Dolore dopo sforzo

Gentili dottori, vi chiedo una consulenza per un problema che ormai mi trascino da quasi 6 mesi.
Circa a settembre dell'anno scorso, mentre lavoravo, mi sono trovato a spostare un peso di circa 60 kg che si trovava a mezza altezza (quindi niente lavoro di schiena o di gambe, solo braccia).
Al termine dello spostamento, ho sentito una fitta al polso, lato esterno, cioè lungo il prolungamento del mignolo.
In seguito il dolore è rimasto, anche se di minore intensità. Pensando "passerà", ho atteso un paio di settimane. Ma quando ho visto che, sotto piccoli sforzi, il dolore si ripresentava regolarmente, mi sono rivolto al mio medico di base.
All'inizio ha parlato di stiramento, consigliandomi di applicare voltaren in pomata. Poi, persistendo il dolore, mi ha parlato di tendinite e mi ha consigliato di proseguire il trattamento con anti infiammatori sostenendo che, considerando il mio lavoro, era normale una guarigione lenta.
In seguito, il farmacista mi ha dato una schiuma "Itamidol" (principio attivo diclofenac, se be ricordo). Il dolore si è attenuato per un periodo, ma non è mai scomparso.
Attualmente è nuovamente aumentato, tornando ai livelli precedenti. Non è un dolore molto forte, ma è piuttosto fastidioso.
Secondo voi, come dovrei comportarmi? Proseguire la cura, anche se inefficace? Chiedere qualche esame specifico?

Ringrazio in anticipo coloro che vorranno darmi una risposta.

P.S. Spero di aver indovinato la specialità. Non sapendo con precisione il problema, non è facile scegliere quella giusta...
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente,
i distirbi che lei ci ha segnalato fanno pensare ad un sovraccarico funzionale ed al conseguente instaurarsi di una tendinite cronica.
Questa ritengo possa essere la ipotesi piu' probabile anche se si tratta solo di una ipotesi e non di una diagnosi in quanto non ci e' possibile visitarla.
Giusti i trattamenti sinora eseguiti che sono compatibili con la ipotesi di cui sopra.
Cio' detto si faccia visitare da un collega ortopedico che non manchera' dopo la formulazione della diagnosi, di suggerirle una terapia adeguata al problema.
Cordiali saluti.
[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, dott. Leo, per la Sua risposta.
Capisco benissimo che, tramite web, si può solo parlare di probabilità e non di certezze.
Effettivamente dovrei andare a fare una visita da un ortopedico.
Il mio medico, tuttavia, non me l'ha suggerita (forse non la riteneva necessaria), quindi l'unico mio timore è che creda che non mi fidi di lui, cosa assolutamente falsa.
Ma, d'altra parte, una terapia più mirata credo che sia necessaria: non posso certo proseguire a voltaren per sempre.
Mi permetto di chiederLe ancora due chiarimenti:

1. Tendinite "cronica": significa che il problema si potrà ridurre ma mai risolvere completamente? (sempre rendendomi conto che la Sua precedente risposta è un ipotesi, dato che non ha potuto visitarmi)

2. Io sono un tecnico nel settore ferroviario, quindi è un lavoro manuale. Capita spesso di dover esercitare una certa forza, non solo per il sollevamento di carichi. Potrebbe essere un problema in più nella guarigione (o causare una ricaduta futura)?

La ringrazio nuovamente per il tempo che ha voluto dedicarmi.
Le auguro una buona serata e La saluto cordialmente.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Tendinite "cronica": significa che il problema si potrà ridurre ma mai risolvere completamente?
LE TENDINITI CRONICHE SE BEN CURATE SI RISOLVONO

Tecnico nel settore ferroviario............Potrebbe essere un problema in più nella guarigione (o causare una ricaduta futura)?
IN LINEA TEORICA SI ANCHE SE NON LE IMPEDIRA' DI ESSERE CURATO ADEGUATAMENTE
NE PARLI CON LO SPECIALISTA CUI LEI SI AFFIDERA'
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie davvero per i preziosi chiarimenti, dott. Leo.
Le auguro una buona serata e, visto che è alle porte, anche un buon week end.
Cordiali Saluti.