Lesione completa tendine del sovraspinato
Buonasera, sono un uomo di 56 anni e con la presente vi chiedo un parere.
All'inizio dello scorso mese di maggio a causa di una caduta dentro casa mia (sono scivolato cadendo con il peso del corpo sul braccio destro) ho accusato un forte dolore alla spalla destra e, visto che non tende a diminuire mi sono sottoposto ad una RMN con il seguente referto: lesione a tutto spessore del tendine del sovraspinato a livello della sua inserzione sul trochite, con modesta retrazione del moncone tendineo, reperto compatibile con rottura inserzionale completa.
Coesiste reazione sinovitica intra-articolare e nella borsa-coracoidea, con segni di ritenzione fluida in sede del sottoscapolare, che appare lievemente sofferente ma continuo.
Il tendine del sottospinoso appare conservato per morfologia e segnale.
Tendine del capo lungo del bicipite in sede con regolare corso nel solco bicipitale.
Regolare il profilo del cercine glenoideo senza evidenza di lesioni labrali.
Non si rilevano alterazioni strutturali a carico delle componenti ossee articolari.
Conservati i rapporti articolari gleno-omerali acromion-clavicolari.
Ho prenotato una visita ortopedica nella mia città ma, nonostante sia a pagamento, se ne parla a fine ottobre e inoltre poi ci sarà il tempo di attesa per l'eventuale intervento chirurgico, senza considerare il fatto che tra l'altro il dolore è persistente e fastidioso.
La domanda è questa: entro quale periodo di tempo è meglio operare per evitare che la situazione peggiori inficiando così la buona riuscita dell'intervento stesso?
Cordiali saluti e grazie in anticipo per le eventuali risposte.
All'inizio dello scorso mese di maggio a causa di una caduta dentro casa mia (sono scivolato cadendo con il peso del corpo sul braccio destro) ho accusato un forte dolore alla spalla destra e, visto che non tende a diminuire mi sono sottoposto ad una RMN con il seguente referto: lesione a tutto spessore del tendine del sovraspinato a livello della sua inserzione sul trochite, con modesta retrazione del moncone tendineo, reperto compatibile con rottura inserzionale completa.
Coesiste reazione sinovitica intra-articolare e nella borsa-coracoidea, con segni di ritenzione fluida in sede del sottoscapolare, che appare lievemente sofferente ma continuo.
Il tendine del sottospinoso appare conservato per morfologia e segnale.
Tendine del capo lungo del bicipite in sede con regolare corso nel solco bicipitale.
Regolare il profilo del cercine glenoideo senza evidenza di lesioni labrali.
Non si rilevano alterazioni strutturali a carico delle componenti ossee articolari.
Conservati i rapporti articolari gleno-omerali acromion-clavicolari.
Ho prenotato una visita ortopedica nella mia città ma, nonostante sia a pagamento, se ne parla a fine ottobre e inoltre poi ci sarà il tempo di attesa per l'eventuale intervento chirurgico, senza considerare il fatto che tra l'altro il dolore è persistente e fastidioso.
La domanda è questa: entro quale periodo di tempo è meglio operare per evitare che la situazione peggiori inficiando così la buona riuscita dell'intervento stesso?
Cordiali saluti e grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Buongiorno, la sua domanda è molto precisa e pertinente. È una domanda che noi chirurghi della spalla non vorremmo mai sentirci fare da un paziente che siamo costretti a prenotare nelle liste del Sistema Sanitario Nazionale. In Italia, purtroppo, c'è una triste realtà. La sua spalla, da quello che descrive, è perfettamente riparabile e andrebbe riparata preferibilmente entro i tre mesi dal trauma. Come seconda scelta, fra i tre e gli otto mesi dal trauma per evitare la degenerazione adiposa del moncone tendineo.
Solitamente, questi interventi vengono prenotati per chi non dispone di un'assicurazione o non può affrontare l'intervento privatamente ed è costretto a utilizzare il servizio pubblico. Questo servizio è a disposizione di tutti con le risorse delle tasse di tutti i cittadini italiani. Chi è costretto a eseguire l'intervento in regime di Sistema Sanitario Nazionale, anche se prenotato in classe B (che teoricamente dovrebbe essere eseguito tra i due e i quattro mesi di attesa), spesso deve aspettare molto più a lungo.
Per vari motivi, che mi sembra fuori luogo esporre qui ma sono noti ai più, l'intervento spesso si esegue dopo sei mesi fino all'anno. Di conseguenza, sì, il tendine è comunque riparabile, ma più passa il tempo oltre i tre mesi dal trauma e più diminuiscono le capacità di guarigione. Inoltre, aumenta la difficoltà dell'intervento stesso a causa della degenerazione adiposa del tendine e alla sua eventuale retrazione e atrofia.
Solitamente, questi interventi vengono prenotati per chi non dispone di un'assicurazione o non può affrontare l'intervento privatamente ed è costretto a utilizzare il servizio pubblico. Questo servizio è a disposizione di tutti con le risorse delle tasse di tutti i cittadini italiani. Chi è costretto a eseguire l'intervento in regime di Sistema Sanitario Nazionale, anche se prenotato in classe B (che teoricamente dovrebbe essere eseguito tra i due e i quattro mesi di attesa), spesso deve aspettare molto più a lungo.
Per vari motivi, che mi sembra fuori luogo esporre qui ma sono noti ai più, l'intervento spesso si esegue dopo sei mesi fino all'anno. Di conseguenza, sì, il tendine è comunque riparabile, ma più passa il tempo oltre i tre mesi dal trauma e più diminuiscono le capacità di guarigione. Inoltre, aumenta la difficoltà dell'intervento stesso a causa della degenerazione adiposa del tendine e alla sua eventuale retrazione e atrofia.
Dr. Vasario Gabriele, Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Chirurgia della Spalla
gabrielevasario.com
Utente
Buongiorno Dr.Vasario e grazie
per la sua risposta, che purtroppo temevo. A questo punto penso che aspetterò "pazientemente" la visita specialistica di ottobre sperando che mi si garantisca l'intervento entro gennaio 2026 (cioè otto mesi dall'infortunio), altrimenti dovrò rivolgermi ad un altro specialista per accelerare (speriamo) i tempi.
Cordiali saluti e grazie ancora per il servizio che svolgete.
per la sua risposta, che purtroppo temevo. A questo punto penso che aspetterò "pazientemente" la visita specialistica di ottobre sperando che mi si garantisca l'intervento entro gennaio 2026 (cioè otto mesi dall'infortunio), altrimenti dovrò rivolgermi ad un altro specialista per accelerare (speriamo) i tempi.
Cordiali saluti e grazie ancora per il servizio che svolgete.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 458 visite dal 22/07/2025.
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