I medici confermavano l'ipotesi peggiore, ma alla fine dell'intervento affermavano che si trattasse

Buongiorno Dottori,
Vi scrivo per avere informazioni riguardo il glioblastoma.
La paziente ha presentato scarsa sensibiltà al braccio destro, emicrania.
Attualmente la paziente presenta incontinenza ed emiparesi.
I medici hanno detto che vi è estrema urgenza di eseguire l'intervento, in quanto il peggioramento è avvenuto in 48 ore. La prognosi è di sei mesi al massimo con l'intervento.
Per l'intervento ci hanno consigliato la clinica di Ini ad Hannover o clinica di Verona, sotto l'aspetto tecnologico/esperenziale quale secondo Voi risulta essere la migliore?
Inizialmente da un'analisi dei sintomi i medici confermavano l'ipotesi peggiore, ma alla fine dell'intervento affermavano che si trattasse solo di una semplice infezione, per poi tornare alla prima ipotesi, glioblastoma, al momento dei risultati dell'esame istologico.
Secondo la Vostra esperienza qual è il margine di errore di un esame istologico?
Come è possibile che vi siano state due diagnosi opposte dalla prima analisi al momento dell'asportazione (vista/esperienziale) alla seconda, dell'esame istologico?

RingraziandoVi anticipatamente,
Distinti saluti

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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Non comprendo due cose:
1) la paziente è già stata operata? se è si ed è andato tutto bene cosa importa se Verona o Hannover?

2) solitamente gli esami istologici sono la certezza di una diagnosi; può capitare in alcune neoplasie rare di ritenere utile inviare i preparati nei centri di riferimento per conferma, ma non credo che sia il suo caso. Perchè dubitare dell'esame istologico?

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore D'Angelo,
Cerco di esprimere meglio i due concetti a Lei non chiari.
Il peggioramento di cui parlo è avvenuto senza che vi fosse stato nessun intervento o inizio di cura.
Per quanto riguarda i dubbi che nutro sull'esame istologico scaturiscono dal fatto che appena terminata l'operazione per prelevare il necessario per l'esame istologico, l'equipe medica sosteneva si trattasse di una massa derivante da un'infezione causata di stafilococco, mentre nel momento in cui ci è stato consegnato il risultato dell'esame istologico abbiamo appreso che si trattasse di glioblastoma.
A questo punto quanto posso ritenere attendibile l'esame istologico e il parare, visivo/esperienziale dell'equipe?

RingraziandoLa vivamente per l'attenzione prestata,
Distinti saluti.
[#3]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Caro utente,
l'esame istologico difficilmente può essere confutato, se non, purtroppo, per situazioni rare o di difficile interpretazione del tessuto oggetto di studio, casi che comunque vengono di solito riferiti nel dettaglio dai colleghi anatomopatologi.
In relazione alla sede dell'intervento la sede italiana è, a mio avviso, idonea. E' un intervento molto "delicato" così come è "delicata" anche la fase post-operatoria. Forse è meglio essere in un posto in cui la comunicazione con il personale è comprensibile per la paziente e i familiari, anche per capire eventuali problematiche o aspetti specifici già difficili da comprendere per un "non addetto ai lavori".

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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