Carcinoma rinofaringeo e metastasi ai polmoni
Buongiorno,
Vi contatto nuovamente per mio padre. A settembre 2008 gli è stato diagnosticato un carcinoma rino-orofaringeo, stadiazione T4N2M0. Ha fatto terapie quali chemio induttiva di 3 mesi (1 ogni 20gg) poi 38 sedute di radioterapia e per 1 volta la settimana chemio concomitante. La settimana scorsa ha eseguito tac di verifica al collo, ed è stato riscontrato una notevole diminuzione, c'è ancora un residuo. Ma dalla tac ai polmoni oggi ci hanno detto aver trovato delle metastasi si 1 cm circa l'una (non so esattamente quante). In settimana faremo la tac al cranio.
ora, lo so che non vi potete sbilanciare, ma io sono davvero allarmata da questa notizia..le probabilità di guarigione con metastasi crollano, non è vero? e se ci fossero anche al cranio? ad oggi mio padre pesa 48 chili, la sopporterà un'altra chemio?? inoltre, la mia domanda è questa: come hanno fatto a svilupparsi le metastasi nonostante questi mesi di chemio? e se ora si iniziano le cure per i polmoni è possibile che nella gola riprenda a crescere siccome c'è ancora un residuo? perchè subito l'idea era di intervenire chirurgicamente, ma essendoci questa complicazione (una batosta...) diventa un problema...
scusatemi, ma siamo tutti in ansia, dopo 8 mesi sembrava esserci uno spiraglio, e invece è arrivata questa notizia..
grazie!
Vi contatto nuovamente per mio padre. A settembre 2008 gli è stato diagnosticato un carcinoma rino-orofaringeo, stadiazione T4N2M0. Ha fatto terapie quali chemio induttiva di 3 mesi (1 ogni 20gg) poi 38 sedute di radioterapia e per 1 volta la settimana chemio concomitante. La settimana scorsa ha eseguito tac di verifica al collo, ed è stato riscontrato una notevole diminuzione, c'è ancora un residuo. Ma dalla tac ai polmoni oggi ci hanno detto aver trovato delle metastasi si 1 cm circa l'una (non so esattamente quante). In settimana faremo la tac al cranio.
ora, lo so che non vi potete sbilanciare, ma io sono davvero allarmata da questa notizia..le probabilità di guarigione con metastasi crollano, non è vero? e se ci fossero anche al cranio? ad oggi mio padre pesa 48 chili, la sopporterà un'altra chemio?? inoltre, la mia domanda è questa: come hanno fatto a svilupparsi le metastasi nonostante questi mesi di chemio? e se ora si iniziano le cure per i polmoni è possibile che nella gola riprenda a crescere siccome c'è ancora un residuo? perchè subito l'idea era di intervenire chirurgicamente, ma essendoci questa complicazione (una batosta...) diventa un problema...
scusatemi, ma siamo tutti in ansia, dopo 8 mesi sembrava esserci uno spiraglio, e invece è arrivata questa notizia..
grazie!
[#1]
Gentile Utente,
la problematica è classica in oncologia. Non è detto purtroppo che durante un trattamento chemioterapico non possa crescere malattia in un altra sede dell'organismo. La popolazione delle cellule tumorali è assai eterogenea e non è detto che il farmaco che colpisce ed uccide un tipo di cellula possa uccidere e colpire tutte le altre. In un tumore è come se ci fossero Carlo, Mario, Francesco, Giovanni etc.. tutti diversi tra loro e quello che fa male a Carlo e Mario non è detto che faccia male anche a Francesco e Giovanni... Certamente la comparsa delle metastasi polmonari inficia le possibilità di un intervento chirurgico radicale ed il residuo di malattia dove era il tumore primitivo può crescere. Si tratta di eseguire un nuovo trattamento chemioterapico differente dal precedente, vedere se c'è spazio per un trattamento radiante e magari abbinare delle applicazioni di ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it ). Una strategia combinata può ottenere qualcosa in più.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
la problematica è classica in oncologia. Non è detto purtroppo che durante un trattamento chemioterapico non possa crescere malattia in un altra sede dell'organismo. La popolazione delle cellule tumorali è assai eterogenea e non è detto che il farmaco che colpisce ed uccide un tipo di cellula possa uccidere e colpire tutte le altre. In un tumore è come se ci fossero Carlo, Mario, Francesco, Giovanni etc.. tutti diversi tra loro e quello che fa male a Carlo e Mario non è detto che faccia male anche a Francesco e Giovanni... Certamente la comparsa delle metastasi polmonari inficia le possibilità di un intervento chirurgico radicale ed il residuo di malattia dove era il tumore primitivo può crescere. Si tratta di eseguire un nuovo trattamento chemioterapico differente dal precedente, vedere se c'è spazio per un trattamento radiante e magari abbinare delle applicazioni di ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it ). Una strategia combinata può ottenere qualcosa in più.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#3]
[#4]
Ex utente
Buongiorno,
l'esito della tac al cranio non ha evidenziato metastasi, per fortuna, ma ci hanno detto che la parte superiore del tumore ha intaccato il nervo ottico (infatti è da una settimana circa che ha dei problemi all'occhio sinistro, non riesce a focalizzare e ce l'ha semichiuso, anche un po' strabico) e, cosa peggiore, ha intaccato l'osso. è grave?? dicono che la radioterapia non la può fare perchè ha smesso 2 mesi fa..farà chemio, sia per i polmoni che per il tumore primitivo..secondo lei è giusto agire così? mi dice se ci sono speranze che guarisca??siamo molto preoccupati...
grazie!
l'esito della tac al cranio non ha evidenziato metastasi, per fortuna, ma ci hanno detto che la parte superiore del tumore ha intaccato il nervo ottico (infatti è da una settimana circa che ha dei problemi all'occhio sinistro, non riesce a focalizzare e ce l'ha semichiuso, anche un po' strabico) e, cosa peggiore, ha intaccato l'osso. è grave?? dicono che la radioterapia non la può fare perchè ha smesso 2 mesi fa..farà chemio, sia per i polmoni che per il tumore primitivo..secondo lei è giusto agire così? mi dice se ci sono speranze che guarisca??siamo molto preoccupati...
grazie!
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Gentile Utente,
la progressione locale e la presenza delle metastasi polmonari rende la situazioni comunque assai seria. L'unica strada percorribile è proprio quella di una nuova chemioterapia sistemica. Si potrebbero addizionare delle applicazioni di ipertermia nelle sedi di malattia. Purtroppo le possibilità di guarigione completa sono assai remote (anche se in medicina non si può dare nulla per scontato al 100%).
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
la progressione locale e la presenza delle metastasi polmonari rende la situazioni comunque assai seria. L'unica strada percorribile è proprio quella di una nuova chemioterapia sistemica. Si potrebbero addizionare delle applicazioni di ipertermia nelle sedi di malattia. Purtroppo le possibilità di guarigione completa sono assai remote (anche se in medicina non si può dare nulla per scontato al 100%).
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Carlo Pastore
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