora le hanno proposto 12 cicli, una volta a settimana, di chemio+trastuzumab e a seguire 6 cicli di chemio "rossa". A quanto pare non è prevista la chemioterapia dopo l'operazione, ma l'assunzione di un farmaco ormonale per 5 anni. >>

Proposto la chemioterapia o no ?
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Utente
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gentile dottore,
grazie per l'attenzione che mi concede.
la chemioterapia di cui parlo è quella preoperatoria, che sarà così organizzata:
- ptx + herceptin per 12 settimane
- fluorouracile, epiribicina, ciclofosfamide ogni 21 giorni per 4 cicli, + herceptin una volta a settimana per 12 settimane.
ieri l'oncologo ci ha detto che dopo l'intervento chirurgico verrà somministrato solo herceptin per qualche mese e poi terapia ormonale.
le chiedo un secondo parere e, forse una domanda superficiale: ogni settimana mia madre verrà bucata più o meno negli stessi punti, c'è qualcosa che si può fare per le vene?
il fatto di non fare la terapia adiuvante le sembra corretto nella sua situazione?
alla luce della risonanza magnetica e dei fattori biologici del tumore, le sembra possibile una guarigione completa?
scusi le molte domande ma lei saprà meglio di me che in queste situazioni non ci sono peli sulla lingua, si domanda tutto ciò che si può!
grazie dottore davvero
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Utente
Utente
Gentili dottori,
perdonatemi se scrivo nuovamente, ma mi piacerebbe avere un secondo parere riguardo la terapia proposta, interpretare meglio il referto rmn e capire se, nella vostra opinione, la situazione lasci speranze di guarigione.
grazie ancora
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Va bene così e vada avanti.

Quello che si farà dopo lo vedremo dopo. Angosciarci ora per quello che faremo in futuro vuol dire aggiungere all'ansia fisiologica una ansia ANTICIPATORIA patologica.

Non affronti da sola questo momento molto delicato. Oltre al cancro ,che tra 6 mesi non ci sarà più, c'è una seconda malattia, la più grave , cioè LA PAURA DELLA PAURA.

Provi in questi giorni e lo scrivo alla paziente così "precisina e razionale" a leggersi (purtroppo sono oltre 2000 commenti quindi si prenda un attimo di tempo per leggerli con calma) questa discussione.

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Dopo di che intervenga per esprimere tutte le emozioni che le passano per la testa. La maggioranza di queste sono comuni a tutte.

Abbiamo in questa discussione diverse figlie e mariti di pazienti.

Si presenti con un nome (anche non il suo se non se la sente)
Le garantisco che anche questa è TERAPIA e poi comprenderà quanto sia importante per potere aiutare adeguatamente la sua mamma.

E tra l'altro apprenderà anche molte nozioni ed informazioni utili anche per Lei che fa parte di una famiglia con precedenti di tumore al seno.

E mi darà ragione.

L'aspettiamo
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Utente
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grazie dottore,
sono intervenuta nel bus, come lo chiamate voi :)
e ho visto che ha citato la mia richiesta! piano piano leggerò tutte le storie, perchè in effetti c'è bisogno di sentire calore umano e comprensione, anche per noi figlie!!!!
anche perchè così, come dice lei, potrò aiutare meglio mia mamma.
cercherò di non accompagnare l'ansia fisiologica con quella patologica (ora mi sento malata anche io!!!! )
grazie ancora
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Questa è la strada giusta per aiutarla, ma anche per aiutare Lei . Lo comprenderà meglio strada facendo.

Tanti saluti.
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Utente
Utente
Gentile dott. Salvo,
sono Lisa e le scrivo qui e non sul blog perchè vorrei un parere sulla situazione di mamma.
Le riassumo la situazione e la terapia che sta seguendo:
ca duttale infiltrante 38mm, er 90%, pr 30%, her2 3+.
Terapia: 12 infusioni di taxolo+trastuzumab cui seguiranno 4 cicli di FEC continuando al contempo il trastuzumab settimanale fino al raggiungimento dei 12 mesi.
Ora siamo al sesto ciclo (settimanale) di taxolo+herceptin e abbiamo fatto la risonanza di controllo dalla quale risulta che il tumore è passato da 38mm a 29mm, i linfonodi ascellari sono diminuiti di dimensioni (ma sono sempre globosi e alcuni conglobati), il linfonodo pettorale è passato dalla dimensione di 2cm a 1,1 cm.
Ora, visto che siamo solo a metà di questa prima chemio e dobbiamo affrontare ancora la seconda, questo tipo di risposta mi sembra ottima, sbaglio?
il fatto che risponda bene (se è vero che sia così) cosa ci dice? che sarà più facile da sconfiggere?
le faccio queste domande perchè non so se domani potrò accompagnare come mio solito mamma alla chemio, occasione che colgo sempre per fare l'interrogatorio al genitlissimo oncologo :)
grazie di tutto dottore, soprattutto per avermi permesso di diventare una RFS!!!!
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Utente
Utente
mi scusi dottore,
avevo scordato che nel referto si specifica che c'è un nucleo centimetrico di necrosi.
scusi e grazie ancora!!!!!!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Ottime notizie. Quando non rispondono alle terapie non c'è riduzione volumetrica anzi c'è una progressione. Ottima anche la presenza di necrosi : è l'azione della terapia. Tutto ciò suggerisce un cauto ottimismo anche se abbiamo pur sempre a che fare con un tumore non certo di piccole dimensioni.

Tanti saluti
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Utente
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grazie mille dottore! lei è un angelo!
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Utente
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salve dottore,
le scrivo qui per chiederle un parere sulla terapia:
dopo 12 di taxolo, mia madre sta facendo la fec. ne ha fatte 2 e ne mancano altre 2. alla risonanza di controllo la situazione è risultata immutata rispetto all'ultima risonanza, effettuata alla fine della terapia precedente, dalla quale abbiamo saputo che il tumore si era ridotto fino ad arrivare a 1,4 cm.
martedì andrò a parlare con l'oncologo, ma questa risonanza ha buttato un pò giù mamma, che è stanca e sperava in un' ulteriore riduzione. questo cosa vuol dire? che la fec non sta funzionando? comincio ad avere paura anche per il mese (o più) di interruzione delle terapie prima dell'intervento, è possibile che riprenda piede?
grazie
Lisa
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Ma no non è cambiato nulla da quanto avevo scritto precedentemente.
Un residuo tumorale di 1,4 rispetto al volume registrato inizialmente è un bellissimo risultato. Se c'è una componente necrotica nel nodo residuo difficilmente tende a ridursi ulteriormente di volume in poco tempo.
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grazie mille!!!!
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Salve dottore,
sono di nuovo qui per chiederle un consulto.
Mia madre ha eseguito il 23 luglio l'intervento di quadrantectomia, le hanno tolto anche (mi pare) 8 linfonodi di cui 7 metastatici.
ora mi domando: non sono pochi 8 linfonodi asportati? so che il chirurgo avrà le sue ragioni (che non so, perchè non lo becco mai in ospedale), ma vorrei un suo parere.

seconda domanda: alla tac di controllo di una settimana fa è stata riscontrata un'opacità (macchia) sul polmone, le hanno dato una settimana di antibiotico e cortisone, poi un nuovo controllo: se la macchia ci sarà ancora, allora faranno pet/tc e ago aspirato.

ci avevano detto che non si possono formare metastasi durante la chemio...è vero?
chiaramente essendo mamma stata super controllata in questo periodo, possiamo affermare con quasi certezza che questa macchia non c'era a luglio.

in attesa della sua risposta la ringrazio di cuore di tutto!
Lisa

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Non necessariamente lo "scarso " numero di linfonodi esaminati indicherebbe uno scarso numero di linfonodi asportati.

Indica solo il numero di linfonodi ESAMINATI dall'anatomopatologo. In altre parole è probabile che ci siano altri piccolissimi (di solito non metastatici) linfonodi nel pezzo chirurgico inviato per l'esame e che talvolta non vengono rilevati all'esame macroscopico del pezzo.

Se risponde alla chemio sul tumore primitivo è improbabile che si assista ad una contemporanea crescita di una metastasi. Ma questa mia affermazione ha solo valore generico.