Adenocarcinoma prostatico moderatamente differenziato
Egregi Dottori Buonasera
Mi chiamo Mirco Tranchina e mi rivolgo a Voi per sottoporvi il Diario Clinico del caso riguardante mio padre Vincenzo del 1941
Ad un esame del PSA effettuato per mera curiosità nel 2004 il valore risultante era di 42
Eseguita Biopsia con diagnosi istologica: carcinoma prostatico
Eseguito il 20.04.2005 intervento chirurgico radicale
Diagnosi istologica postoperatoria del 23.04.2005: Adenocarcinoma prostatico moderatamente differenziato, grado 6 di Gleason (score combinato 3+3); la neoplasia interessa in maniera estesa il lobo destro e solo localmente il lobo sinistro; appare inoltre confinata entro i limiti capsulari (pT2); indenni le vescicole seminali e i dotti deferenti.
01.05.2005 PSA 0,007
Settembre 2005 PSA 0,22
Febbraio 2006 PSA 0,82
Aprile ÷ Maggio 2006 Ciclo Radioterapico
Dicembre 2006 PSA 0,48
Dicembre 2006 effettuata scintigrafia con esito negativo
Luglio 2007 PSA 0,17
Dicembre 2007 effettuata scintigrafia con esito negativo
Gennaio 2008 PSA 0,23
Luglio 2008 PSA 0,28
Chiedo Vostro esperto parere sulla situazione ed eventuali consigli su più corretto modo di proseguire
GRAZIE
Approfitto inoltre per chiedere parere su un articolo letto sul SICILIA MEDICINA dal titolo
“LA MOLECOLA CHE FA FORMARE LA METASTASI” e che, vista la brevità, mi permetto di riportare riporto di seguito: Identificata una molecola chiave nella formazione di metastasi ossee in pazienti con il cancro. È una proteina nelle ossa, che comunica con le cellule tumorali del seno, della prostata e della pelle, “ordinando” loro di migrare. L’ha scoperto una ricerca internazionale, avviata nell’equipe dell’università di Toronto e proseguita nell’Istituto di biologia molecolare dell’Accademia austriaca delle scienze, pubblicata su “Nature”.
Mi chiamo Mirco Tranchina e mi rivolgo a Voi per sottoporvi il Diario Clinico del caso riguardante mio padre Vincenzo del 1941
Ad un esame del PSA effettuato per mera curiosità nel 2004 il valore risultante era di 42
Eseguita Biopsia con diagnosi istologica: carcinoma prostatico
Eseguito il 20.04.2005 intervento chirurgico radicale
Diagnosi istologica postoperatoria del 23.04.2005: Adenocarcinoma prostatico moderatamente differenziato, grado 6 di Gleason (score combinato 3+3); la neoplasia interessa in maniera estesa il lobo destro e solo localmente il lobo sinistro; appare inoltre confinata entro i limiti capsulari (pT2); indenni le vescicole seminali e i dotti deferenti.
01.05.2005 PSA 0,007
Settembre 2005 PSA 0,22
Febbraio 2006 PSA 0,82
Aprile ÷ Maggio 2006 Ciclo Radioterapico
Dicembre 2006 PSA 0,48
Dicembre 2006 effettuata scintigrafia con esito negativo
Luglio 2007 PSA 0,17
Dicembre 2007 effettuata scintigrafia con esito negativo
Gennaio 2008 PSA 0,23
Luglio 2008 PSA 0,28
Chiedo Vostro esperto parere sulla situazione ed eventuali consigli su più corretto modo di proseguire
GRAZIE
Approfitto inoltre per chiedere parere su un articolo letto sul SICILIA MEDICINA dal titolo
“LA MOLECOLA CHE FA FORMARE LA METASTASI” e che, vista la brevità, mi permetto di riportare riporto di seguito: Identificata una molecola chiave nella formazione di metastasi ossee in pazienti con il cancro. È una proteina nelle ossa, che comunica con le cellule tumorali del seno, della prostata e della pelle, “ordinando” loro di migrare. L’ha scoperto una ricerca internazionale, avviata nell’equipe dell’università di Toronto e proseguita nell’Istituto di biologia molecolare dell’Accademia austriaca delle scienze, pubblicata su “Nature”.
[#2]
I valori del PSA post-operatorio,seppur altalenanti, indicano la presenza di un verosimile residuo tumorale prostatico in grado di produrre PSA(il limite post intervento è di 0,2-0,4). E' prescrivibile secondo le linee guida una Radioterapia di salvataggio sulla loggia oppure aspettare ulteriori rialzi(intorno ad 1ng/ML di PSA)per eventuale PET/TC con colina ed eventuale trattamento mirato di RT o sistemico di terapia ormonale. Infine valori di 0,9ng/ML di PSA potrebbero giustificare anche una biopsia dell'anastamosi per capire se la recidiva è locale e rafforzare ulteriormente la prescrizione della RT.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 25/09/2008.
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